Salvati escursionisti a Greccio e Cottanello: uno ha accusato malore i secondi si erano smarriti

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I Vigili del Fuoco della sede centrale di Rieti sono stati attivati, nella scorsa giornata, per due distinte operazioni di soccorso a persona (Cottanello e Greccio) a causa di escursionisti venutisi a trovare in situazioni di difficoltà. Verso le ore 13 una squadra dei Pompieri  ha operato in località “Prati di Cottanello”, lungo un tratto ricadente nell’itinerario religioso del Cammino di Francesco, dove un pellegrino è stato vittima di un improvviso malore. All’uomo, raggiunto via terra dagli operatori dei Vigili del Fuoco,  è stato quindi prestato il primo soccorso per poi essere recuperato e imbarcato sull’eliambulanza Ares 118. Attivati, per l’intervento, anche soccorso alpino e guardia di finanza. A Greccio invece i Pompieri sono intervenuti lungo il sentiero che dal Santuario di Greccio porta sul Monte San Francesco a quota 1200 mt, in prossimità del sito religioso della “Cappelletta”. In fase di discesa due escursionisti, un uomo e una donna, sono finiti fuori sentiero perdendo l’orientamento in area scoscesa e impervia. Bloccati e impossibilitati a fare ritorno hanno allertato i soccorsi. Raggiunti dalla squadra di terra, grazie alle coordinate di georeferenziazione acquisite, i due escursionisti sono stati messi in sicurezza e successivamente recuperati dall’elicottero VVF Drago per poi essere sbarcati presso l’aviosuperficie di Rieti.

L’assistente bagnina Samira P. salva bambina in difficoltà a rischio annegamento

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Una grande affluenza di bagnanti domenica 10 agosto alla piscina di Contigliano, per ottenere un po’ di refrigerio dalla canicola. Presente anche un gruppo di bambine che giocavano bordo vasca, poi la richiesta di aiuto da parte di una di loro. La ventenne Samira Pariboni, assistente bagnante, ha capito immediatamente la situazione e si è tuffata per portare in salvo la bambina in difficoltà. Attimi di apprensione e poi un sospiro di sollievo per il lieto fine. Ottimo senso del dovere e complimenti da tutti i presenti per Samira che si è dimostrata ancora una volta pronta e professionalmente ineccepibile.

Frana SP33a, Matteo Simeoni: “Preoccupato dallo scontro frontale che si sta creando”

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“Sono profondamente preoccupato per la recente decisione di procedere con uno scontro frontale ( vorrei capire ideato da chi e perché) nei confronti di Governo, Regione e Provincia sulla questione della strada SP33A. Un atteggiamento che, a mio avviso, si addice più a un dirigente di partito all’opposizione che a un Sindaco di una lista civica nella quale albergano anime con diverse sensibilità ormai da anni che dovrebbe mantenere un comportamento imparziale e collaborativo. Conosco il Sindaco e non credo che questo atteggiamento gli appartenga, credo che lo stia facendo in perfetta buona fede, probabilmente è malconsigliato. Ritengo che la strada migliore per risolvere la questione sia quella di chiamare le istituzioni a fare di più, anche criticandole e richiamandole agli impegni presi, ma lavorando insieme per trovare una soluzione. Non credo che un approccio conflittuale possa portare a risultati positivi per il nostro Comune e l’intera Vallata. Ricordo che la strada SP/33A versa in condizioni critiche da vent’anni, nei quali sono sono succeduti quali Presidenti di Provincia: Calabrese, Melilli, Rinaldi, Calisse e l’attuale Cuneo. Dai primi tre, sul tema, non ricordo interventi degni di nota mentre, con gli ultimi due alcuni interventi significativi si possono menzionare: Lo studio geologico realizzato dall’ex Presidente Calisse e il dialogo istituzionale messo in atto dalla Cuneo con la Regione Lazio per vagliare più opzioni possibili che possano dare risposte anche in termini di sviluppo turistico. Si è detto che dallo studio non si è riusciti a fare un progetto esecutivo e cantierabile. Vero! Ma sappiamo bene che sulla strada insistono vincoli particolari, che la procedura è complicata e che un percorso preliminare è necessario. Su questo si sta lavorando! Vogliamo dire che ci aspettavamo un impegno più spedito? Ci può stare! Ma prendere a pretesto un sopralluogo non avvenuto per motivi istituzionali ( visita del Presidente Rocca nel cratere di Amatrice ) e avviare uno scontro frontale con tutte le istituzioni mi sembra un tantino eccessivo. Infine, a chi sostiene che le mie posizioni stiano indebolendo la linea dell’ Amministrazione o che lo stia facendo per questioni di appartenenza politica sbaglia. Sto solo cercando di evitare che si acuiscano oltremodo le distanze per favorire un ritorno a un confronto più consono tra istituzioni. Alla luce di tutto questo, mi chiedo: siamo sicuri che l’indirizzo intrapreso sia di giovamento al nostro Comune e all’intera vallata? Auspico che si faccia una riflessione su questo per il bene di tutti. Comunico che sul tema non ho più nulla da dire. Voglio solo sperare che si ritrovi la strada del buonsenso”. Così nella nota Matteo Simeoni

Successo ad Ornaro Alto per la mostra di Gianni Turina “Dal Tradizionale al Digitale” – LE FOTO

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Nella serata di domenica 10 agosto si è svolta ad Ornaro Alto una bellissima serata dedicata alla cultura, organizzata dal Comitato Festeggiamenti, che è stata aperta con l’inaugurazione della mostra di pittura “Dal Tradizionale al Digitale” di Gianni Turina, che fa seguito a quella recentemente tenuta al Terminillo in occasione del Festival della Montagna. L’esposizione presenta uno spaccato della produzione dell’artista con vari momenti creativi, con opere tradizionali dal paesaggio alle nature morte e alcune della serie “Percorso Immagine Donna”, realizzate in occasione dell giornata contro la violenza alle donne e della serie “Recondite Armonie – La Fragilità dell’Universo Maschile” realizzate in digitale e orientate verso un dibattito sulla situazione della donna e su quella dell’uomo spesso questultima scarsamente considerata. L’artista si è intrattenuto con i numerosi visitatori ed ha illustrato le diverse evoluzioni artistiche durante la sua decennale carriera. A seguire una tavola rotonda su “Arte, Tradizioni, Prospettive” con gli interventi del promotore dell’iniziativa Matteo Di Giuliani, che ha introdotto il dibattito sull’importanza della cultura nelle iniziative popolari evidenziando il ruolo di promozione del territorio nelle sue bellezze ambientali e storiche. Ha salutato e ringraziato gli ospiti presenti Gianni Turina, Angelo Pitorri e Fabio Pizzicannella, che con i loro interventi hanno analizzato gli aspetti artistici e storici del territorio auspicando una maggiore attenzione nella valorizzazione e diffusione di realtà locali molto importanti ma spesso poco conosciute. La serata si e conclusa con un suggestivo concerto di Maristella Focaroli alla chitarra e Matteo Di Giuliani al sax con la scenografia a l’abbinamento di alcuni brani con le opere di Gianni Turina ponendo in relazione gli aspetti emozionali dell’arte figurativa con quella musicale. La manifestazione molto partecipata ha ricevuto l’apprezzamento del numeroso pubblico e del sindaco di Torricella Floriana Broccoletti che si intrattenuta a lungo riaffermando il suo impegno nel sostenere e promuovere iniziative di questo genere. La mostra rimarrà aperta fino a martedì 12 agosto dalle ore 17 alle ore 20.

L’Associazione dei Ristoratori ed Albergatori di Amatrice (ARAM) ha iniziato a muovere i primi passi

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“Dopo aver espletato tutte le attività burocratiche, è iniziato un percorso che sta già riscontrando molto interesse -dichiarano il Presidente Giovanni Apa e le Vicepresidenti Simona Bucci e Maria Chiara Buffa – ai quindici soci fondatori si sono già aggiunti altri due ristoranti ed un altro ristorante ha recentemente manifestato la richiesta di associarsi: quello che soprattutto sta è emergendo è la voglia di fare. “Abbiamo iniziato la collaborazione con Slow Food e già stata realizzata una serata che ha avuto un notevole successo sia di persone che di interesse mediatico e sono già state definite tre nuove date”. Su questo entusiasmo l’associazione ha pensato di proporre l’istituzione di una Giornata Internazionale dell’Amatriciana. “In pochi sanno che l’Amatriciana è una Specialità Tradizionale Garantita (STG) come solo tre altri prodotti in Italia – spiegano i rappresentanti ARAM – il riconoscimento STG è stato ottenuto il 6 Marzo 2020; ed è proprio il 6 marzo di ogni anno il giorno che vorremmo fosse riconosciuto come Giornata Internazionale dell’Amatriciana. Oggi esistono tante giornate in cui si ‘consuma’ l’Amatriciana in tanti luoghi e maniere (c’è chi le chiama Amatriciana Day, chi in altri modi), c’è la Sagra dell’Amatriciana qui ad Amatrice l’ultimo fine settimana di agosto, ma nessuna manifestazione ha il format di altre iniziative simili in cui si celebra un ‘piatto tradizionale’ in contemporanea in tutto il mondo”. “La nostra idea – proseguono i rappresentanti ARAM – è quindi di provare a ‘istituzionalizzare’ una giornata in cui in tutto il mondo si celebri l’Amatriciana come simbolo di eccellenza culinaria italiana. Il cuore dell’iniziativa sarà ad Amatrice dove stiamo pensando di organizzare una serie di eventi, non solo culinari, nel primo week end successivo al 6 marzo di ogni anno. Proporremo poi a tutte le altre Associazioni dei Ristoratori (non solo Italiani) di chiedere di inserire nei menù dei ristoranti che vorranno aderire all’iniziativa, un piatto di amatriciana per il Giorno Internazionale dell’Amatriciana. Da parte dei nostri associati, che in un certo senso sono i “custodi ed i continuatori “della tradizione gastronomica dell’Amatriciana, ci sarà tutto il supporto ed eventualmente anche la disponibilità a fare delle trasferte presso ristoranti che li vorranno ospitare per avere una presenza ‘originale’ nei loro locali. La nostra associazione cercherà, con il supporto ovviamente delle istituzioni e con la collaborazione di professionisti specializzati, di dare maggiori contenuti e risalto possibile alla Giornata Internazionale dell’Amatriciana”. “Riteniamo che in questo momento oltre a discutere dell’estensione/ proroga della ZES -concludono i rappresentanti dell’ARAM- ci si debba rimboccare le maniche e concentrarsi per accelerare il passaggio da un modello turistico basato sulla villeggiatura stanziale (purtroppo molto limitata negli ultimi anni) ad un modello basato su presenze di persone che partecipano a manifestazioni o eventi interessanti in luoghi dove, fortunatamente, non c’è ancora over tourism e si può godere delle bellezze incontaminate del territorio. Un evento come la Giornata Internazionale dell’Amatriciana, organizzato peraltro fuori stagione, pensiamo possa contribuire a questo passaggio e possa contribuire alla ripresa delle attività commerciali e più in generale al rilancio del territorio”.

Gay Pride, a Rieti sarà ospite Margò Paciotti

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“Per una precisa scelta politica, il Lazio Pride non ha madrine e padrini nel senso più classico del termine. Farci rappresentare da personaggi fuori dalla comunità, non realmente coinvolti nelle nostre lotte se non come evanescenti alleati il cui unico ruolo è quello di catalizzatori di fama e venditori di immagine, non appartiene alla nostra manifestazione. Come Rieti Lazio Pride volevamo che l’artista scelt3 per rappresentare la nostra giornata fosse una persona della comunità LGBTQAI+, che vivesse nel nostro territorio, che lo amasse e avesse a cuore il suo benessere e che fosse, soprattutto, una persona portatrice di veri contenuti, lotta, rivendicazioni attraverso il proprio corpo e il proprio lavoro. Ogni giorno e non solo una volta l’anno. Una persona la cui vita attraversi i generi, un corpo politico che travolga una società ancora intrappolata su due binari. La scelta non poteva non ricadere su Margò Paciotti. Quando, nel 2014, l’attrice, regista e nuova stella del firmamento Drag è approdata tra Borgo Velino e Antrodoco forse non poteva immaginare quanto questa nostra piccola parte di Italia l’avrebbe ispirata nella sua carriera artistica e quanto, di ritorno, la nostra terra avrebbe avuto l’occasione di assaporare tutta la potenza della sua arte. “Non sono originaria di qui” – ci racconta – “ma da ormai dieci anni sono attiva sul territorio con progetti culturali, e sì, possiamo dire che sono stata adottata. Dopo una iniziale diffidenza, il lavoro in ambito teatrale che ho svolto, in particolare con le nuove generazioni e di conseguenza in contatto con le famiglie, mi ha aiutata a farmi conoscere e accettare. Oggi mi sento quanto mai protetta e amata. Con la mia compagnia teatrale operiamo in piccoli centri del reatino creando festival multidisciplinari, laboratori e residenze artistiche e negli anni, attraverso l’arte siamo riuscit* ad affrontare tematiche importanti inerenti i diritti della comunità LGBTQIA+”. Nel 2005 ha co-fondato Ondadurto Teatro, compagnia che ha portato in scena spettacoli nei più importanti festival internazionali in Europa e nel mondo. Pedagoga teatrale per le nuove generazioni, gli insegnanti e professionisti dello spettacolo in contesti nazionali e internazionali. È la direttrice artistica di DRAG ME UP e del QUEER SUMMER FESTIVAL e una delle co-fondatrici del Network Internazionale ARTS FOR GENDER REVOLUTION. Capire fino in fondo la potenza delle performance di Margò non è impresafacile. La sua arte è così poliedrica, rumorosa, impattante da rendere impossibile ogni tentativo di categorizzarla rigidamente. In scena mette al centro il suo corpo, non solo come forma di espressione, ma come strumento politico per trasformare il corpo/oggetto in significato. Rossetto acceso, tacchi a spillo e parrucche voluminose per infrangere tutte le regole e lottare per i diritti LGBTQIA+. “Quando mi avete contattata per essere ambasciatrice del Lazio Pride 2025 a Rieti – aggiunge Margò – dopo un iniziale stupore, ho deciso immediatamente di accettare. Malgrado dei piccoli timori dovuti alla conoscenza delle problematiche che questo territorio ha inerenti alle istanze della nostra comunità, sono stata contenta di poter essere presente e di poter dare il mio contributo alla manifestazione”. Anche per questo Arcigay Rieti e Lazio Pride sono certe che la sua presenza non sarà solo di ispirazione alle tante persone queer, transgender e non binarie nate qui, che amano questa terra e non vogliono essere costrette a lasciarla per cercare luoghi più accoglienti, ma che il suo messaggio di rivoluzione, trasformazione e libertà sarà vissuto da tutt* coloro che saranno con noi il 13 settembre. “Non nascondo che il lavoro di sensibilizzazione è ancora tanto da fare – conclude – ma devo ammettere che sono speranzosa. Io credo profondamente nelle nuove generazioni, ripongo molta fiducia in loro e sono fermamente convinta che dovremmo concentrare le nostre energie proprio sul dialogo con * più giovani”. E di questo siamo convinte anche noi. Ci vediamo al Rieti Lazio Pride”. Così nella nota Lazio Pride Rieti  

Incendio Vesuvio, Protezione Civile del Lazio a supporto dei soccorsi

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Dieci squadre Antincendio Boschivo della Protezione Civile del Lazio sono arrivate in Campania per supportare le attività di spegnimento del vasto incendio che interessa l’area del Vesuvio. Alle prime 5 squadre, pronte per dare il loro sostegno, si aggiungeranno ulteriori convogli per un impegno complessivo di 60 persone, con 8 mezzi pick-up e 2 autobotti, una da 40.000 lt e una da 5.000 lt.

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – “Vicino Casapenta c’è un’altra discarica. Non è ora di fermare questo scempio?”

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A Rietinvetrina, per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER, scrive Veronica: “Vicino Casapenta, sulla Salto – Cicolana, c’è un’altra discarica che nessuno è ancora riuscito a smantellare e debellare. Non capisco sinceramente come sia possibile. C’è di tutto: sanitari, plastica, pneumatici, buste con organico, carta, secchi, e altro. Non sarà ora di dare una stretta a questo schifo?” – conclude la lettrice di Rietivnetrina.

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – “I semafori di Porta d’Arce durano troppo poco, soprattutto quello dentro le mura”

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Sandro scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER: “Vorrei far presente al sindaco e all’Amministrazione che i semafori di Porta d’Arce sono tarati in modo da renderli troppo brevi. In piazza Chiesa del Suffragio durà pochissimo” – conclude il lettore di Rietinvetrina.

“Dove non osano le aquile”, buona la prima

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Dove non osano le aquile, buona la prima.Ottimo successo per la prima edizione della manifestazione dedicata a ciclomotori e moto di piccola cilindrata costruiti prima del 1995. L’ originale iniziativa organizzata dalla Scuderia 903,dalla Scuderia Motoristica Città di Rieti e dal Club Auto storiche Rieti ha visto alla partenza ben 43 partecipanti con concorrenti provenienti da Arezzo, Foligno,Terni e L’ Aquila che hanno percorso lo spettacolare giro che prevedeva l’ascesa al Terminillo, il passaggio a Leonessa, Morro ed il ritorno a Rieti per le ore 22, inoltre i concorrenti hanno potuto gustare uno spettacolare tramonto dalla sella di Leonessa. Alla manifestazione turistica è stata abbinata una piccola prova di regolarità prima della partenza per assegnare il memorial Massimo Travaglini che per la cronaca è stato vinto da Ivan Mannicci con una Vespa 125 TS degli anni 70 precedendo Matteo Montini sempre su Vespa e Cesare Conti di Terni su Piaggio Si.