Il Ponte Romano si illumina di verde per Giornata Mondiale della Salute Mentale

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L’Amministrazione Comunale di Rieti ha raccolto l’invito del Lions Club Varrone ad illuminare di verde questa sera il Ponte Romano in occasione della Giornata mondiale della salute mentale per sensibilizzare sulle importanti tematiche legate ai disturbi psichici.

Prevenzione incendi boschivi, incontro per gli studenti a Torricella in Sabina

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I Gruppi Comunali di volontari della Protezione Civile di Torricella in Sabina e Collalto Sabino rendono nota l’organizzazione di una iniziativa educativa dedicata ai bambini in età scolastica con lo scopo di sensibilizzarli alla prevenzione degli incendi boschivi e alla tutela del territorio.
L’iniziativa, che avrà luogo il prossimo 18 ottobre dalle ore 10 presso il Giardino della Chiesa di Santa Maria a Torricella in Sabina, prevede: 
 • la presentazione dei volontari e dei mezzi antincendio, tra cui pick-up e drone;
 • una simulazione di intervento antincendio, illustrando ai bambini le fasi della gestione di un incendio boschivo;
 • attività ludico-educative finalizzate a insegnare le regole di prevenzione e tutela del bosco;
 • la consegna del diploma simbolico di “Piccolo Guardiano del Bosco” e materiali informativi dedicati.
L’attività nasce con l’obiettivo di avvicinare i più giovani alla protezione ambientale, sensibilizzandoli sin dalla scuola alla cultura della sicurezza e del rispetto del territorio.
I Gruppi di Protezione Civile invitano le famiglie a partecipare numerose a questa giornata educativa e ricca di attività pratiche e sorprese. Per ulteriori informazioni: Torricella in Sabina 349 3940286 – Collalto Sabino 335 7865793

Greccio e Farfa: due giornate tra spiritualità, storia e comunità per gli alunni convittori dell’IPSSEOA di Rieti – LE FOTO

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In un mondo scolastico sempre più attento alla crescita integrale della persona, il Progetto Accoglienza dell’IPSSEOA di Rieti si conferma un pilastro fondamentale per l’inserimento degli studenti nel nuovo contesto educativo e umano. Le due recenti uscite didattico-formative, della terza fase del progetto, a Greccio e Farfa, rivolte alle classi prime del Convitto, hanno rappresentato molto più di una semplice attività extracurricolare: sono state esperienze di vita, capaci di lasciare un’impronta profonda nella coscienza e nel cuore dei partecipanti. 6 ottobre – A Greccio, alle radici del Presepe e dei valori francescani La prima uscita ha condotto gli studenti al Santuario di Greccio, nel cuore della Valle Santa reatina. Questo luogo, noto in tutto il mondo come la culla del primo presepe vivente ideato da San Francesco d’Assisi nel 1223, ha accolto i ragazzi in un’atmosfera di raccoglimento e bellezza sobria, tra il silenzio del bosco e l’austerità della pietra. Accompagnati dagli Educatori gli alunni hanno potuto ripercorrere la storia del gesto rivoluzionario di Francesco, che attraverso la rappresentazione della Natività volle trasmettere un messaggio potente di umiltà, semplicità e fraternità. Durante la visita, i ragazzi hanno partecipato a momenti guidati di riflessione e dialogo, in cui si è ragionato sul significato profondo del presepe: non solo una tradizione religiosa, ma un simbolo universale di pace, famiglia e accoglienza. Il legame con la realtà convittuale è stato immediato: proprio come nel presepe, anche in Convitto si costruisce quotidianamente una comunità, in cui ciascuno trova il suo posto, è accolto, è ascoltato. 8 ottobre – A Farfa, alla scoperta della vita comunitaria secondo San Benedetto Due giorni dopo, l’Abbazia di Farfa ha ospitato la seconda tappa della terza fase del progetto. Situata nel cuore della Sabina, Farfa è uno dei centri monastici benedettini più prestigiosi d’Europa, ricco di arte, storia e spiritualità. Gli studenti, appena entrati nel Convitto, hanno vissuto qui un’esperienza formativa intensa, pensata per avvicinarli al concetto di vita comune come cammino condiviso, fatto di regole, rispetto e collaborazione. La visita all’Abbazia, guidata da esperti del luogo, ha permesso ai ragazzi di esplorare la maestosa chiesa, il chiostro, la storica biblioteca e le antiche sale monastiche, immergendosi in un’atmosfera fuori dal tempo. Particolarmente significativo è stato il momento dedicato alla regola di San Benedetto, “Ora et labora” (prega e lavora) che ha offerto spunti per riflettere sull’importanza dell’equilibrio tra impegno e spiritualità, tra dovere individuale e responsabilità verso gli altri. In un dialogo aperto condotto con gli Educatori, i ragazzi hanno potuto confrontare la vita monastica con la quotidianità del Convitto: anche oggi, vivere insieme significa accettare le diversità, sostenersi a vicenda e collaborare per il bene comune.  L’uscita si è chiusa con un momento di raccoglimento collettivo, durante il quale gli studenti hanno espresso pensieri, emozioni e desideri per il loro percorso futuro. Ne è emersa una forte consapevolezza: il Convitto non è solo un luogo in cui si dorme e si studia, ma una comunità viva. Due luoghi, un unico messaggio: costruire insieme Le esperienze vissute a Greccio e Farfa hanno rappresentato due tappe complementari, nell’ambito della terza fase del progetto, di un percorso che intende accompagnare gli studenti non solo nella conoscenza del territorio, ma soprattutto nella costruzione di una coscienza di gruppo, fondata su valori condivisi. Greccio ha insegnato il valore della semplicità e della fraternità; Farfa ha mostrato come l’organizzazione e il rispetto reciproco possano generare comunità solide e coese. In entrambi i casi, i ragazzi hanno sperimentato un Convitto che esce dalle proprie mura, si confronta con la storia, la spiritualità, e diventa strumento di crescita umana. Il Progetto Accoglienza dell’IPSSEOA di Rieti si conferma così una proposta educativa di grande valore, capace di coniugare cultura, spiritualità e relazione. Un’iniziativa che non solo facilita l’ingresso dei nuovi alunni nella realtà scolastica e convittuale, ma li aiuta a sentirsi parte di un progetto più grande, in cui ciascuno è chiamato a dare il meglio di sé, per sé e per gli altri. Come San Francesco e San Benedetto hanno saputo costruire, nel passato, modelli di convivenza fondati su principi forti, anche i nostri giovani studenti sono oggi chiamati a fare lo stesso: costruire una comunità, giorno dopo giorno, fatta di rispetto, ascolto, condivisione e responsabilità.

Dalla Regione Lazio 23,6 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa riguardanti il dopo di noi e le case-famiglia

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La Giunta regionale del Lazio, su proposta dell’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli, ha finanziato con 23,6 milioni di euro l’abbattimento delle liste d’attesa riguardanti il dopo di noi e le case-famiglia che assistono persone con disabilità. “Un finanziamento importante, reso possibile grazie al lavoro del presidente Francesco Rocca e dell’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, che con la Legge di assestamento per l’esercizio finanziario 2025 avevano impegnato 20milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa. Con un aumento di 3,6 milioni di euro, la Giunta regionale ha portato il totale a 23,6milioni, di cui circa 19 milioni destinati a Roma Capitale” – ha dichiarato l’assessore Massimiliano Maselli.

Collalto Sabino guarda al futuro: droni per proteggere e valorizzare il territorio

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Un occhio tecnologico e attento sorvolerà il territorio di Collalto Sabino per proteggerlo, monitorarlo e promuoverne le bellezze. È il risultato di una storica e innovativa convenzione, stipulata nei giorni scorsi tra l’Amministrazione Comunale e la ditta specializzata “Fly Drone Paganico Sabino” del giovane imprenditore locale Emanuele Zegarelli. Un accordo che rappresenta un passo significativo verso un nuovo modo di amministrare il territorio, fondato sulla collaborazione virtuosa tra ente pubblico e iniziativa privata. La convenzione, di durata biennale e a titolo completamente gratuito, mette a disposizione del Comune le più moderne tecnologie di rilevazione aerea tramite droni. Un patrimonio di competenze e strumenti che si tradurrà in azioni concrete per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale di uno dei borghi più suggestivi della Sabina. Le applicazioni pratiche sono molteplici e di grande impatto per la comunità. I droni potranno essere impiegati per il monitoraggio di aree soggette a dissesto idrogeologico, consentendo di prevenire rischi e di intervenire con tempestività. Saranno uno strumento prezioso per la Protezione Civile, offrendo una visione dall’alto in caso di emergenze o per il controllo di zone impervie. Permetteranno, inoltre, ispezioni rapide e sicure dei tetti degli edifici pubblici, ottimizzando la manutenzione del patrimonio comunale. Ma non solo tutela: l’accordo guarda anche alla promozione. Le riprese aeree ad alta definizione cattureranno la bellezza del centro storico, del castello e dei paesaggi circostanti, creando materiale audiovisivo di forte impatto per rilanciare il turismo e raccontare l’identità di Collalto Sabino. “Questa convenzione – ha dichiarato la sindaca di Collalto Sabino, dott.ssa Maria Pia Mercuri – rappresenta l’essenza della nostra visione amministrativa: fare rete per il bene comune. In un’epoca di risorse limitate, la capacità di creare sinergie con le eccellenze del nostro territorio diventa fondamentale. Grazie alla generosità e alla professionalità di Emanuele Zegarelli, il nostro Comune si dota, a costo zero, di uno strumento potentissimo per la tutela e la promozione. È la dimostrazione che pubblico e privato non sono mondi distanti, ma possono e devono collaborare per costruire il futuro delle nostre comunità”. Un entusiasmo condiviso da Emanuele Zegarelli, titolare di Fly Drone Paganico Sabino: “Sono un imprenditore nato e cresciuto in questi luoghi. Mettere la mia passione e le mie competenze al servizio del territorio in cui vivo è per me motivo di grande orgoglio. La tecnologia dei droni offre opportunità straordinarie e sono felice che un’amministrazione attenta come quella di Collalto Sabino abbia colto questa potenzialità. Spero che questa collaborazione possa diventare un modello replicabile, un esempio di come le imprese e le amministrazioni locali possano contribuire attivamente alla crescita della propria terra”. L’accordo di Collalto Sabino, dunque, va oltre la semplice notizia. Si candida a diventare un caso di studio per tanti piccoli comuni italiani che, attraverso l’intelligenza della collaborazione, possono superare i limiti di bilancio e abbracciare l’innovazione, garantendo ai propri cittadini sicurezza, efficienza e una rinnovata capacità di proiettarsi nel futuro.

Conclusa la campagna UNICEF Rieti – Arma Carabinieri: “Un ulivo per vederli crescere”

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Si è concluso con grande successo il progetto di collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e il Comitato Provinciale UNICEF di Rieti, nell’ambito della campagna nazionale “Un ulivo per vederli crescere”, promossa in occasione della Festa dei Nonni dell’1 e 2 ottobre. L’iniziativa, sostenuta anche dal Prefetto, Pinuccia Niglio, finalizzata alla raccolta di fondi a sostegno dei milioni di bambini vulnerabili esposti a crisi umanitarie nel mondo, ha rappresentato un importante momento di solidarietà e sensibilizzazione sul territorio reatino.

Quest’anno, l’UNICEF ha scelto come simbolo della campagna la pianta di ulivo, emblema di pace, speranza e crescita. Grazie alla collaborazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti, i cittadini della provincia hanno potuto aderire all’iniziativa ritirando la propria piantina presso una delle 34 Stazioni dell’Arma dislocate capillarmente sul territorio provinciale. Il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Rieti, Bruno Targusi, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa:

“Straordinario e molto apprezzato l’abbinamento con il Comando Provinciale dei Carabinieri. Con oltre 300 piantine acquistate, la provincia di Rieti si posiziona tra le più virtuose in Italia, prima nel Lazio dopo Roma. Molti comuni sono stati raggiunti anche attraverso la piattaforma di crowdfunding, tra cui Torricella Sabina, Contigliano, Cittaducale, Antrodoco e Stimigliano. Particolarmente significativo il risultato di Collalto Sabino, con 24 piantine cedute. Ci auguriamo di poter ripetere in futuro questo felice esperimento con l’Arma dei Carabinieri di Rieti, che si è rivelato prolifico e virtuoso”.

Le piantine di ulivo sono state inoltre distribuite negli stand allestiti in piazza Vittorio Emanuele II, dove i Carabinieri hanno colto l’occasione per incontrare i cittadini e fornire informazioni utili sulla prevenzione delle truffe agli anziani, dei furti e di altri reati predatori, nell’ambito delle campagne di prossimità e sensibilizzazione promosse dall’Arma.

Lavori sulla Salaria: ad Ornaro code e senso unico alternato

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Proseguono i lavori sulla Salaria per Roma, stamane le lunghe code stanno interessando il tratto di Ornaro dove è stato istituito un semaforo temporaneo per regolare il flusso stradale con un senso unico alternato (nella foto). Si ricorda di rispettare le regole della strada e fare attenzione.

Presi gli autori di una serie di furti, anche a Petrella Salto. Si tratta di due cileni e due cubani

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I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cittaducale, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà quattro cittadini stranieri, due di nazionalità cilena e due cubani, di età compresa tra i 18 e i 37 anni, tutti senza fissa dimora e già noti alle Forze dell’Ordine. I quattro sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di cinque furti commessi tra i mesi di agosto e settembre 2025, in diverse località del Centro Italia. L’attività investigativa ha preso avvio a seguito di un furto commesso lo scorso 20 agosto a Petrella Salto (RI), dove ignoti, dopo aver forzato una porta-finestra, si erano introdotti in un’abitazione asportando effetti personali. Le indagini, condotte attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e la localizzazione GPS di un’autovettura in uso ai sospettati, hanno consentito di ricostruire i movimenti del gruppo e di collegarli ad altri episodi analoghi verificatisi nelle province di Frosinone, Roma e Rieti. In particolare, in occasione di un furto avvenuto a Ferentino (FR), i malfattori si erano impossessati di una borsa di elevato valore, di un orologio di pregio e di vari monili in oro, per un valore complessivo di circa 12.000 euro. Il 22 agosto scorso, grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri di Fiumicino, la vettura sospetta è stata intercettata e, dopo aver tentato invano la fuga, fermata. A bordo sono stati rinvenuti diversi telefoni cellulari e altri oggetti risultati provento di furto. In quella circostanza, uno degli occupanti è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre gli altri tre sono stati denunciati per ricettazione. Le successive analisi tecniche sui dispositivi recuperati hanno permesso di attribuire al gruppo ulteriori episodi di furto, per un danno complessivo stimato in circa 13.000 euro. L’attività investigativa prosegue al fine di accertare eventuali ulteriori responsabilità del gruppo in altri episodi analoghi verificatisi in diverse province del centro Italia. Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e  che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate  dall’Autorità Giudiziaria.

Contratto, D’Aprile (UIL Scuola): “La nostra è una posizione coerente, serve un intervento politico”

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Il nodo risorse al centro della riunione del 9 ottobre all’ARAN. “Le tabelle presentate, relative agli aumenti del contratto 2022/2024, risultano essere esigue dal punto di vista economico e non permettono al personale interessato di recuperare la perdita del potere d’acquisto che negli anni è diminuito di circa il 16%.” Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della Uil Scuola Rua, al termine dell’incontro all’Aran per il rinnovo del Contratto Istruzione e Ricerca 2022/2024. “Per questo – ha sottolineato il Segretario – abbiamo chiesto di stanziare risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale 2022/2024, detassare gli aumenti e anticipare le somme previste e già accantonate per il triennio 2025/2027. La nostra posizione resta coerente. Adesso serve un intervento politico che sblocchi le risorse annunciate, che vanno rese disponibili e quantificate in modo chiaro per procedere ad una valutazione di merito che abbia come finalità la valorizzazione del personale, soprattutto dal punto di vista economico“. Così nella nota la UIL Scuola RUA