Gianni Petrucci (presidente Federbasket) indice Consiglio Straordinario della FIP

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Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, ha convocato per le ore 15 di oggi, 20 ottobre, un consiglio straordinario della FIP, a seguito della sassaiola sulla Rieti – Terni altezza svincolo per Contigliano, che ha portato alla morte dell’autista 65enne Raffaele Marianelli. Su invito di Petrucci alla riunione, convocata in modalità web-conference, parteciperanno il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, e il ct azzurro, Luca Banchi.

Federica Marianella figlia dell’autista deceduto: “Papà ti terrò sempre nel mio cuore”

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A dodici ore dalla tragedia che ha sconvolto Rieti e l’intera Nazione, con la morte del 65enne Raffaele Marianella sulla Rieti – Terni, durante la sassaiola che ultras hanno riservato al pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket dopo il match al PalaSojourner contro la RSR Sebastiani, su Instagram ha parlato la figlia del co-autista deceduto, Federica: “Ti terrò sempre nel mio cuore”. Poche parole struggenti, cariche di amore e sofferenza.

Assalto pullman tifosi, Rocca: “La Regione Lazio si costituirà parte civile”

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«Esprimo, a nome della Regione Lazio, il più profondo cordoglio alla famiglia dell’autista rimasto ucciso nell’aggressione al pullman dei tifosi del Pistoia Basket. A loro va la nostra piena vicinanza in questo momento di dolore. Quanto accaduto è un atto di una gravità assoluta. Gli autori di questa bestialità non rappresentano in alcun modo i valori dello sport, né quelli della comunità sportiva reatina. Sono soggetti pericolosi che negano alla radice lo spirito sportivo, fatto di rispetto, confronto e passione civile. È fondamentale che i responsabili vengano quanto prima identificati e chiamati a rispondere delle loro azioni. La Regione Lazio si costituirà parte civile nel procedimento, a difesa dei valori di civiltà e legalità calpestati da questo gesto inaccettabile». Lo scrive il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Assalto al bus tifosi, Elena Palazzo ass. Sport Ragione Lazio: “Tragedia che lascia senza parole”

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«La notizia della morte dell’autista del pullman, aggredito e ucciso a Rieti mentre era alla guida di un bus con i tifosi del Pistoia Basket, ci lascia sgomenti. È una tragedia assurda, che colpisce nel profondo tutti coloro che credono nei veri valori dello sport: rispetto, lealtà, condivisione. Di fronte a episodi come questo non possiamo restare indifferenti: serve una riflessione profonda, ma anche azioni concrete per promuovere una cultura sportiva fondata sul rispetto reciproco e sulla responsabilità collettiva. Alla famiglia della vittima e a tutti coloro che oggi piangono questa perdita, esprimo la mia più sincera vicinanza e quella dell’intera Regione Lazio». Lo dichiara l’assessore allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.

Sassaiola pullman tifosi di Pistoia, si indaga per omicidio volontario

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Non si hanno ancora persone fermate per la morte dell’autista Raffaele Marianella, 65 anni, deceduto per una pietra lanciata nella sassaiola sulla Rieti – Terni avvenuta domenica sera 19 ottobre altezza svincolo per Contigliano. Sassi diretti al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, di ritorno dal PalaSojourner dopo la partita vinta contro la RSR Sebastiani Rieti. La Procura, da quanto si apprende, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Dalla scorsa serata sono dieci gli ultras ascoltati nella Questura reatina quali testimoni del fatto.

Vescovo Piccinonna: “Pensavamo che la nostra comunità fosse più matura. All’autista deceduto e alla sua famiglia va il pensiero più umano”

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Di seguito la nota del Vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna, sulla tragedia avvenuta sulla Rieti – Terni domenica sera 19 ottobre: La notizia dell’assalto al pullman del Pistoia da parte di alcuni tifosi reatini e la morte dell’autista ci raggiunge come un colpo improvviso. Un uomo ha perso la vita mentre svolgeva il proprio lavoro, colpito da un gesto che nulla ha a che fare con lo sport, né con la vita civile. A lui e alla sua famiglia va il pensiero più umano, il più semplice e più difficile da esprimere: quello del cordoglio. Nel mentre, nel nostro cuore si fa spazio un altro sentimento. Da sempre vediamo nello sport una delle anime della nostra comunità. E la pensavamo matura, capace di contenere l’agonismo nel perimetro del gioco, di trovare nel confronto tra squadre l’occasione per riconoscersi, non per dividersi. Quando la violenza prende il posto del tifo, quando un incontro sportivo genera morte, si rompe qualcosa che riguarda tutti, non solo chi ha commesso il gesto, ma anche chi abita gli stessi luoghi, chi ne condivide il nome e la storia. C’è in questo episodio una vergogna silenziosa che non possiamo eludere. Né possiamo lasciare che il nome della nostra Valle Santa venga associato alla violenza. Non basta condannare; occorre riconoscere che il confine tra sana passione e cieca appartenenza è fragile, e che custodirlo è una responsabilità comune. Occorre riconoscere di essere abitati dalle peggiori pulsioni e saperle governare. Prima di affrontare le guerre tra popoli e nazioni, occorre disinnescare le tensioni che abitano le nostre comunità: i pregiudizi tra residenti e nuovi arrivati, la distanza tra generazioni, le disuguaglianze sociali, la fatica delle relazioni, la solitudine interiore, il conflitto con la tecnologia e con l’ambiente. Oggi scopriamo che perfino lo sport, quando smarrisce la propria funzione educativa, può diventare uno di questi luoghi di attrito. Ricordare oggi Raffaele significa anche interrogare noi stessi sul valore che diamo alle nostre relazioni pubbliche, al rispetto reciproco, al senso stesso dello stare insieme. La città che ama lo sport deve tornare a difenderlo come spazio di misura e di rispetto, non di sopraffazione. Ancora di più oggi sento il desiderio che questa Valle Santa diventi Officina di Pace sul serio. Anche per la nostra città è un giorno di lutto. Nel ricordo di Raffaele sia occasione condivisione del dolore e desiderio di speranza, come possibilità di “guardarsi” dentro e ridonare anima ai sentimenti di bene che attraversano la vita e la storia del popolo reatino.

Sassaiola contro tifosi Pistoia, sale a 10 il numero degli ultras ascoltati in Questura

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Sale a dieci il numero degli ultras che dalla scorsa serata nella Questura reatina sono ascoltati come testimoni dopo la sassaiola avvenuta sulla Rieti – Terni contro il pullman dei tifosi di Pistoia che tornavano a casa al termine dela partita vinta contro la Sebastiani al PalaSojuorner,  attacco che ha causato la morte di Raffaele Marianella, utista 65enne. Tutti e dieci i tifosi sono stati ascoltati come testimoni. Sono in corso le indagini, al momento non c’è nessun fermato.

Sassaiola Rieti – Terni, Premier Meloni: “Gesto vigliacco. Confido che i responsabili vengano affidati alla giustizia”

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“Una notizia terribile che lascia senza parole. L’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle. Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima e la mia vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia”.  Così nella nota la premier Giorgia Meloni

È Raffaele Marianella l’autista mortọ nella sassaiola della Rieti – Terni

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Si chiamava Raffaele Marianella l’autista 65enne deceduto dopo esser stato colpito da una pietra nella sassaiola della Rieti – Terni, mentre co-guidava il pullman dei tifosi di Pistoia che tornavano a casa dopo il match contro la Sebastiani Rieti.

Sassaiola Rieti – Terni, Fontana (presidente FIP Lazio): “Contesto estraneo allo Sport. Condoglianze alla famiglia della vittima”

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“In riferimento alle notizie che arrivano dal post partita di A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia, dove il bus dei tifosi in trasferta è stato assaltato sulla superstrada Rieti-Terni, all’altezza di Contigliano, con un fitto lancio di sassi causando la morte del secondo autista che affiancava l’uomo che stava guidando per tornare in Toscana, il Presidente del Comitato Regionale FIP Lazio Lorenzo Fontana e tutto il Consiglio Direttivo condannano con estrema fermezza ogni gesto violento che nulla a che fare con la pallacanestro, ribadendo come questi fatti siano completamente fuori dal contesto e dallo spirito del mondo dello sport. In attesa di capire la dinamica precisa della tragedia, le più sincere condoglianze vanno alla famiglia ed agli affetti più cari dell’autista, vittima di un deprecabile gesto folle che andrà punito nella maniera più severa nelle sedi opportune. Così nella nota la FIP Lazio