Donna maltratta e picchia il marito: denunciata dall’Arma Carabinieri di Rieti

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno denunciato in stato di libertà una 46enne, originaria della Calabria ma da tempo residente nel capoluogo reatino, ritenuta responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni del proprio coniuge. L’intervento dei militari è avvenuto nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa, poco dopo le ore 17, a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112. L’uomo, con voce concitata, aveva segnalato di essere stato nuovamente aggredito dalla moglie all’interno della loro abitazione.

Giunta tempestivamente sul posto, la pattuglia dei Carabinieri ha trovato il richiedente con evidenti segni di percosse al volto e al corpo, in uno stato di forte agitazione. Dopo averlo messo in sicurezza e calmato, i militari hanno appreso che la situazione familiare era da tempo segnata da episodi di violenza verbale e fisica, mai formalmente denunciati, nella speranza di un miglioramento dei rapporti. Tuttavia, la reiterazione e la crescente gravità dei comportamenti della donna avevano reso insostenibile la convivenza, costringendo l’uomo a chiedere l’intervento dell’Arma. Il malcapitato è stato soccorso e trasportato a mezzo ambulanza presso il pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, dove ha ricevuto le cure necessarie. La donna, invece, è stata accompagnata in caserma per gli accertamenti di rito e successivamente denunciata alla Procura della Repubblica di Rieti.

Si precisa che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità dell’indagato sarà accertata dall’Autorità Giudiziaria, nel rispetto del principio di presunzione di non colpevolezza.

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – Rita: “Le strisce blu in via Pennesi portano a posteggi selvaggi in via Battistini”

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Rita scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER: “Via Battistini martedi mattina (14 ottobre ndr) e ancora non sono attive le strisce blu su via Pennesi. Le auto impediscono anche la visuale e occupano i marciapiedi” – commenta la lettrice di Rietinvetrina.

Dal 15 ottobre si riaccenderanno i riscaldamenti: consigli per risparmiare

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Dal 15 ottobre si riaccenderanno i riscaldamenti in molte aree della Penisola. Con le attuali tariffe del mercato libero, secondo l’analisi di Facile.it, quest’anno gli italiani per riscaldare casa spenderanno, in media, 1.024 euro in bollette del gas. Come devono comportarsi le famiglie italiane per contenere i costi? Per aiutare i consumatori, Facile.it ha individuato alcuni accorgimenti che consentono di risparmiare centinaia d’euro; ecco un breve vademecum in 5 punti con le accortezze da tenere in considerazione*. 1. Andiamo per “gradi” Non è necessario trasformare la casa in un deserto. Le temperature eccessive fanno male alla salute e, cosa non da poco, causano uno spreco di gas e denaro. Basta abbassare il riscaldamento di un solo grado per ottenere un risparmio stimato di quasi 100 euro in bolletta. In alternativa si può ridurre il tempo di accensione dei termosifoni, togliere anche solo un’ora al giorno può far risparmiare circa 35 euro all’anno. Dotare i radiatori di valvole termostatiche consente di risparmiare ancora di più e, soprattutto, non riscaldare a vuoto gli ambienti. 2. Caldaia e… buon senso Se è vero che il controllo periodico dei fumi è obbligatorio – con frequenze che variano (da 12 mesi a 4 anni) in base al modello della caldaia – il consiglio è quello di effettuare una revisione almeno una volta l’anno, in preparazione all’inverno. Una caldaia non efficiente non solo rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza, ma fa anche spendere di più. A questo si aggiungono le azioni di buon senso, a costo zero, che non vanno mai dimenticate. Quali? Evitare i ricambi d’aria eccessivi mentre il riscaldamento è acceso, non coprire o ostacolare i radiatori in funzione e abbassare le tapparelle/persiane la sera per ridurre la dispersione di calore. 3. Bonus ristrutturazione, ultima chiamata? Se si ha la possibilità, intervenire sull’abitazione con lavori strutturali può portare a un risparmio energetico davvero impressionante. Si pensi, ad esempio, al cappotto termico, all’isolamento del tetto o alla sostituzione degli infissi. Un esempio concreto? Una buona controsoffittatura da sola può tagliare i consumi di energia fino al 20%. Questi interventi sono investimenti significativi, spesso con costi che superano le migliaia di euro. La buona notizia è che, per l’anno 2025, è possibile ammortizzarli in parte sfruttando il Bonus ristrutturazione. 4. Un aiuto dalla tecnologia Le nuove tecnologie possono tramutarsi in un grande alleato per le famiglie italiane. Ricorrendo, infatti, al termostato intelligente, che monitora le variazioni di temperatura anche in base alle condizioni meteo, ed attivabile a distanza tramite il proprio telefono, sarà più facile tenere sotto controllo il riscaldamento di casa in base alle proprie esigenze. Oltre alla domotica, esistono poi ulteriori soluzioni di ultima generazione che permettonsbalzi di potenza nell’impianto di riscaldamento e di ottenere così un risparmio energetico importante. Questo è possibile, per esempio, dotando l’impianto stesso di una centralina automatica, capace di regolamentare la temperatura della casa e di stabilire una programmazione su misura. 5. Non sbagliare fornitore Infine, un consiglio determinante: è sempre bene valutare attentamente le tariffe. Il mercato libero è popolato da centinaia di venditori, e le differenze di prezzo tra l’uno e l’altro possono essere significative. Un’analisi condotta da Facile.it lo conferma: la spesa finale per la bolletta del gas può variare fino al 34% tra l’offerta più conveniente e quella meno vantaggiosa. Scegliere un fornitore non ottimale significa rischiare di pagare fino a 310 euro in più solo per il riscaldamento domestico. “Per l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura occorrono tra i 15 e i 60 giorni, pertanto questo è il periodo ideale per confrontare le offerte sul mercato libero e valutare un possibile cambio di fornitura in vista della stagione invernale – piegano gli esperti di Facile.it. – ricordiamo che il passaggio è gratuito e non comporta una interruzione di fornitura.

Don Benedetto Falcetti va in pensione dopo 52 anni di sacerdozio

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Dopo 52 anni di sacerdozio, don Benedetto Falcetti (Presbitero diocesano) va in pensione. Il parroco, già in quiescenza da alcuni giorni, è stato festeggiato per il meritato riposo raggiunto. Dieci lustri nei quali ha visto cambiare la società, i giovani sono divenuti adulti, ha visto l’alternarsi dei Vescovi, da: Lucarelli a Pompili, fino a Piccinonna. Sempre accanto alle comunità nelle quali ha espresso la sua vocazione, ed oggi, che è andato in pensione, rivolge sempre il suo pensiero ai più bisognosi e ai tanti che lo hanno seguito nella Parola del Signore. Da tanti viene ricordato come parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo dove è rimasto per 38 anni, ma don Benedetto ha attraversato la provincia reatina in lungo e largo. A lui i sinceri auguri dalle redazioni di Rietinvetrina e Radiomondo per la meritata quiescenza, anche se un uomo del Signore non va mai veramente in pensione.

Truffe agli anziani, continua la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato

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Prosegue, nella provincia di Rieti, la campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani promossa dalla Polizia di Stato, con eventi organizzati anche con la collaborazione di associazioni di promozione sociale presenti sul territorio, punti di riferimento fondamentali per molti anziani, soprattutto nelle piccole comunità. La scorsa settimana, presso il Centro Anziani di Belmonte in Sabina, numerosi cittadini hanno accolto il dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Rieti e la responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Rieti, che hanno tenuto un incontro informativo sul fenomeno delle truffe ai danni degli anziani. Dopo avere illustrato, ognuno nel proprio ambito di competenza, le tecniche più frequentemente utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia delle loro vittime, i relatori hanno fornito dettagliate informazioni sulle tipologie di truffe ai danni degli anziani più diffuse sul nostro territorio, come la telefonata del “finto Maresciallo” o del “falso incidente”, i finti incaricati di aziende di servizi o i finti funzionari dell’Inps o della Asl che si presentano a domicilio. Ampio spazio è stato dedicato alla descrizione delle cosiddette “truffe amorose”, di quelle legate agli investimenti in criptovalute suggerite da falsi broker nonché delle truffe informatiche facilitate da sms ed email “trappola”. Sono state fornite utili indicazioni sull’uso degli smartphone e sulle buone prassi per effettuare acquisti in rete. E’ stata anche l’occasione per far conoscere ai partecipanti lo spot recentemente diffuso dalla Polizia di Stato nell’ambito della nuova campagna di sensibilizzazione nazionale contro le truffe agli anziani che vede come protagonista la signora Gina, una donna anziana che rifiuta di essere vittima, chiude la porta in faccia ai truffatori e chiama la Polizia che interviene prontamente cogliendo il truffatore sul fatto. Un messaggio diretto non solo agli anziani ma anche ai familiari e ai vicini di casa per contribuire, tutti, a creare luoghi sicuri e una rete di prevenzione attiva e consapevole. L’incontro al Centro Anziani di Belmonte in Sabina è stato caratterizzato da un dialogo aperto e interattivo con i cittadini presenti che hanno potuto esporre i propri dubbi e soddisfare tutte le loro curiosità sull’argomento, ricevendo anche una brochure contenente consigli pratici per proteggersi dai truffatori con la raccomandazione della Polizia di Stato di segnalare, sempre, ogni circostanza sospetta o pericolosa alle Forze dell’ordine chiamando il numero di emergenza unico europeo 112. La Polizia di Stato, nell’ottica della prossimità al cittadino, è sempre in prima linea nella lotta alle truffe, consapevole che una corretta informazione possa prevenire molti episodi crim

Indagini Guardia di Finanza, PD Rieti: “Dentro la ASL quanti hanno pieno diritto alla 104 e chi controlla sulle singole richieste?”

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“La Federazione provinciale del Partito Democratico di Rieti apprende con preoccupazione le notizie emerse in queste ore riguardo alle indagini per presunta truffa ai danni della ASL di Rieti, che vedrebbero coinvolti due professionisti. Non ci esprimiamo sui singoli casi, convinti e fiduciosi che la Magistratura farà luce sulla vicenda individuandone eventuali responsabilità. Crediamo che la Legge 104 sia una grande conquista sociale: attraverso questo importante istituto molte famiglie riescono a seguire i propri cari nei loro percorsi di cura, ma proprio per questo occorre vigilare sul suo utilizzo nel rispetto di tutti. Se venisse accertato un abuso anche di un solo giorno sarebbe grave nei confronti dei cittadini, del servizio sanitario e soprattutto di chi ne avrebbe veramente bisogno. Se l’obiettivo politico nella gestione della sanità pubblica è la riduzione delle liste d’attesa, un utilizzo sconsiderato di permessi non dovuti, favorendo assenze e riduzioni di organico, non solo non va nella direzione della riduzione dei tempi di accesso alle prestazioni, ma li aumenta. Chiederemo quindi la convocazione della Commissione Regionale Sanità per capire se la direzione sanitaria ha contezza di quanti all’interno della ASL di Rieti godono di questo strumento, se ne hanno pieno diritto e chi controlla sulle singole richieste. Convinti che la gestione della sanità pubblica debba essere trasparente e impeccabile continueremo il nostro lavoro a tutela dei cittadini”. Così nella nota il Partito Democratico di Rieti

Carceri, online bando della Regione Lazio su assistenza odontoiatrica extra LEA per detenuti

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a oggi è online il bando della Regione Lazio “Costruire Futuro: progetto di assistenza odontoiatrica mobile nelle strutture penitenziarie del Lazio” volto a garantire cure odontoiatriche extra Lea ai detenuti della Regione Lazio. L’avviso pubblico, che mette a disposizione 120mila euro, è rivolto ad organizzazioni non profit (associazioni, cooperative, Enti del Terzo settore) aventi sede legale e operativa nel Lazio. Il bando, che scade il 3 novembre, ha l’obiettivo di proseguire la sperimentazione pilota avviata lo scorso anno che ha coinvolto tre istituti penitenziari: Rebibbia, Frosinone e Casal del Marmo. Nel corso dell’ultimo anno sono stati realizzati 150 impianti protesici ed altrettante pulizie dentali. Sono ancora 70 le richieste di intervento in corso di espletamento. Quest’anno il bando sarà attivabile in ogni istituto penitenziario della regione che ne farà richiesta. “Il progetto dell’odontoambulanza, per il quale oggi è stato pubblicato il bando, rientra in un piano di interventi più ampio avviato con l’avviso pubblico Costruire Futuro volto a migliorare le condizioni di vita dei detenuti e rendere più sopportabile l’espletamento della pena. Ci siamo resi conto che molti detenuti non hanno le risorse per accedere a questo tipo di servizio e spesso prima di entrare in carcere non hanno mai fatto una visita odontoiatrica – dichiara l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti – l’odontoiatria domiciliare può essere non solo lo strumento per contenere e minimizzare le disuguaglianze assistenziali in materia odontoiatrica ma anche un servizio per prendere in carico i soggetti vulnerabili, evitando complicanze e riacutizzazioni. La Giunta Rocca è al lavoro per garantire nel Lazio che la detenzione sia dignitosa: è una questione di civiltà” – conclude l’assessore Luisa Regimenti.  

Prosegue l’iter per l’adeguamento delle scuole, il Commissario Castelli firma ordinanze di attuazione per: Ricci, don Bosco, Cislaghi e Maraini

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Il Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016,sen. Guido Castelli, ha firmato le Ordinanze di Attuazione n.31 del Lazio che vedono come soggetto attuatore il Comune di Rieti. Nello specifico, l’atto firmato dal Commissario dà attuazione alla progettazione degli interventi previsti per la Scuola dell’infanzia Don Bosco per €1.400.000, per la scuola media e la palestra Ricci per €8.614.485, per la palestra Cislaghi per €2.356.900 e per la scuola dell’infanzia Maraini per €1.452.605. La progettazione complessiva dei quattro interventi vale oltre €830.000. Nel Lazio sono 56 gli interventi finanziati per la ricostruzione e riparazione di tutte le scuole danneggiate dal sisma del 2016, per un totale di oltre 153 milioni di euro. Nel Comune di Rieti gli interventi sono 22, per un totale di quasi 87 milioni di euro.

“Si tratta di un provvedimento atteso e importante per poter procedere nel complesso iter della ricostruzione e adeguamento degli istituti scolastici del territorio della città di Rieti, per il quale ringrazio il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli – dichiara il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi – in questi anni di amministrazione abbiamo cercato, congiuntamente con il Commissario e la Regione Lazio, in particolare con l’assessore alle politiche per la ricostruzione Manuela Rinaldi, di recuperare ritardi e difficoltà nel processo di ricostruzione pubblica e privata, e questo nuovo passo ci lascia ben sperare sulla velocizzazione di alcuni degli interventi più attesi”.

“La scuola non è solo un edificio, ma il cuore pulsante di ogni comunità: presidio di crescita, cultura e speranza – dichiara il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli – per questo il via libera al finanziamento per la ricostruzione e riparazione di questi edifici scolastici ha un valore che va oltre i numeri. Restituire sicurezza agli istituti colpiti dal sisma significa dare a studenti e famiglie servizi di qualità e un motivo in più per restare nei nostri territori, contrastando il fenomeno dello spopolamento. È nostro compito rendere le scuole spazi moderni, inclusivi e accoglienti, che sappiano nutrire sogni e talenti e favorire il ritorno di chi ama questi luoghi. Grazie alla sinergia con il Comune e la Regione Lazio, investiamo nel futuro, perché dove c’è una scuola viva, c’è una comunità che pulsa e che cresce”.

Semaforo rotto, automobilista si rifiuta di passare per paura del T-Red

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Alle 15:20 di oggi 14 ottobre vi abbiamo raccontato di come il blackout dell’impianto semaforico di Porta d’Arce abbia mandato in tilt il traffico nell’intera zona (LEGGI). Il carico da novanta sembrerebbe averlo messo un automobilista che preoccupato per il T-Red (il dispositivo che multa chi non rispetta il semaforo rosso) si è rifiutato di passare l’incrocio da via Salaria per L’Aquila. Lo stesso, non ascoltando gli altri automobilisti, si è piantato sotto l’impianto semaforico spento, con i clacson impazziti che lo sollecitavano. Solamente dopo oltre quindici minuti di rassicurazioni e urla indicibili, lo stesso automobilista si è convinto decidendo così di oltrepassare l’incrocio permettendo al flusso veicolare di riprendere.