IL FALLIMENTO DEL POLO DELLE CARNI

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Abbiamo sempre  affermato che il polo delle carni era un progetto molto positivo nella filosofia iniziale che  tuttavia purtroppo si è perso per strada. Avevamo già denunciato che il piano non si faceva carico dei problemi occupazionali dell’ ex Inalca.

Infatti nato all’ origine con questa prospettiva, abbiamo scoperto nel luglio del 2008, in una commissione consiliare del comune di Rieti, che il progetto a pieno regime reintegrava solo trentuno dipendenti dei circa centodieci che erano alle dipendenze dello stabilimento.

Calcolando tra le trentuno assunzioni i circa quindici lavoratori che già operano presso il mattatoio comunale, i nuovi posti di lavoro sarebbero stati soltanto quindici, quindi novanta dipendenti  non sarebbero mai rientrati in azienda. Nei mesi passati c’è stato  un ulteriore forte ridimensionamento del progetto che è passato da polo Regionale a polo Provinciale. Il fatto grave è che tutto questo è passato tra il silenzio generale della politica, con l’ eccezione di alcuni partiti, tra cui Sinistra Democratica. Tra le cose che non convincevano c’era anche l’esiguo capitale sociale di soli 27 mila euro della cooperativa  che doveva andare a gestire questo piano.

Altro fattore negativo la conduzione  dei corsi di formazione che hanno riguardato solo una piccola parte dei dipendenti, infatti come riferito dall’ Assessore all’ ambiente del comune di Rieti,  in una audizione in commissione consiliare, pochi lavoratori erano a conoscenza di questi corsi. Pertanto siamo oggi di fronte a un vero e proprio fallimento del polo delle carni, il piano d’ azione volto al recupero dell’ occupazione dei 110 dipendenti, e della valorizzazione del sistema agricolo e zootecnico della nostra provincia  non si è assolutamente verificato, forse qualche responsabilità è ora che venga fuori.

SIGLATA INTESA TRA REGIONE LAZIO E COMUNITA' EBRAICA SULLE INUMAZIONI PRIMA DELLE 24 ORE

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Attualmente la procedura standard in ogni caso di decesso è quella di attendere 24 ore prima di consentire la sepoltura, al fine di evitare i casi di morte apparente. Le disposizioni della legge 578 rendono invece possibile il nulla osta all’inumazione anche prima delle 24 ore prescritte se il medico procede ad accertare la morte mediante un elettrocardiogramma protratto per venti minuti.

Con l’intesa firmata oggi la Regione si è fatta carico dell’opera di promozione presso le Asl e le AO (i cui direttori generali erano presenti alla firma e hanno siglato l’intesa) dell’applicazione della norma a chiunque ne faccia richiesta, a prescindere dalla fede religiosa.

“Dalla Comunità ebraica era giunta questa sollecitazione, mi sembra un atto di civiltà fare in modo che si possa rispettare questa tradizione rimanendo all’interno del rispetto delle regole” ha spiegato il vicepresidente Montino al momento della firma, mentre per il presidente della Comunità Ebraica Pacifici “questo accordo potrà essere utile anche per il mondo islamico, visto che è anche loro uso seppellire velocemente i defunti. Siamo contenti – ha concluso – di poter rispettare una nostra tradizione nel pieno rispetto delle regole dello Stato”.

GRAVE CRISI NEL SETTORE PULIZIE, ALLA MONDIAL PULIMENTO SENZA STIPENDI

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Purtroppo dobbiamo constatare che il grido di allarme lanciato dalla CGIl in merito alla grave crisi del comparto delle pulizie nella nostra provincia è rimasto inascoltato. Infatti, come ormai ogni mese anche questo mese dopo aver lavorato e garantito la pulizia delle aule, i lavoratori dell appalto delle pulizie dipendenti della Mondial Pulimento Srl (appalto ex LSU) non riceveranno lo stipendio.

La ditta Mondial con una lettera fax ha comunicato infatti che “causa mancato pagamento di fatture arretrate” da parte del ministero della pubblica istruzione non intende corrispondere lo stipendio relativo al mese di gennaio 2010.

Rifondazione comunista chiede a tutte le istituzioni locali di farsi carico di questa situazione non più tollerabile.

Uno stato di precarietà e di crisi che si aggiunge ai molti altri del nostro territorio che riguarda di fatto 260 addetti.

Precarietà che si scontra con una logica nefasta che pensa che  le inadempienze degli eventuali ritardi di corresponsione dei canoni mensili da parte dell ente committente(Ministero della Pubblica Istruzione) possano essere scaricate sui lavoratori del comparto che nel frattempo mantengono fede alle proprie mansioni di lavoro garantendo dignità  e e continuità alla scuola pubblica.

Questa è la politica del governo che scarica di fatto sui più deboli le proprie inadempienze.

Riteniamo che l Amministrazione Provinciale, come peraltro abbiamo già evidenziato a mezzo stampa, debba farsi carico di coordinare tale crisi per una risoluzione positiva di  questo problema e di molti altri che riguardano il comparto.

UN ALTRO IMPORTANTE IMPEGNO, COME PRIMA ARPA, PER DI NICOLA

La giovane musicista reatina Francesca Romana Di Nicola è stata chiamata come prima arpa per le rappresentazioni de “Il ballo in maschera” di Giuseppe Verdi in programma il 13, il 16, il 19 e il 21 luglio all’Auditorium Euskalduna di Bilbao.

La serie di rappresentazioni segna il clou della stagione operistica di Bilbao. Per l’occasione a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Euskadi (che da tempo ormai, per il delicato ruolo di arpista si affida alla tecnica, alla sensibilità e alle doti interpretative di Francesca Romana Di Nicola) è stato chiamato il maestro Renato Palumbo, già ospite alla Scala di Milano, all’Opéra di Parigi e al Covent Garden di Londra.

Fra i principali interpreti di questa edizione dell’opera verdiana figurano, supportati dal coro dell’Opera di Bilbao, il tenore Salvatore Licitra (che ha già cantato il Ballo in maschera diretto da Muti), il basso Miguel Sola, il mezzosoprano Elena Zaremba e i soprani Micaela Carosi (fra le più note interpreti verdiane nel panorama lirico internazionale, che ha già cantato diretta da Muti e da Oren) e Alessandra Marianelli (protagonista in diverse edizioni del Rossini Opera Festival).

Non è la prima volta che Francesca Romana Di Nicola si esibisce nel capoluogo viscaino. Già a gennaio l’arpista reatina aveva suonato nello stesso Auditorium sotto la direzione del finlandese Pietari Inkinen nell’esecuzione de “La mer” di Debussy durante l’Ottava Temporada di Bilbao.

CISL, ANOLF: SCONCERTO SULLE AFFERMAZIONI DI EASTWOOD DELL'ARI

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Apprendiamo con sconcerto che il signor Edo Ihaza Eastwood, rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica di Rieti per truffa e appropriazione indebita in qualità di rappresentante legale dell’Ari (associazione immigrati Rieti) e responsabile di un servizio ad essi indirizzato afferente al Comune di Rieti, non solo cita la Cisl di Rieti e l’Anolf tra i responsabili della sua attuale condizione di indagato, ma suppone possa essere proprio l’organizzazione sindacale l’artefice del suo allontanamento per un non meglio precisato disegno politico che voleva favorire l’Anolf stesso.

La Cisl, pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria, sarà infatti la magistratura a stabilire le eventuali responsabilità che hanno portato agli accadimenti citati, considera gravi ed equivoche le considerazioni che l’indagato esterna nei confronti dell’organizzazione sindacale e dell’Anolf.

Per questo motivo crediamo doveroso fare chiarezza su alcuni aspetti che allo stesso Eastwood pare sfuggano, come ad esempio il perché si è arrivati a mettere in dubbio l’attività stessa del servizio e la gestione dei fondi ad esso destinati.

Per sbrogliare la matassa a cui il signor Eastwood pretestuosamente sembra volerci avvolgere, bisogna tornare indietro nel tempo di almeno cinque anni. Il 18 maggio del 2006, dopo una lunga battaglia portata avanti dalla Cisl di Rieti sulla mancata erogazione, da parte del Comune capoluogo, delle risorse necessarie al mantenimento della struttura assistenziale denominata Nuur, (struttura destinata a donne e bambini immigrati e gestita dall’Anolf), l’allora gruppo consiliare Udc, decise di chiedere spiegazioni al Sindaco e più direttamente all’assessore dei servizi sociali, per capire i motivi per cui il Comune di Rieti nelle more dell’erogazione del finanziamento regionale sui Piani di zona:
1) Non intendeva oltremodo sostenere la casa di accoglienza, avendo lo stesso sospeso il supporto economico già dal settembre del 2005.

2) Di conoscere nel dettaglio, la rendicontazione dei servizi erogati sotto la voce “altro” con un fondo pari a 309.980 euro relativamente al capitolo “Sistema dell’offerta dei servizi socio assistenziali erogati a favore degli immigrati”.

3) Di conoscere nel dettaglio, la rendicontazione, la tipologia organizzativa, le attività prodotte e il sistema di controllo di qualità sulla gestione e sui risultati attesi relativi al progetto “segretariato sociale” dal costo complessivo di 211 mila euro.

L’interrogazione del gruppo consiliare Udc, ma già prima, la lunga battaglia affrontata dalla Cisl nei confronti del paludoso sistema di organizzazione e gestione delle risorse interno all’assessorato ai servizi sociali del Comune di Rieti e in particolare, sulla gestione dei servizi erogati attraverso la 286 (legge specifica per gli immigrati), portò ad una rivisitazione della cosiddetta “segreteria centrale” gestita fino ad allora dal signor Eastwood.

Un servizio monopolista, in quanto la stessa segreteria centrale, di cui il signor Eastwood era responsabile, di fatto svolgeva un ruolo di coordinamento e controllo  delle attività svolte dalle associazioni, ivi compresa l’Ari, relativamente ai progetti riconducibili alla 286.

Di fatto il signor Eastwood era controllore di se stesso!

L’anomalia denunciata con grande determinazione dalla Cisl fece maturare, nell’amministrazione comunale, il convincimento di dover costituire, all’interno dei servizi sociali del Comune di Rieti, un “Ufficio stranieri” in cui inserire, giustamente, personale esperto proveniente dalle associazioni più rappresentative del settore immigrati, allora operanti sul territorio provinciale.

Pertanto la Cisl di Rieti e l’Anolf stigmatizzano il tentativo, da parte di Eastwood, di strumentalizzare l’intera vicenda tirando in ballo la Cisl, ma prima ancora l’Anolf quale beneficiaria di chissà quali privilegi. Questo perché l’Anolf, non solo è stata costretta a chiudere la sua casa di accoglienza per immigrati Nuur per la mancata erogazione di risorse da parte del Comune di Rieti, ma da alcuni anni ormai, non è più assegnataria di progetti comunali di sostegno ed assistenza agli immigrati.

Inutile aggiungere altro, visto che appare evidente il ruolo giocato, con immutata determinazione e limpidezza dalla Cisl di Rieti, in questa e altre vicende sindacali. Soltanto una cosa ci preme sottolineare. Bene ha fatto il Comune di Rieti a costituirsi parte civile  nel procedimento giudiziario, ma bene farebbe lo stesso a cogliere questa occasione per guardarsi al proprio interno, per fare definitiva chiarezza sulle modalità con cui vengono a tutt’oggi gestiti i servizi riconducibili agli immigrati.

ANTONETTI, ATER: LA PROCURA FACCIA LUCE SU LETTERE ANONIME

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<Ci siamo messi completamente a disposizione della Procura della Repubblica dando piena accessibilità agli atti e ai documenti e auspicando totale chiarezza nella speranza di porre fine una volta per tutte agli esposti anonimi>.

Sono le parole del presidente dell’Ater Rieti Valentino Antonetti dopo che stamattina negli uffici di via degli Olivi sono arrivati i carabinieri del Comando provinciale su delega della Procura reatina.
Alla base dell’attività dei carabinieri, che volutamente ha inteso rendere nota ai cittadini lo stesso Antonetti con il presente comunicato stampa, c’è la richiesta di accesso agli atti disposta dal sostituto procuratore Lucia De Santis.
<Spero che sia questa la strada per mettere fine ad una serie interminabile di lettere anonime che hanno il solo scopo di destabilizzare. Non è stato facile fare il presidente di questa Azienda – continua Antonetti – soprattutto quando si trova troppo spesso la volontà di creare gratuiti discrediti che vanno ad intaccare la vita politica e professionale ma soprattutto quella personale e famigliare.
La contestazione mossa riguarda peraltro una stessa già affidata alla guardia di finanza e consegnata il 18 febbraio 2008.
Ho l’assoluta serenità per quanto realizzato e per come è stato realizzato. Stamattina non ho richiesto l’assistenza del legale davanti ai carabinieri ai quali io per primo e tutti gli uffici abbiamo messo a disposizione anche quanto non richiesto.
Sono convinto che così facendo questa Amministrazione potrà completare il suo mandato non solo con un bilancio politico e amministrativo che ci gratifica e ci onora, ma anche con un bilancio “giudiziario”, di cui ne avremmo fatto volentieri a meno, ma che considero per così dire, “ad adiuvandum”.

Abbiamo motivo di ritenere che le lettere anonime provengano dall’interno dell’Azienda stessa: comunque aspetteremo la fine del procedimento e poi valuteremo come muoverci per appurare chi sta dietro questa attività e le modalità con cui sono state altamente costruite le congetture per screditare un Cda che per quattro anni ha sempre lavorato all’unanimità. E’ chiaro che qualificherebbe di più mettere una firma su una denuncia da parte di chi ne è l’autore.
D
all’opposizione non ho mai formalmente avuto addebiti e contestazioni di qualsiasi genere rispetto alla gestione dell’Azienda, né tanto meno nel Consiglio regionale né tra i partiti politici regionali. Come è invece dovere istituzionale, ho mantenuto rapporti di collaborazione sempre proficua e costruttiva con il Sindaco di Rieti e con gli organi dell’opposizione.
Non chiacchiere ma fatti alla mano: abbiamo consegnato ai cittadini un patrimonio immobiliare di circa 300 alloggi sull’intero territorio provinciale nel momento di massima crisi economica, posti di lavoro per 30 unità lavorative pagate con il bilancio dell’Azienda che a fatica ne pagava prima 23, non ho mai avuto rimborsi spese né goduto di autista in questi anni, non mi sono candidato né al Comune, né in Provincia né lo farò in Regione non approfittando in nessun modo del ruolo che ricopro>.

PERILLI: PENE ESEMPLARI PER VIOLENZA NEI CAMPI DA CALCIO

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Dopo i fatti incresciosi accaduti accaduti nel campo romano dell’Ateltico Vescovio di domenica scorsa, per la partita del campionato regionale di promozione, girone B, il Consigliere Regionale Mario Perilli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

<<Esprimo tutto il mio sdegno per l’accaduto e la totale solidarietà alla Società sportiva reatina “Centro Italia” per il vile attacco subito dai “giocatori” dell’Atletico Vescovio.
Le notizie riportate dagli organi di informazione fanno rabbrividire.
Un dirigente e due giocatori, di cui uno dovrà subire un intervento chirurgico, sono sotto osservazione; una sana giornata di sport si è trasformata in una vera e propria aggressione fisica.

Questo fatto, oltre a destare sgomento, fa riflettere come una squadra, quella dell’Atletico Vescovio, non abbia subito le dovute sanzioni disciplinari, visto che non è la prima volta che si è resa protagonista di queste incredibili manifestazioni di violenza, precedentemente con la squadra del Cantalice.

Questi fenomeni, di violenza ed intolleranza, dovrebbero essere puniti con pene esemplari, affinché episodi come questi non abbiano più a ripetersi. Esprimendo tutta la mia vicinanza alla dirigenza ed ai giocatori del “Centro Italia”, sono a disposizione per qualsiasi eventuale intervento nelle sedi di mia competenza>>.

LA COPPA DEL MONDO 2006 A RIETI DAL 28 FEBBRAIO

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Per quanto riguarda gli eventi collegati alla partita Italia-Ungheria valevole per il Campionato Europeo Under 21 in programma il prossimo 3 marzo, stadio Manlio Scopigno, alle ore 18.00, l’arrivo nella nostra città della Coppa del Mondo di calcio conquistata nel 2006 in Germania è sicuramente tra i più attesi.

Ed è di questa mattina la comunicazione della FIGC relativa al programma ufficiale di esposizione al pubblico del trofeo nella Sala Consiliare del Comune di Rieti:
 


28 febbraio dalle ore 12.00 alle 19.00;
1 e 2 marzo dalla ore 10.00 alle 19.00;
3 marzo dalle ore 10.00 alle 13.00. 

“Chiaramente invito tutti i nostri concittadini, tifosi e non, a recarsi in Comune – sottolinea l’Assessore allo Sport Marzio Leoncini – per vedere da vicino la Coppa del Mondo “Germania” 2006, ed a tal fine abbiamo concordato con la FIGC un orario in grado di poter soddisfare le esigenze di tutti. In più stiamo definendo una serie di accordi con il CONI, la FIGC di Rieti e le varie società sportive, oltre che con le scuole, per organizzare una serie di visite nel corso dei quattro giorni in cui il trofeo iridato rimarrà esposto nella Sala Consiliare. Ed al riguardo, voglio ringraziare fin d’ora, oltre che ovviamente la Federazione Italiana Gioco Calcio per la sua cordiale disponibilità, anche tutti i referenti suddetti per l’interesse immediatamente mostrato”.

L’Amministrazione Comunale ha, inoltre, assicurato la massima collaborazione con la FIGC per attuare tutte le normative di sicurezza e di rispetto del protocollo FIFA (ad esempio sarà vietato associare la Coppa del Mondo a qualsivoglia attività pubblicitaria) con una speciale vigilanza da parte della Polizia Municipale di Rieti che provvederà, nelle ore notturne, a custodire il trofeo in una cassa di sicurezza.

BORGOROSE, ADOC E UIL IN CAMPO PER TUTELARE LE FASCE DEBOLI

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Nel corso di una riunione tenuta nella sede Uil di Borgorose alla presenza dei rappresentanti territoriali dell’Associazione Consumatori Adoc, Uil Pensionati e Uil di Rieti è emersa la necessità di  convocare un’assemblea pubblica su richiesta di tanti cittadini residenti nel territorio del Comune di Borgorose che rivendicano chiarezza e maggiore attenzione dall’Ente Comunale riguardo i pagamenti loro recapitati per le tasse locali di Tarsu e Acqua.

Si è così deciso di convocare l’assemblea pubblica per il giorno 21 febbraio 2010 alle ore 17, presso la sala riunioni dell’hotel “La Duchessa” a Corvaro di Borgorose; con l’intenzione di incontrare i cittadini e dare la possibilità alle autorità competenti comunali di partecipare, insieme, per cercare di risolvere le problematiche a salvaguardia delle persone residenti che per il maggior numero sono pensionati e portatori di handicap.

E' NATO "NON VIOLENT MAG" IL MAGAZINE DELLA NON VIOLENZA E DEI DIRITTI UMANI

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È on line dal primo febbraio  il "Non Violent Mag", il primo spazio on-line di discussione e di informazione sui temi della discriminazione razziale, della non violenza e dei diritti umani, promosso dall’U.N.A.R., Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, in collaborazione con Generazioni Moderne – Forum Europeo delle Aggregazioni Giovanili e con la partnership dell’Università degli Studi di Bari. 

Il Magazine entra in rete con un’ambizione molto grande: dare spazio a tutte quelle “voci” e quelle “storie” che hanno al centro il tema della discriminazione in tutte le sue molteplici, e a volte non convenzionali, forme. Con lo scopo di garantire il contatto e lo scambio continuo di riflessioni e denuncie sul tema della discriminazione, verranno messe in rete esperienze diverse attraverso articoli, interviste, inchieste e racconti. 

Il magazine servirà anche da vetrina per dare spazio a tanti esempi di buona prassi, messi in atto da associazioni e istituzioni che operano in questo settore sia a livello locale che nazionale. Sul sito www.nonviolentmag.it saranno inoltre diffusi risultati di ricerche e progetti portati avanti dall’UNAR e dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Il Non Violent Mag, animato dagli studenti dell’Università di Bari, ha una doppia natura: quella di Blog e quella di Magazine. È inserito infatti, all’interno del progetto "Campus Non Violenza", promosso dall’U.N.A.R. e dall’Associazione Italiana Alberghi della Gioventù (AIG), che vede protagonisti oltre 250 ragazzi provenienti da tutta Italia, i quali vivranno tre giorni all’insegna del viaggio, della socializzazione e del confronto sui temi dell’integrazione e della non violenza. Il Non Violent Mag sarà così anche il contenitore di tutte le loro riflessioni, idee e testimonianze prodotte sia nei giorni di campus, sia in seguito a quest’esperienza. 

Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.nonviolentmag.it

Coordinamento Nazionale: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali