La NPC Rieti ti aspetta fino al 7 settembre nel suo stand di via Cintia

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Confermata anche in questa edizione la presenza della NPC Rieti alla Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino, in programma dal 29 agosto al 7 settembre 2025. Per dieci giorni nello stand della NPC, in via Cintia, potrai conoscere tutte le offerte per il Mini Basket stagione 2025 – 2026 e tutte le attività sportive del Settore Giovanile. Per tutti un canestro dove poter mettere alla prova le proprie capacità cestistiche. Allo stand, inoltre, ci sarà modo di incontrare e conoscere le nuove giocatrici della squadra femminile NPC Women di Serie B e i nuovi arrivati della squadra maschile che parteciperanno al prossimo Campionato DR1, con i rispettivi Staff Tecnici.

Gianni Turina: “Il peperoncino nella storia dell’arte”

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Anche quest’anno prosegue il tradizionale “Spazio Arte” a cura di Gianni Turina, promosso dal “Comitato Distrettuale Artisti della Solidarietà” del Lions International e dall’Accademia del Peperoncino sezione di Rieti 2.0, che in tutte le edizioni della Fiera ha visto la presenza di numerosi e qualificati artisti internazionali. Nelle prime edizioni sono state esposte opere ispirate al peperoncino realizzate da vari artisti contribuendo ad arricchire la storia dell’arte con opere ispirate ad un soggetto raramente presente nelle produzioni artistiche antiche. Successivamente è stata rivolta l’attenzione a mostre di raccolta fondi destinati al recupero di un’opera d’arte. In questi anni le opere destinatarie dei fondi raccolti sono state “La Madonna di Sommati di Amatrice” danneggiata dal terremoto, la tela di Vincenzo Manenti della chiesa di Greccio, Il tabernacolo del Vignola nella chiesa di Fara in Sabina e nell’ultima edizione il restauro di due fontanelle storiche della città di Rieti. Lo Spazio Arte di quest’anno prevede la mostra personale “CORPO IN CONFLITTO” di Mattia Mazza, dal 29 agosto al 2 settembre, la mostra collettiva di pittura “ROSSO RELATIVO” a cura di Maria Rita Rossi , dal 29 agosto al 7 settembre, con gli artisti Franco Bellardi, Ivana Bellucci, Luigia Brocchieri, Moreno Colasanti, Maria Letizia Del Monte, Rita Fagiani, Maria Riccarda Gunnella, Colomba Martellucci, Maia Palmieri, Antonella Pasquali, Paolo Pennacchini, Silvia Ridolfi, Maria Rita Rossi, Stefania Santoprete, Gianni Scacciafratte, la mostra “OMAGGIO AL PEPERONCINO”, dal 3 al 7 settembre, con gli artisti aquilani Ernesto Di Nardo, Mimmo Emanuele, Svetlana Nikitina, Patrizia Vespaziani e Antonio Zenadocchio. Il programma sarà arricchito da due interessanti convegni: IL PEPERONCINO NELLA STORIA DELL’ARTE a cura di Gianni Turina (sala mostre del Comune 30 agosto ore 21.00) in cui verrà raccontata tutta l’attività artistica svolta durante le varie edizioni della Fiera con la produzione di 250 opere, ispirate al peperoncino, da tanti artisti locali e internazionali e con le varie mostre di raccolta fondi promosse dall’Accademia del Peperoncino sezione di Rieti 2.0 e dal “Comitato Distrettuale Artisti della Solidarietà” del Lions International, fondato e coordinato da Gianni Turina. Nella precedente edizione della Fiera ospite d’onore il Maestro Mark Kostabi che ha donato una tiratura di un’opera grafica ispirata al peperoncino evidenziando oltre al suo indiscusso valore artistico il suo spirito di solidarietà. IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONISMO NEL MONDO CULTURALE a cura di Angelo Ziranu e Natalia Biarese (Sala mostre del Comune 6 settembre ore 21) con varie testimonianze e la performance musicale di Matteo Di Giuliani e Maristella Focaroli

Voleva far esplodere la palazzina nella quale abitava: arrestato. Dovrà scontare 10 anni

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I Carabinieri della Stazione di Fara in Sabina hanno tratto in arresto un cittadino italiano di 55 anni, già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L’uomo, giudicato responsabile del delitto di strage commesso a febbraio 2023 nel Comune di Morlupo (RM), era stato condannato per aver costruito un ordigno artigianale con il quale aveva intenzione di far esplodere la palazzina in cui abitava, con possibili gravissime conseguenze. Si trovava agli arresti domiciliari presso un’abitazione del territorio farense. A seguito dell’emissione dell’ordine di carcerazione da parte dell’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri si sono attivati per rintracciarlo, senza inizialmente trovarlo presso il domicilio. Le immediate e serrate ricerche hanno consentito di individuarlo poco dopo presso l’ospedale di Monterotondo, dove, con ogni probabilità, stava tentando di sottrarsi all’esecuzione del provvedimento. L’uomo è stato identificato e condotto presso gli uffici dell’Arma per le formalità di rito. Informata la competente Autorità Giudiziaria, il 55enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Rieti, dove dovrà scontare una pena di dieci anni di reclusione.

Sigfrido Ranucci a Leonessa. Presenterà il libro “La scelta”

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Sabato 30 agosto, alle ore 18, a Leonessa si terrà l’incontro con Sigfrido Ranucci per la presentazione del libro “La scelta” in cui vengono svelati gli eventi, i fatti e i retroscena delle sue inchieste, portate in tv con Report, l’amato e odiato programma di Rai Tre. L’incontro è gratuito ed è previsto al Chiostro di San Francesco; in caso di maltempo, si terrà presso l’Auditorium Santa Lucia

SEI TU IL REPORTER – “Incrocio via Tancia – via Sacchetti Sassetti c’è un buco pericoloso per i pedoni”

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Per la rubrica di Rietinvetrina, SEI TU IL REPORTER, ci scrive un lettore che segnala come in via Tancia, poco prima del semaforo incrocio via Sacchetti Sassetti, c’è un buco nell’asfalto pericoloso per i pedoni.

Open Day ASD Rieti City Soccer Club, Miccadei: “Vi aspettiamo in tanti”

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L’ASD Rieti City Soccer Club organizza il 30 agosto 2025 Open Day agosto presso la struttura sportiva de La Foresta, al Green Park. Le categorie sono: ● Under 17(2009) e Under 16(2010) alle ore 17 ● Under 15(2011) e Under 14 (2012) alle ore 18 “Vi aspettiamo in tanti, il nostro progetto Uniti per Crescere è appena iniziato e il nostro staff è pronto ad accogliervi” – dichiara il Club Manager, Simone Miccadei.

Addio al volontario Massimo Dominici. Il cordoglio della Croce Rossa Bassa Sabina

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“Oggi è un giorno triste. Con profondo dolore annunciamo la scomparsa di Massimo Dominici. Massimo ha dedicato gran parte della sua vita al volontariato nella nostra associazione, nel nostro comitato che ha guidato per diversi anni. Assieme al Cavalier Cataldi è stato uno dei fondatori del Comitato della Bassa Sabina nel 1996; è stato un visionario, uno dei primi a capire l’ esigenza del territorio e a dare una risposta concreta con la fondazione della nostra sede. Affiancato dall’instancabile Anna Tipà e dal giovanissimo Paolo Pezzotti ha guidato il Comitato per molti anni. La sua capacità di dialogare ha consentito alla nostra sede di crescere negli anni e di fare rete con le altre realtà della Comunità. Lo straordinario servizio reso alla nostra comunità rimarrà impresso nei nostri cuori, così come la sua passione e la sua dedizione. È stato un esempio di generosità e un punto di riferimento per tutti noi. Il suo impegno instancabile ha contribuito a rendere la nostra associazione migliore, più forte e più vicina alle esigenze della comunità. Siamo vicini al dolore della famiglia, quella famiglia che noi conosciamo e che ha perso una pietra miliare. Grazie Massimo per tutto quello che hai fatto. Il tuo ricordo continuerà a vivere nei nostri cuori e nel servizio che portiamo avanti ogni giorno. Abbraccia Anna per noi. Il vostro spirito vive in noi”. Così nella nota la Croca Rossa Comitato Bassa Sabina

Aree interne: Lettera aperta dei Vescovi al Governo e al Parlamento

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Nella difficile fase in cui siamo immersi è indubbio che nel Paese si stia allargando la forbice delle disuguaglianze e dei divari, mentre le differenze non riescono a diventare risorse, tanto da lasciare le società locali, e in particolare i piccoli centri periferici,  alle prese con nuove solitudini e dolorosi abbandoni. Sullo sfondo, assistiamo alla più grave eclissi partecipativa mai vissuta. S’impone, dunque, una diversa narrazione della realtà, capace nel contempo di manifestare una chiara volontà di collaborazione e di sostegno autentico ed equilibrato, al fine di favorire le resistenze virtuose in atto nelle cosiddette Aree Interne, dove purtroppo anche il senso di comunità è messo a rischio dalle continue emergenze, dalla scarsa consapevolezza e dalla rassegnazione.

La recente pubblicazione del Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne, che aggiorna la Strategia Nazionale per questi territori, delinea per l’ennesima volta il quadro di una situazione allarmante, soprattutto per il calo demografico e lo spopolamento, ritenuti nella sostanza una condanna definitiva, tale da far scrivere agli esperti che «la popolazione può crescere solo in alcune grandi città e in specifiche località particolarmente attrattive» (p. 45). Nel testo, vengono a un certo punto indicati alcuni obiettivi che, però, per la stragrande maggioranza delle aree interne, risultano irraggiungibili per mancanza di «combinazione tra attrattività verso le nuove generazioni e condizioni favorevoli alle scelte di genitorialità» (ivi). Sono molti gli indicatori che fanno prevedere all’ISTAT un destino delle aree interne che, sotto tanti aspetti, sarebbe definitivamente segnato, al punto che l’Obiettivo 4 della Strategia nazionale s’intitola: «Accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile». In definitiva, un invito a mettersi al servizio di un “suicidio assistito” di questi territori. Si parla, infatti, di struttura demografica ormai compromessa, «con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività. Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma non possono nemmeno essere abbandonate a sé stesse». In sintesi, il sostegno per una morte felice. In questo quadro complesso, e preoccupante, la comunità ecclesiale resta una delle poche realtà presenti ancora in modo capillare sul territorio nazionale. Già nel maggio 2019 i vescovi della Metropolia beneventana sottoscrissero un documento (Mezzanotte del Mezzogiorno? Lettera agli Amministratori) che metteva a fuoco il persistente e grave ritardo nello sviluppo delle cosiddette “aree interne”. Prese avvio allora un percorso che ha avuto i suoi sviluppi. Via via s’è andata difatti manifestando in maniera crescente anche l’esigenza di mettere a fuoco la questione da un punto di vista più strettamente pastorale: è per questo che, dal 2021 ogni anno, a Benevento, s’incontrano vescovi provenienti da tutte le regioni d’Italia al fine di avviare un confronto con l’obiettivo, se non di enucleare una pastorale per le aree interne, almeno di abbozzarne qualche linea. Va inoltre precisato che la stessa Caritas italiana, facendo seguito alle richieste delle Caritas diocesane, sta avviando un coordinamento nazionale per le aree interne, pure con l’intento di sostenere le realtà territoriali nell’elaborazione di progetti che promuovano la coesione sociale e favoriscano la “restanza”, ovvero la possibilità concreta per le persone, soprattutto i giovani, di scegliere di rimanere e costruire il proprio futuro nei luoghi in cui sono nati: un lavoro frutto di un processo dal basso, fondato sull’ascolto dei bisogni e sulla mappatura partecipata delle risorse locali. Anche diversi interventi promossi con i fondi dell’8xmille testimoniano questa attenzione concreta: attivazione di una rete d’infermieri e operatori sociosanitari di comunità, servizi di taxi sociale, valorizzazione delle risorse esistenti per favorire occupazione e imprenditorialità locale. Come vescovi e pastori di moltissime comunità fragili e abbandonate, quindi, non possiamo e non vogliamo rassegnarci alla prospettiva adombrata dal Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne; risuonano anzi ancor più forti, dentro di noi, le parole del profeta: «Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele» (Ez 3,17). Non possiamo del resto non considerare come, nel corso degli anni, documenti e decreti governativi e regionali siano finiti in un ingorgo di dispositivi legislativi per lo più inapplicati, non di rado utili soltanto a consolidare la distribuzione di finanziamenti secondo logiche politico-elettorali, mettendo spesso le piccole realtà in contrasto tra loro e finendo per considerare come progetti strutturali piccoli interventi stagionali. Chiediamo perciò che venga esplorata con realismo e senso del bene comune ogni ipotesi d’invertire l’attuale narrazione delle aree interne. Sollecitiamo le forze politiche e i soggetti coinvolti a incoraggiare e sostenere, responsabilmente e con maggiore ottimismo politico e sociale, le buone prassi e le risorse sul campo, valorizzando un sistema di competenze convergenti, utilizzate non più per marcare differenze, ma per accorciare le distanze tra le diverse realtà nel Paese. Chiediamo altresì di avviare un percorso plurale e condiviso in cui gli attori contribuiscano a costruire partecipazione e confronto così da generare un ripopolamento delle idee ancor prima di quello demografico. Riteniamo, inoltre, che si debba ribaltare la definizione delle aree interne, passando da un’esclusiva visione quantitativa dello spazio e del tempo, in cui è ancora il concetto di lontananza centro-periferia a creare subalternità, a una narrazione che lasci emergere una visione qualitativa delle storie, della cultura e della vita di certi luoghi: si favoriscano esperienze di rigenerazione coerenti con le originalità locali e in grado di rilanciare l’identità rispetto alla frammentazione sociale; s’incoraggi il controesodo con incentivi economici e riduzione delle imposte, soluzioni di smart working e co working, innovazione agricola, turismo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, piani specifici di trasporto, recupero dei borghi abbandonati, co-housing, estensione della banda larga, servizi sanitari di comunità, telemedicina. In questi luoghi in cui la vita rischia di finire, essa può invece assumere una qualità superiore: guardarli con lo stesso spirito con cui ci si pone al capezzale di un morente sarebbe, oltre che segno di grave miopia politica, un torto fatto alla Nazione intera, poiché un territorio non presidiato dall’uomo è sottoposto a una pressione maggiore delle forze della natura, con il rischio, per nulla ipotetico, di favorire nuovi e sempre più vasti disastri ambientali, senza contare il rischio della perdita di parte di quell’immenso patrimonio artistico-architettonico che fa dell’Italia intera un museo a cielo aperto. Ci auguriamo che queste nostre riflessioni, frutto di esperienze maturate sul campo, che offriamo in spirito di serena collaborazione, siano fatte oggetto di attenta riflessione da parte del Governo e del Parlamento. Per questo, saremmo lieti di poter esporre le nostre riflessioni in un dialogo sereno e costruttivo, qualora ciò si ritenesse opportuno. Con vivissima cordialità. Chiesa di Rieti
  • Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento
  • Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente CEI
  • Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, Segretario Generale CEI
  • Card. Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma
  • Card. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli
  • Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino, Arcivescovo-Vescovo di Susa
  • Card. Francesco Montenegro, Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, Arcivescovo emerito di Agrigento
  • Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena Nonantola, Vescovo di Carpi, Vicepresidente CEI
  • Mons. Gianpiero Palmieri, Vescovo di Ascoli Piceno, Vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Vicepresidente CEI
  • Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio, Vicepresidente CEI
  • Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Presidente COMECE
  • Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù
  • Mons. Marco Prastaro, Vescovo di Asti
  • Mons. Adriano Cevolotto, Vescovo di Piacenza-Bobbio
  • Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona
  • Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo
  • Mons. Mario Vaccari, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli
  • Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace
  • Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, Vescovo di Alife-Caiazzo, Vescovo di Sessa Aurunca
  • Mons. Sabino Iannuzzi, Vescovo di Castellaneta
  • Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta, Vescovo di Capua
  • Mons. Gaetano Castello, Vescovo ausiliare di Napoli
  • Mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona
  • Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Avellino
  • Mons. Carlo Villano, Vescovo di Pozzuoli, Vescovo di Ischia
  • Mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento
  • Mons. Giuseppe Vegezzi, Vescovo ausiliare di Milano
  • Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno
  • Mons. Francesco Soddu, Vescovo di Terni-Narni-Amelia
  • Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia
  • Mons. Benoni Ambarus, Arcivescovo di Matera-Irsina, Vescovo di Tricarico
  • Mons. Ciro Fanelli, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa
  • Mons. Vincenzo Carmine Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro
  • Mons. Stefano Rega, Vescovo di San Marco Argentano-Scalea
  • Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa
  • Mons. Antonello Mura, Vescovo di Nuoro, Vescovo di Lanusei
  • Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia
  • Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
  • Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo
  • Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano, Vescovo di Ales-Terralba
  • Mons. Corrado Melis, Vescovo di Ozieri
  • Mons. Franco Alfano, Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia
  • Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale
  • Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento
  • Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone
  • Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta
  • Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania
  • Mons. Gualtiero Isacchi, Arcivescovo di Monreale
  • Mons. Giuseppe Schillaci, Vescovo di Nicosia
  • Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto
  • Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo
  • Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti
  • Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina
  • Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa
  • Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa
  • Mons. Pierino Fragnelli, Vescovo di Trapani
  • Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina
  • Mons. Luca Raimondi, Vescovo ausiliare di Milano
  • Mons. Giuseppe Mazzafaro, Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti
  • Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Viterbo
  • Mons. Ambrogio Spreafico, Amministratore Apostolico di Frosinone-Veroli-Ferentino, Amministratore Apostolico di Anagni-Alatri
  • Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio, Vescovo di Città di Castello
  • Mons. Vito Piccinonna, Vescovo di Rieti
  • Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi
  • Mons. Daniele Gianotti, Vescovo di Crema
  • Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli, Vescovo di Palestrina
  • Mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano-Monopoli
  • Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia
  • Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana
  • Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta
  • Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza
  • Mons. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto
  • Mons. Mauro Maria Morfino, Vescovo di Alghero-Bosa
  • Mons. Mario Farci, Vescovo di Iglesias
  • Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro
  • Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra
  • Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca
  • Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia
  • Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, Vescovo di Porto-Santa Rufina
  • Mons. Franco M. G. Agnesi, Vicario Generale di Milano
  • Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
  • Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
  • Mons. Livio Corazza, Vescovo di Forlì-Bertinoro
  • Mons. Giovanni Mosciatti, Vescovo di Imola
  • Mons. Calogero Marino, Vescovo di Savona-Noli
  • Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
  • Mons. Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli
  • Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Cesena-Sarsina
  • Mons. Marco Brunetti, Vescovo di Alba
  • Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo
  • Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova
  • Mons. Daniele Salera, Vescovo di Ivrea
  • Mons. Claudio Giuliodori, Ass. Eccl. Generale dell’Azione Cattolica Italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Mons. Roberto Fornaciari, Vescovo di Tempio-Ampurias
  • Mons. Giacomo Morandi, Arcivescovo-Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla
  • Mons. Domenico Beneventi, Vescovo di San Marino-Montefeltro
  • Mons. Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre
  • Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Vescovo di Foligno
  • Mons. Giuseppe Mengoli, Vescovo di San Severo
  • Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara
  • Mons. Francesco Marino, Vescovo di Nola
  • Mons. Santo Marcianò, Vescovo eletto di Frosinone-Veroli-Ferentino, Vescovo eletto di Anagni-Alatri
  • Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de’Tirreni
  • Mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli
  • Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno
  • Mons. Bernardino Giordano, Vescovo di Grosseto, Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello
  • Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova
  • Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo di Vallo della Lucania
  • Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo
  • Mons. Ivo Muser, Vescovo di Bolzano-Bressanone
  • Mons. Pierantonio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo
  • Mons. Giuliano Brugnotto, Vescovo di Vicenza
  • Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia
  • Mons. Giampaolo Dianin, Vescovo di Chioggia
  • Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso
  • Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, Vescovo di Pescia
  • Mons. Saverio Cannistrà, Arcivescovo di Pisa
  • Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze
  • Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia
  • Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace
  • Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma
  • Mons. Sergio Melillo, Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia
  • Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo di Jesi
  • Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei
  • Sottoscrive il documento l’intera Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana:
  • Mons. Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia-Venafro (Presidente), Vescovo di Trivento
  • Mons. Emidio Cipollone, Vescovo di Lanciano-Ortona (Vicepresidente)
  • Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto
  • Mons. Tommaso Valentinetti, Arcivescovo di Pescara-Penne
  • Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo-Atri
  • Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva
  • Mons. Giovanni Massaro, Vescovo di Avezzano
  • Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Bojano
  • Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Termoli-Larino
  • Mons. Antonio D’Angelo, Arcivescovo di L’Aquila
  • Mons. Francesco Sirufo, Arcivescovo di Acerenza
  • Dom Luca Antonio Fallica, Abate di Montecassino
  • Dom Diego Gualtiero Rosa, Abate Territoriale di Monte Oliveto
  • Don Michele Petruzzelli, Abate di Cava de’ Tirreni
  • Don Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine

A Poggio Mirteto il 2 settembre orienteering storico – culturale

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Il 2 settembre, dalle ore 16 alle 20, Poggio Mirteto ospiterà “Attraverso Poggio Mirteto”, un evento di orienteering storico – culturale per riscoprire la storia di Poggio Mirteto in un percorso di luce e di storia, aperto a tutte le età, organizzato dall’Associazione culturale Amici del Museo Poggio Mirteto, dagli Allievi del Corso per Operatore Congressuale e Fieristico promosso dal Centro Meta Culturale di Forano, dalla event manager Maria Rosa Borsetti e dal Circolo culturale Elio Augusto di Carlo nelle persone di Loredana Biagini e Luciano Fabrizi. Un’occasione unica per scoprire il borgo e il territorio circostante in modo attivo e divertente, muovendosi tra tappe, indizi e sorprese, partendo dalla visita al museo dove saranno proprio gli oggetti custoditi a guidare nel percorso. L’iniziativa punta alla promozione del territorio, valorizzando le bellezze naturali e storiche del paese, per far si che borghi un po’ più abbandonati riescano ad avere il loro meritato spazio. Non si tratta di una semplice gara, ma di un vero e proprio viaggio alla scoperta del borgo, attraverso una mappa, una bussola (o uno smartphone!) e tanta voglia di esplorare. I partecipanti saranno chiamati a muoversi in autonomia, in piccoli gruppi, per ritrovare tappe, “risolvere indizi” e completare il percorso nel minor tempo possibile.  Un gioco a cielo aperto per riscoprire il territorio “Attraverso Poggio Mirteto” è molto più di un’attività sportiva: è un’iniziativa pensata per valorizzare il tessuto urbano, il patrimonio storico e paesaggistico del paese. Ogni tappa racconta un pezzo di storia, una curiosità, una bellezza nascosta che merita di essere conosciuta. L’orienteering, nato nei paesi scandinavi come sport outdoor educativo e sostenibile, si conferma così uno strumento coinvolgente per promuovere il territorio in chiave ludica e partecipata. Un appuntamento per tutti. L’evento è accessibile a tutti, anche a chi non ha mai praticato orienteering. L’importante è avere spirito d’avventura e voglia di mettersi in gioco. Le iscrizioni sono aperte fino al giorno dell’evento e il punto di ritrovo è previsto presso il Museo di Arti e Mestieri, via G. Matteotti, 34 cuore pulsante del paese.  A fine percorso, è previsto un momento conviviale per condividere l’esperienza e premiare i partecipanti più veloci (e creativi!). Interverrà il Sig. Andrea Leopaldi Presidente Amici del Museo Poggio Mirteto ed i partecipanti del Corso “Esperto per Operatore congressuale e fieristico”. Al termine del percorso le persone vincitrici potranno ottenere un “buono” per la degustazione di prodotti tipici del territorio, forniti da un noto ristorante locale. La prenotazione è gratuita, ma obbligatoria per motivi organizzativi; mentre è richiesto un contributo a donazione libera, da versare agli “Amici del Museo” in loco il giorno dell’evento.  Per partecipare compilare il modulo su https//docs.google.com Per ulteriori informazioni. Email: attraversopm@gmail.com / Instagram: @attraversopoggmirteto Cosa è Orienteering E’ una disciplina sportiva nata nelle Nazioni scandinave all’inizio del XX secolo. Ha come obiettivo quello di completare nel minor tempo possibile un percorso ben definito utilizzando solo la bussola e la cartina. E’ uno sport che coinvolge corpo in mente, permettendo di esplorare la natura e sviluppare capacità di orientamento, lettura della mappa e strategia oltre a promuovere il benessere fisico e mentale. Lo scopo principale è quello di completare un percorso nel quale sono presenti un determinato numero di punti di controllo, chiamati lanterne, alle quali ogni atleta testimonia il suo passaggio, grazie a tecniche di punzonatura elettronica. Premia chi vince, quindi ad esplorare con sicurezza un territorio sconosciuto. In ogni stazione ci sarà un oggetto “lanterna”, che farà capire che ci si trova nel punto giusto ed ogni punto sarà posto in un luogo da vedere (semplicemente un colpo d’occhio su una “perla” nostrana e, poi, di nuovo via lungo l’itinerario). Un foglietto “testimone”, dimostrerà il percorso fatto.

SUV investe mamma e figlio a Coltodino, Cuneo: “Comunità turbata dall’episodio”

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“Siamo profondamente colpiti da quanto accaduto nella frazione di Coltodino ieri mattina.
Alla famiglia coinvolta nell’incidente esprimo la mia più sincera vicinanza, e auguro loro che con le dovute cure mediche possano presto tornare a casa. L’episodio ha generato grande turbamento all’interno della comunità per quanto accaduto e per le famiglie coinvolte. L’augurio è che al più presto si possa ristabilire serenità”. Così nella nota il sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo