SANITA': SODDISFAZIONE DELL'UGL PER LA PROROGA DI 24 MESI DEL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO

0

Soddisfatti dell’intesa raggiunta, con i vertici dell’Assessorato alla Salute della Regione Lazio, in merito al regolamento della mobilità interna dei dipendenti pubblici delle aziende sanitarie e ospedaliere e, all’accordo sui precari del comparto sanità.

L’impegno dell’UGL, per quanto riguarda l’accordo sui precari, ha consentito di prorogare di altri 24 mesi i contratti del personale dipendente a tempo determinato e in scadenza il prossimo 31 maggio evitando il tracollo delle strutture, in attesa di definire un percorso procedurale che determini, una volta per tutte, il superamento della crisi nel settore. Questo  è in linea con l’accordo siglato lo scorso 29 dicembre ed è per il pieno rispetto dei lavoratori.

Sempre durante il confronto è emerso che è stato necessario approvare un documento condiviso che garantisca la mobilità volontaria, sancita dalle norme contrattuali e, soprattutto, che tenga conto della professionalità e delle problematiche personali di ogni dipendente.

PRIMO CORSO DI FORMAZIONE DEDICATO AI FINANZIAMENTI EUROPEI

0

Nei giorni 7 8 e 9 giugno si è svolto, con il contributo della Cassa Italiana Previdenza e  Assistenza Geometri in via sperimentale, il primo corso di formazione dedicato ai finanziamenti europei, tutto il materiale informativo, verrà messo a disposizione degli Iscritti per la presentazione di proposte e/o richieste di finanziamento.

In particolare il programma si è sviluppato sui seguenti argomenti: i Contratti e finanziamenti EU; finanziamenti accessibili alle industrie ed al settore privato; i fondi strutturali; il Programma Quadro per la competitività e l’innovazione; il Settimo programma Quadro e i programmi quadro dell’Unione Europea; i diversi ambiti dei fondi europei per il comparto edilizia; come presentare un progetto; come creare una partnership; la cooperazione a livello internazionale; i ruoli di progetto; come trovare supporto; compilazione dei modelli e presentazione on-line; la gestione dei fondi e la rendicontazione.

Il corso è stato organizzato insieme ad EuroCrime®, una realtà indipendente che riunisce professionisti, consulenti ed advisors di organismi quali la Nato e la Commissione Europea, formatisi nell’ambito delle scienze giuridiche, criminologiche, economiche e sociali.

DUE MEDAGLIE D'ORO ALL'ATLETA DISABILE MARINO ALBINI

0

L’atleta disabile Marino Albini, della A.S.D. Atletica Sport Terapia Rieti, ha conquistato 2 medaglie d’oro – per le specialità Getto del Peso, Classe Agonistica, C20, Amatori, con la misura di metri 7,97 e lancio del Giavellotto, classe agonistica, C20, Amatori, con la misura di metri 26,26 – nel corso del 3° Campionato Italiano di Atletica Leggera Agonistico FlSDlR, che ha avuto luogo a Cagliari nei giorni 4 e 5 giugno 2011.

L’atleta reatino, accompagnato dal Tecnico Ivan Masini, ha ribadito la propria superiorità sugli avversari in campo nazionale, che lo vede detentore dei primati italiani del peso, con metri 8,93, e del giavellotto, con metri 30,76, misure conseguite nel corso della presente stagione agonistica.

Grande l’entusiasmo nel team reatino, guidato dalla Presidente Adriana Catini che dichiara: “Questo ultimo straordinario risultato premia l’impegno di tutta la Società Sportiva che cura non solo l’aspetto agonistico dello sport disabili – settore nel quale Albini rappresenta la punta di diamante – ma anche la crescita dello sport di base tra i ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale, che ha visto i nostri giovani impegnati tanto nei Campionati Regionali Fisdir di Atletica Leggera che nei recenti Giochi Regionali dello Special Olympics svoltisi a Frosinone, con ben 9 medaglie d’oro conquistate, anche da ragazzi esordienti”.

L’anno sportivo 2010/2011 si chiude pertanto nel migliore dei modi per la Società reatina che punta per la prossima stagione ad ampliare la gamma delle attività sportive offerte ai giovani con disabilità, per stimolarne la partecipazione e l’integrazione sociale.

INIZIATIVA PUBBLICA DEI SINDACATI: "UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO PER LA PROVINCIA DI RIETI"

0

Sabato 11 giugno, con inizio alle ore 10,30, presso la sala Convegni della Cgil, sita in via Garibaldi 124, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Tonino Pietrantoni, Bruno Pescetelli e Alberto Paolucci, incontreranno la stampa locale per presentare l’iniziativa pubblica indetta per il 14 giugno dal titolo: 

“Un nuovo modello di sviluppo per la provincia di Rieti”.

All’iniziativa parteciperanno, oltre ai segretari di Roma e Lazio di Cgil, Cisl e Uil Claudio Di Berardino, Luigi Scardaone e Francesco Simeoni,  l’assessore al bilancio della Regione Lazio Stefano Cetica, il sindaco di Rieti Giuseppe Emili, il presidente di Federlazio Lazio Maurizio Flammini, il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, il presidente di Unindustria Lazio Aurelio Regina, il presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini e in rappresentanza degli artigiani di Rieti, Vincenza Bufacchi.

I segretari confederali, partendo dai dati economici presentati recentemente dall’Istituto Tagliacarne, cercheranno di delineare un percorso condiviso, in cui far convergere idee e proposte per uscire da una crisi che ha travolto i valori fondanti del vivere comune.

“Lo sviluppo di cui il nostro territorio ha fortemente bisogno –spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil- deve necessariamente produrre una classe dirigente che torni a fare politica sul territorio e che sappia cogliere tutte quelle opportunità che lo stesso è in grado di offrire e che ad oggi, non risultano ancora valorizzate”.

“Siamo convinti –continuano Pietrantoni, Pescetelli e Paolucci – che soltanto partendo da questi temi si possano realizzare progetti concreti in grado di liberare la provincia di Rieti dall’isolamento in cui è finita.

 

Isolamento che sino ad oggi ha lasciato emergere soltanto un impoverimento stratificato della popolazione residente. Per questo ripetiamo che è necessario passare dalle parole ai fatti”.   

 

SVUOTATO IL NEGOZIO OTTICA DI LERNIA, UN COLPO DA PROFESSIONISTI

0

Nessun segno nella serranda e nella porta, solo qualche graffio nello sportellino della chiave elettrica, sicuramente a fare il colpo persone esperte nello scasso che in piena notte, probabilmente tra le due e le tre di ieri, hanno svuotato il negozio Ottica Di Lernia in via del Duomo a Rieti.

Portati via oltre 1700 paia di occhiali per un importo che oscilla tra i 90 e i 100 mila euro.

Nessuno ha sentito e visto nulla, a pensare che il negozio è a pochi metri dalla Prefettura, per questo motivo  unica chance utile per individuare i malviventi potrebbero essere i filmati registrati del palazzo Prefettizio che ha varie telecamere esterne e proprio una di queste è rivolta verso via del Duomo.

Adesso tutto è al vaglio della Polizia scientifica che cerca di trovare qualche impronta, o qualche elemento utile alle indagini.  Il titolare del negozio Michele, preoccupato oltre che per il danno subito, anche per l’assicurazione, in quanto non essendoci segni di scasso potrebbe creare qualche problema per il risarcimento.

Gli abili ladri dopo il furto hanno cercato anche di richiudere accuratamente il negozio svaligiato.
 

 

ALESSANDRO DI VENANZIO: UNINDUSTRIA LOCALE GIOCA DA SEMPRE IL SUO RUOLO

0

Ringrazio sinceramente il segretario provinciale della CGIL,che non fa parte del gruppo di quelli che dicono sempre “no” ma anzi mi invita, e di questo ne sono grato a giocare assieme alla mia Associazione un ruolo importante per i nostri lavoratori e per il nostro territorio, anche se e’ il lavoro che svolgiamo quotidianamente.

Come dice la nostra presidente Marcecaglia i nostri lavoratori sono il nostro patrimonio, e noi ce li teniamo ben stretti…..vorrei pero’ anch’io senza polemizzare ma con rispetto e stima nei confronti dell’amico Pietrantoni chiarire alcune cose.

Premetto che questa   crisi ha lasciato segni indelebili nell’industria.

Ha accelerato lo spostamento del baricentro della produzione verso i paesi emergenti e rimesso il manifatturiero, come motore dello sviluppo, al centro dell’attenzione nei paesi avanzati, con particolare enfasi sulle nuove tecnologie, la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, l’innalzamento del valore fondato sulla conoscenza.

Il ripensamento e la riallocazione delle risorse sono resi urgenti dalla constatazione che in alcuni settori restano profonde e probabilmente incolmabili le perdite di attività scavate dalla recessione.  Duratura è la tendenza all’innalzamento del costo delle materie prime, che di recente è stato accentuato da fenomeni di temporanea scarsità e tensioni geopolitiche: occorrerà innovare processi e prodotti per recuperare margini, perchè il travaso sui prezzi finali è compresso dall’accesa concorrenza.  I differenziali di crescita spingono a indirizzarsi verso i nuovi mercati, soprattutto asiatici, con percorsi di piena internazionalizzazione.

Tornando a noi non credo che l’uscita di Rieti dalla Casmez sia stata allorra    dovuta a negligenze di Confindustria, ma a dati che noi tutti conosciamo e piu’ volte contestato che proprio voi come CGIL, credo vogliate riproporre  il giorno 14 invitando anche il nostro presidente regionale Regina.

Certi compiti  penso  spettino piu’ alla politica,che agli imprenditori come nella precedente giunta regionale siamo riusciti a perdere i famosi piani di inserimento…..e anche li’…le colpe sono di tutti…nessuno escluso……dove eravamo  ????? Non ho detto che non bastano le bandiere sulla Salaria per risolvere i problemi, ma ho detto e ne abbiamo parlato tante volte che non dobbiamo arrivare sulla Salaria con le bandiere……e questo proprio per rispetto dei lavoratori…… perche’ caro Tonino, quando siamo arrivati con le bandiere…sappiamo che e’ dura recuperare…..era solo e soltanto un ennesimo invito alla prevenzione…in quanto e’ molto meglio prevenire che curare…….

Ho poi detto che ben vengano aiuti ai lavoratori della Ritel o ad altri in difficolta’, ma ho anche invitato la nostra Regione ad aiutare tutto il nostro territorio, in quanto ritengo che  eventuali  aiuti o stati di crisi debbano essere assolutamente estesi   a tutti indistintamente… e se non utopistico aiuti maggiori a chi crea occupazione….magari…diventeremo un territorio veramente attraente…….

Per quanto riguarda  l’elasticita’ ….e’ quella richiesta dal mercato…..a differenza di anni fa quando si ricevevano ordini a programma anche semestrali….ma questo tutti i lavoratori lo sanno….piu’ di allora……si sopravvive se si riesce a rispettare date di consegna che certi paesi non possono rispettare…..non si producono piu’ le cose in serie….ci salviamo solo grazie alle piccole nicchie, dove siamo piu’ competitivi….proprio per i piccoli numeri….

La qualita’ e l’innovazione sono il nostro dna…non ci mancano, nel settore prettamente industriale  le nostre aziende dalla ex Telettra, alla ex Texas e alla ex vanossi ne sono testimoni e sono stati i maestri del know how acquisito da noi piccoli che siamo venuti dopo……

E se pensi che il costo del lavoro non incida…sappi che la nostra sopravvivenza e’ data proprio dal know e dalla professionalita’ delle nostre maestranze…. e’ data poi,anche dal nostro sacrificio,dal nostro voler credere in questo territorio, dal nostro non voler mollare…anche quando…rientriamo la sera a casa con 1000 problemi…e la mattina ci aspetta il direttore della banca…… si,siamo noi,quelli che hanno a volte responsabilita’ troppo grandi, eppure si va avanti…e allora il rispetto…prima di tutto da ambo le parti…

Che ben venga un confronto caro Tonino, ma leale, costruttivo, pacato, senza eccessi di estremisimi, cercando di capire dove possiamo migliorare…e’ un compito che spetta a tutti…..non solo a confindustria….e come gia’ detto non deve esser un tavolo di aria fritta….

Mi sembra che di qualche grande tavolata…non si sia risolto nulla. anche se al 2015 mancano ancora  anni….ma le speranze sono vane…. e poi…..spingiamo su un sistema di accordo diverso, nuovo……non di inizio 900, fatti partecipe e ti saro’ vicino, come imprenditore e come uomo   anche su un discorso serio di prevenzione presso il Ministero che conosci bene,e lavoriamo per far sviluppare la  cittadella dell’innovazione……anche li’ il vs peso sarebbe determinante.. e si tratterebbe di prevenzione….li’ potremmo sicuramente creare posti di lavoro e speranze per i nostri giovani, del resto ci abbiamo creduto tutti…..

Quindi pronto al confronto,con piacere ed inpegno…io credo nel nostro territorio……e magari scrivendo nero su bianco problematiche e priorita’ qualcosa riusciremo a fare.

LETTERA APERTA DELLA UIL TRASPORTI SULLA STAZIONE FERROVIARIA DI RIETI

0

Biglietteria stazione ferroviaria RietiSono trascorsi già troppi mesi dalla chiusura definitiva della Biglietteria della Stazione di Rieti e l’Utente smarrito è ancora in cerca di un ferroviere in divisa che le dà una giusta informazione.

Anche se con il tempo la tecnologia ha creato nuovi scenari lavorativi portando anche a dette chiusure che servono solo a rifinire al meglio i budget societari, la Gente ancora vuole la presenza di personale ferroviario, ora invece si trova sperduta e a volte sola dentro questo vecchio e malinconico edificio pieno di stanze in disuso.

La stazione di "Rieti", a servizio del capoluogo , è una delle più importanti della linea Terni – Sulmona; è punto di partenza e d’arrivo per numerosi pendolari dalla conca reatina, da Terni e dall’Aquila. Attualmente la stazione costituisce un nodo di scambio ferro-gomma poiché all’esterno è presente il capolinea dei bus Cotral che servono l’intera provincia e collegano il capoluogo sabino a Roma (strano ma vero, unico caso in cui è il treno a rivestire il ruolo di adduttore verso una linea bus quando dovrebbe essere il contrario) e diverse autolinee urbane.

Inoltre la posizione in pieno centro storico, lungo una delle arterie principali della città, ne favorisce l’utilizzo e di fatti l’utenza è abbastanza numerosa pur trattandosi di una linea secondaria. L’impianto svolge oggi solo servizio passeggeri mentre in passato era presente anche un vivace traffico merci, come testimoniano le dimensioni di tutto rispetto dell’ex scalo merci. Il fabbricato viaggiatori presenta delle dimensioni di tutto rispetto, e al suo interno è presente una biglietteria definitivamente chiusa dal luglio del 2009 ed un bar; la sala d’attesa è stata da poco restaurata e salta subito all’occhio la volta ad arco, in linea con lo stile architettonico dei più antichi edifici medievali del centro città. In questo momento il traffico passeggeri conta più di 40 treni in transito nei giorni feriali, dei quali circa metà raggiunge Terni e l’altra metà raggiunge Antrodoco e L’Aquila.

Dal dicembre 2006 è stato velocizzato il primo treno mattutino per Terni in modo tale da predisporre una comoda coincidenza presso la stazione di Terni per i numerosi pendolari diretti a Roma, lo stesso meccanismo avviene con l’ultima corsa serale da Terni verso Antrodoco, poco prima delle 20:00.

Nei giorni ferali, la stazione vede solo treni in transito, mentre nei giorni festivi è capolinea di una coppia di treni mattutini da e per Terni. Il ruolo di capolinea fu assunto a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero buona parte della linea, lasciando percorribile il solo tratto Rieti – Antrodoco, su cui rimase in esercizio una sola coppia di treni (sempre sotto i bombardamenti cadde un ferroviere presso la stazione reatina, alla cui memoria è stata apposta una targa sul muro del primo binario). Le condizioni di pulizia sono piuttosto accettabili, anche se non mancano segni di vandalismi (grafici soprattutto).

Da giugno 2008, il tratto Terni-L’Aquila viene esercitato dalla Ferrovia Centrale Umbra, per conto di Trenitalia. Da dicembre 2008 (21 anni dopo la soppressione della “Freccia del Gran Sasso” L’Aquila – Roma), Rieti può nuovamente beneficiare di un collegamento diretto con Roma (dal lunedì al venerdì), con partenza intorno alle 7.27 del mattino e arrivo alla stazione di Roma Tiburtina verso le 9.17, con fermate a Terni e Orte, anche se non è stato istituito un suo corrispondente serale. Altra novità riguarda i collegamenti diretti con Perugia Sant’Anna, sempre curati da FCU, con un tempo di percorrenza di poco superiore alle 2 ore.

Quindi, dopo letto dettagli importanti con tutto il potenziale carico di lavoro, anche se la città è forse fuori o meglio ha difficoltà a entrare in alcuni schemi economici nazionali/internazionali, la Stazione ha comunque una cultura storica non indifferente  inaugurata il 28 ottobre del 1883.

Ora abbandonare a se quest’enorme edificio che con l’ultima chiusura della Biglietteria ha causato solo enormi disagi agli Utenti, trascurare un eventuale processo di riqualificazione, lascia la città di Rieti e la Provincia sempre più isolati e distanti da tutti gli scenari di una eventuale ricostruzione e ripresa economica. La crisi internazionale che ha coinvolto anche la nostra Città e soprattutto la Provincia incrementando cosi la già drammatica situazione di disoccupazione che in parte già esisteva, (vedi l’attuale nucleo industriale), e che ora sta diventando inaccettabile e soprattutto irreversibile.

Qualche Imprenditore ha avuto la capita, la voglia, il coraggio e soldi per cambiare il proprio sistema lavorativo adattandosi ai nuovi “vizi” economici potenziando “certezza lavorativa” e “continuazione salariare” al Lavoratore senza alcuna “rottura lavorativa” . Ma purtroppo c’è sempre il punto debole dell’anello che non riesce.

Noi come Uil Trasporti di Rieti – Segr. Prov.le sosteniamo, che le forze sociali tutte, insieme a quelle politiche debbano lavorare affinché questo territorio non muoia del tutto, avendo come unico obiettivo “il futuro dei giovani” quindi: più lavoro, più sanità, più trasporti, più scuola, più crescita industriale, migliori condizioni di vita quindi ricrescita demografica e conseguente ricrescita della Città e della Provincia.  

PIETRANTONI E D'ANTONIO CGIL SULLE DICHIARAZIONI DI ALESSANDRO DI VENANZIO

0

Dopo l’intervista rilasciata alla stampa locale, qualche giorno fa, dal Presidente delle piccole industrie Alessandro Di Venanzio e l’ulteriore suo intervento di ieri sulla vicenda che vede contrapposti i lavoratori ed il Sindacato alla Seko, non possiamo non fare alcune considerazioni sulle cose che lui ha dichiarato in entrambe i casi.

Diciamo subito in premessa che lo spirito di queste nostre considerazioni non sono per polemizzare ma per aprire una discussione su ciò che serve veramente al nostro territorio. Se quindi è positivo che si parli, c’è da domandarsi però dove erano quando come organizzazioni sindacali rivendicavamo interventi specifici per il nostro territorio, come il riconoscimento dello stato di crisi. Purtroppo il tempo non è indifferente e non aver guardato alle conseguenze che si sarebbero create dopo l’uscita di Rieti dalla cassa del mezzogiorno, ha avuto effetti devastanti.

Non ricordo allora un’alzata di scudi da parte degli industriali reatini, anzi lasciarono il sindacato da solo a difendere il territorio. Certo adesso sentirsi dire che non bastano le manifestazioni con le bandiere sulla salaria per risolvere i problemi, ci sembra un pò ingeneroso per tutti quei lavoratori che manifestano quotidianamente per difendere il proprio posto di lavoro.

Vorremmo solo ricordare che grazie alle iniziative dei lavoratori reatini e grazie anche alle loro bandiere, si sono conquistate cose per il territorio, vedi l’87/3c conquistato nel 2006 con la vertenza Alcatel-Ritel. Anche il riconoscimento di crisi industriale complessa per l’area dell’innovazione del Reatino si sta ottenendo con le lotte dei lavoratori della Ritel.

Tra l’altro le cose dette da Di Venanzio su ciò che servirebbero per rendere competitivo il territorio, parlando anche del costo del lavoro, meritano attenzione e considerazione. Avrà però sicuramente letto gli ultimi dati dell’ocse che dicono che i salari dei lavoratori italiani sono al 22 posto su 24 paesi. Possibile che il confronto si fa con paesi come la Tunisia e la Cina e non si fa con paesi come la Germania e la Francia! La competizione delle nostre aziende la dobbiamo fare sulla capacità di innovazione e sulla qualità di ciò che producono e non sul costo del lavoro caro Di Venanzio, altrimenti troveremo sempre qualcuno in grado di produrre a prezzi più bassi dei nostri.

E poi dire che serve un contratto più elastico é veramente esagerato, non vorremmo banalizzare ma ai lavoratori reatini manca solo un elastico da dare agli imprenditori, quello delle mutande, sperando che alla fine si accontentino. In un territorio dove non si crea più un posto stabile nemmeno a pagarlo oro e dove quasi l’80% dei nuovi assunti sono precari, figuriamoci se servono contratti più elastici.

Cogliamo alla fine però l’aspetto positivo dell’intervento di Di Venanzio e cioè il fatto di aver gettato un sasso nello stagno e dobbiamo dire: finalmente. Se poi Unindustria Rieti vuole aprire veramente un confronto serio con la Cgil, la Fiom e credo tutte le altre OOSS, sulle priorità del territorio e gli strumenti necessari per far uscire questo nostro territorio dalla crisi, avrà sicuramente tutta la nostra disponibilità.

Rispetto poi alla vicenda Seko, vorremmo ricordare a Di Venanzio che è proprio Confindustria, di cui lui è un autorevole esponente sia locale che nazionale, che sostiene di favorire la contrattazione aziendale per far recuperare il potere d’acquisto ai salari.

Di questo posso garantirgli che ne hanno veramente bisogno anche i lavoratori della Seko. Se poi si vuol sostenere che l’importante è lavorare ed a qualsiasi condizione, possiamo dirgli tranquillamente che non siamo d’accordo.

Comunque prendendo per buone le sue ultime affermazioni sulla necessità di aprire un confronto, lo invitiamo a farsi da promotore e far giocare un ruolo anche alla Confindustria locale. Dunque rinnoviamo il contratto anche alla Seko, così che la discussione diventi reale e innovativa nei fatti.

LA PROVINCIA DI RIETI ADERISCE ALLA CAMPAGNA "PROVINCIA ETERNIT FREE"

0

La Giunta provinciale di Rieti, su proposta dell’assessore all’Energia Giancarlo Felici, ha deliberato l’adesione della Provincia di Rieti alla campagna “Provincia Eternit Free”, realizzata da AzzeroCO2, in collaborazione con Legambiente, con l’obiettivo di promuovere, presso le aziende presenti sul territorio, la sostituzione di tetti in eternit con impianti fotovoltaici, beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato con il decreto ministeriale del 19 febbraio 2007 e confermati dal “quarto conto energia” del 5 maggio 2011, e di favorire la riduzione delle emissioni di CO2 legate al territorio provinciale.

La sostituzione delle coperture in amianto dei capannoni ad uso agricolo e industriale con i pannelli fotovoltaici, infatti, oltre ad indubbi benefici all’ambiente e alla salute dei cittadini, porterà un incremento della produzione di energia rinnovabile sul territorio nonché una forte contrazione delle bollette per le aziende che potranno realizzare in proprio gli interventi.

L’accordo di programma “Rieti Provincia Eternit Free”, che verrà sottoscritto nei prossimi giorni con  Legambiente e AzzeroCO2,  consentirà infatti di censire e sostituire 200 coperture di edifici industriali e capannoni agricoli in eternit con altrettanti tetti fotovoltaici per una potenza obiettivo installata pari a 20 MW.

Nel territorio provinciale, come nel resto del Paese, sono ancora presenti coperture di edifici industriali e capannoni agricoli in eternit, particolarmente nocivo per la salute dell’uomo e per la qualità dell’aria a causa del rilascio di fibre di amianto nocive per l’apparato respiratorio.

La bonifica dei siti e lo smaltimento di amianto determina notevoli costi a carico delle pubbliche amministrazioni che sempre più spesso guardano con interesse ad incentivi per la messa in sicurezza dei siti contaminati.

L’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti, unita alla rimozione delle coperture in eternit dei capannoni nella provincia di Rieti, con un premio maggiorato su ricavi previsti dal Conto Energia, rappresenta una straordinaria occasione per il nostro territorio e per i cittadini per eliminare allo stesso tempo una pericolosa fonte di inquinamento ambientale, valorizzando gli immobili industriali o agricoli e determinando benefici notevoli per il raggiungimento degli obiettivi strategici della nostra amministrazione impegnata sul fronte della riduzione di gas serra in linea con gli obiettivi del protocollo di Kyoto.

Le aziende del territorio della Provincia, infatti, potranno alternativamente ricevere un supporto qualificato per investire risorse proprie nella realizzazione di un impianto fotovoltaico oppure beneficiare gratuitamente della bonifica del proprio capannone, cedendo il diritto di superficie della copertura ad AzzeroCO2.

L’adesione della Provincia di Rieti alla campagna Eternit free è una iniziativa tesa a rispondere a più di una esigenza presente sul nostro territorio: dalla ricerca di stili di vita più sostenibili alla tutela della salute dei cittadini, dalla promozione delle energie rinnovabili allo sviluppo delle imprese locali.

“Il problema amianto è una vera e propria piaga ambientale che tocca anche la nostra provincia in maniera importante per la presenza di un numero notevole di capannoni industriali, agricoli ed artigianali” dichiara il presidente della Provincia Fabio Melilli “per questo la Provincia aderisce alla campagna, per fare in modo che il più alto numero di aziende possibile venga a conoscenza di questa opportunità. Le imprese che hanno superfici rilevanti potranno smaltire gratuitamente il proprio tetto in amianto senza nessun investimento, mentre per superfici più piccole studieremo pacchetti di finanziamento ad hoc garantendo in entrambi i casi lo smaltimento a costo zero”.

“L’installazione di ampie superfici fotovoltaiche” continua Melilli “non farebbe che contribuire ulteriormente al perseguimento delle indicazioni europee, che impongono entro il 2020 un abbattimento del 20% delle emissioni di CO2, dei consumi energetici e un pari incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili”. 

 “L’iniziativa, che già ha avuto riscontri positivi in altre province – dichiara L’Assessore Felici – punterà al coinvolgimento delle associazioni di categoria in modo da lanciare su tutto il territorio provinciale una forte campagna di adesione informando sui vantaggi che deriveranno all’ambiente e alla salute di tutti i cittadini ma, anche ai proprietari delle strutture che si troveranno con un tetto nuovo, coibentato e produttore di energia a impatto ambientale zero”.

Le modalità di partecipazione alla campagna “Provincia di Rieti Eternit Free” saranno rese note nei prossimi giorni anche attraverso il sito
www.rietienergia.it.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RIETI CON I LAVORATORI RITEL A PALAZZO CHIGI

0

Il Consiglio comunale di Rieti sosterrà i lavoratori della Ritel, in occasione dell’incontro di venerdì a Palazzo Chigi, con un’ampia rappresentanza di consiglieri appartenenti ai vari schieramenti politici.

Il presidente del Consiglio comunale, Gianni Turina, ha invitato, infatti, i consiglieri ad aderire alla iniziativa organizzata dai sindacati.

Il Consiglio comunale, nella sua interezza, ha sempre manifestato particolare attenzione e sensibilità nei confronti delle problematiche occupazionali relative alla Ritel attraverso la convocazione di due specifiche sedute dedicate proprio alla vertenza a cui, oltre il sindaco Giuseppe Emili, hanno preso parte anche il presidente della Provincia, Fabio Melilli e il senatore Angelo Maria Cicolani.

“Diamo sostegno completo ai lavoratori – dichiara il presidente Gianni Turina – con l’augurio che la mobilitazione, forte del supporto che arriva dall’intero ‘sistema-Rieti’ e dell’azione dei sindacati e delle istituzioni, porti a una soluzione positiva”.