I Borghi Rurali della Laga come presidi culturali rappresentativi della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale Unesco

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Oltre all’Italia delle città d’arte, dei monumenti, dei tesori archeologici e naturali, la maggior parte dei quali già riconosciuti in sede Unesco, c’è anche una lunga lista di tradizioni, riti e pratiche sociali, tutelate e valorizzate dalle comunità del nostro paese, che fanno parte della lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Dopo l’atteso verdetto arrivato proprio in queste ore dall’apposito organismo ONU riunito a Nuova Delhi, anche il rito collettivo più antico e conosciuto al mondo, praticato in ogni nostra regione ovvero, la Cucina Italiana, viene riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Per la prima volta è una Cucina nazionale nel suo complesso ad essere tutelata, a differenza di singole pratiche come quella della Dieta mediterranea o dei Pizzaioli napoletani. È l’occasione attesa da tempo per raccontarla con un linguaggio universale culturale, attraverso le molteplici forme espressive interpretate ogni giorno, ma è al tempo stesso anche una grande opportunità per premiare il diverso modo di vivere di particolari zone rurali, capaci ancora di ereditare una ricchezza di conoscenze, di ritualità e di relazioni umane, legando generazioni e Comunità. Il territorio dei Monti della Laga, appartenente a tre regioni, nel cuore dell’Appennino e dell’Italia, è abitato da popolazioni resilienti che hanno deciso di scommettere nel futuro, malgrado il devastante sisma del 2016. Sono quei luoghi dove il rimescolamento storico di confini, genti e culture, ha forgiato nei secoli uomini e donne interpreti della civiltà transumante (anch’essa bene Unesco dal 2019), con i loro spazi antropologici di incontro e condivisione prodotti dalle varie direttrici di emigrazione stagionali, le quali hanno favorito la nascita e lo sviluppo di prestigiose tradizioni gastronomiche. Già nel luglio 2024 ad Accumoli, nell’ambito del “Festival culturale dei borghi rurali della Laga”, è stato promosso un propositivo “Manifesto a sostegno della candidatura della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale UNESCO”, sottoscritto dalle Amministrazioni Comunali di Accumoli e Cortino, dalle Sezioni Slow Food di Lazio, Marche e Abruzzo, e da numerose Associazioni locali, per sottolineare il valore di influenze e culture diverse che hanno favorito una moltiplicazione di cucine locali. Sono queste caratteristiche a decretare, coerentemente con il dossier di candidatura, i territori della Laga un modello rappresentativo della Cucina Italiana, costituito da un “insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui molteplici saperi locali”.  “Una forte identità culturale, costruita non sull’uniformità ma sul mettere insieme e fare interagire situazioni ed esperienze diverse”, queste parole pronunciate dal professor Montanari, redattore del Dossier, riferite alla Cucina italiana, sono la conferma del grande valore e significato del “mosaico di diversità “della Laga. Pertanto, coerentemente con il Dossier di candidatura le organizzazioni firmatarie, accogliendo con grande soddisfazione la proclamazione finale del prestigioso riconoscimento arrivata in sede UNESCO, si ritrovano nella giornata di sabato 13 dicembre ad Amatrice, alle ore 10 presso l’Area del Gusto, per aprire il Manifesto ad ulteriori adesioni istituzionali ed alle realtà attive sul territorio, proponendo contestualmente i borghi rurali dei Monti della Laga come presidi culturali  della Cucina Italiana Patrimonio Immateriale UNESCO, e alle comunità, depositarie viventi di questi Beni, di assumersi il compito di custodire e valorizzare questo patrimonio e trasmetterlo alle nuove generazioni.

Al reatino Alessandro Cruciani menzione di merito al Concorso Letterario Aletti Editore

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La poesia del reatino Alessandro Cruciani, nel Concorso Letterario Nazionale organizzato da Aletti Editore, è stato selezionato dalla giuria, che includeva anche Alessandro Quasimodo, il figlio del premio Nobel, Salvatore. “Purtroppo Alessandro Quasimodo ci ha lasciati lo scorso maggio – commenta Cruciani – ma prima di allora aveva espresso il suo apprezzamento per la mia poesia, che ha ricevuto una menzione di merito ed è stata inserita in una raccolta di poesie d’amore. In particolare, la mia poesia ha ricevuto una menzione di merito, un riconoscimento che, pur non essendo un premio in senso stretto, rappresenta un attestato di apprezzamento per il mio lavoro, di stima e che mi onora” – conclude Alessandro Cruciani.

Sabato 13 dicembre ad Antrodoco teatrale “Da fuori tutto bene”

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Sabato 13 dicembre alle ore 21, al Teatro Sant’Agostino di Antrodoco, andrà in scena lo spettacolo finalista al festival INVENTARIA 2025 “Da fuori tutto bene” di Giulia Vanni e Daniele Fabbri. L’evento è inserito all’interno del progetto “ONDADURTO TEATRO | Residenza Antrodoco”, Direzione artistica a cura di Margó Paciotti e Lorenzo Pasquali. La performance racconta una storia vera e personale: il rapporto con l’ospite cancro-al-seno tra dramma e varietà, racconto comico e teatro canzone. Una risata tanto liberatoria che accoglie la paura e la rende più leggera. “Mio padre mi ha insegnato il movimento delle gambe dei giocatori di pallanuoto: metti i piedi a martello e disegni dei cerchi con le ginocchia spingendo verso l’esterno. È grazie a questo movimento che i giocatori possono sollevarsi sull’acqua. Se fossi in una piscina, lo userei e avrei le mani libere. Ma col cancro non si naviga in acque chiare. All’inizio pensi che stia andando bene, che è solo una pozzanghera, un piccolo incidente di percorso: un piede davanti all’altro, il tuo inguaribile ottimismo e ne sarai fuori. Però non trovi nulla di solido sotto la melma, niente per darti la spinta e riemergere. Cerchi di trascinarti, ma il tuo corpo non segue, sta cominciando a lasciarsi andare. Eh no, caro corpo! Non ci possiamo mica arrendere così! Da fuori tutto bene. Anche perché a parte il cancro, io sto benissimo. Forse.” Lo spettacolo attraversa tutte le fasi del percorso di cura, dalla diagnosi agli interventi, dai protocolli ai cambiamenti inevitabili della quotidianità, mettendo in luce anche gli aspetti più paradossali e gli ostacoli burocratici. Una narrazione che punta a “rompere il silenzio”, anche grazie a un linguaggio fresco e dissacrante, capace di trasformare un’esperienza dura in un atto di condivisione e consapevolezza. Gli organizzatori ti aspettano al Teatro Sant’Agostino di Antrodoco in piazza Martiri della Liberazione snc. INGRESSO GRATUITO

Il preparatore atletico Simone Passacantando lascia la NPC Rieti

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La NPC Rieti rende nota l’interruzione del rapporto di collaborazione con il preparatore atletico Simone Passacantando. A Simone un ringraziamento per i tanti anni trascorsi insieme caratterizzati da crescita reciproca ed un in bocca al lupo per il prosieguo della sua attività professionale. Così nella nota la NPC Rieti

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – Daniele: “Cantiere in viale Matteucci fermo, corsia ristretta e ingorghi di 20 minuti ogni mattina. Rieti è unica”

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Daniele scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER: “Cantiere su Ponte Giovanni XXIII fermo e corsia bloccata, ogni mattina venti minuti per uscire da viale Matteucci ed immettersi in via Sacchetti Sassetti o via don Giovanni Olivieri. Rieti è davvero unica!” – conclude Daniele.

Rieti, la politica si è trasferita sui Social

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Siamo nel secolo in cui la politica si è trasferita sui social. Vive lì sopra, ramificata tipo edera che cresce viva e affamata di popolarità e di consensi fra like e visualizzazioni. Fra video carismatici con musiche da film hollywoodiani e grafiche psichedeliche. E forse ciò che è accaduto in queste settimane a Rieti, rende il tutto un chiarissimo esempio di come il benessere cittadino venga messo ai margini dei riflettori. Mentre i politici, coloro che dovrebbero rappresentare ideali, conferire ispirazione, modelli in cui potersi rispecchiare, vestono i panni di pugili goffi che fanno risse sui social. Dove il più intonso, diffama pubblicamente un avversario. Secoli fa, la politica nasceva come qualcosa di sacro. C’era Aristotele che diceva fosse un organo candido il cui scopo era far emergere la comunità e la stabilità cittadina, non le questioni di potere e di controllo, che anzi, dovevano essere marginali. Invece la figura che teoricamente dovrebbe essere rappresentante di una volontà comunale, come il Sindaco di una città, banchetta invettive spaventose, del livello di uno scoppio di palloncino, verso i suoi avversari politici. Demolisce in pochissimo tempo la parola rispetto, parlando dei suoi sfidanti come di morti di fame, vecchi ingranaggi e come nostalgici della vecchia repubblica. E ha forse ragione quando parla di bruciori intestinali riferendosi alla “gelosia” che spesso l’italiano medio prova verso i più giovani che “ce la fanno”. Ma perde immediatamente tanti punti quando rispetto a quei politici della “prima repubblica”, si distingue quando dà fuoco alla democrazia e alla libera espressione, cancellando commenti sotto ai suoi post, quando fa comodo, e scrivendo papiri che odorano d’intelligenza artificiale. È un gran peccato che persone capaci, in fondo, di esercitare cariche, che sì, anche in una città come Rieti, hanno un importante ruolo sociale e reputazionale, si gettino in lotte fangose. Degne al massimo di un cittadino arrabbiato, non di un sindaco. Risulta molto comodo gongolare sulla torre di cristallo, senza farsi neanche un briciolo d’autocritica o muoversi con rispetto e apertura verso gli altri compagni di politica. Che siano avversari o che siano compagni di partito. È molto comodo cliccare sul pulsante “invio” di un social dove si possono mettere frasi fatte come “meglio essere vento, mai bandiere”, piuttosto che interrogarsi sulle lotte cittadine e sul confronto. Indossando i panni istituzionali di un vero sindaco, eletto per adempiere ad un certo ruolo, con un certo spessore, senza scimmiottare lotte digitali. Sabrina Martuscelli

Cimitero di San Giovanni Reatino, approvata realizzazione locali per i servizi cimiteriali propedeutici ai lavori di ampliamento dei loculi

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La Giunta del Comune di Rieti, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Claudia Chiarinelli, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica relativo ai lavori di adeguamento funzionale dei servizi cimiteriali propedeutici all’intervento di ampliamento del Cimitero della frazione di San Giovanni Reatino, per l’importo complessivo di 150.000€. “La struttura cimiteriale, infatti, ad oggi è sprovvista delle costruzioni accessorie dedicate ai servizi igienici destinati al pubblico, al deposito di osservazione e del locale del custode per la conservazione del registro delle tumulazioni – spiega l’assessore Claudia Chiarinelli – pertanto, al fine di ottemperare anche alle disposizioni legge e prima di procedere alla realizzazione dei nuovi loculi previsti dall’ampliamento, verrà posto in essere l’intervento appena approvato in Giunta”.        

Stop truffe, incontro nella parrocchia di Piani Poggio Fidoni

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Mercoledì 10 dicembre nella Parrocchia di Piani Poggio Fidoni, dalle ore 18:30, si terrà un incontro a cura dell’Assessorato alle Frazioni del Comune di Rieti, Arma Carabinieri e Associazione BullDog, per dare informazioni utili su come non incappare in una delle molteplici truffe perpetrate da ignoti ai danni di anziani o persone fragili. La cittadinanza è invitata a partecipare.  

A Rieti la “Giornata del ringraziamento” CEI – Coldiretti Rieti

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Coldiretti Rieti ha organizzato per domenica 14 dicembre nella Basilica Maggiore di Santa Maria la “Giornata del ringraziamento”, appuntamento CEI che con Coldiretti, in tutta Italia, vede la terra e l’agricoltura assumere un ruolo ancora più importante. Alle ore 9:30 in piazza Cesare Battisti raduno macchine agricole, alle 11:30 Santa Messa celebrata dal vescovo di Rieti, Monsignor Vito Piccinonna, alle 12:30 benedizione dei mezzi agricoli.  

A Quattro Strade sorgeranno campi polisportivi, parchi gioco e area dedicata agli sport

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Il Comune di Rieti è tra gli enti selezionati da Sport e Salute per l’edizione 2025 del progetto nazionale “Sport Illumina”, destinato ai Comuni tra i 45.000 e i 100.000 abitanti. Grazie a un finanziamento di 200 mila euro, la città potrà realizzare un nuovo playground multifunzionale, un’area attrezzata dedicata allo sport, all’inclusione e alla socialità. Durante la fase di candidatura, l’Amministrazione comunale aveva proposto tre possibili localizzazioni: Vazia, Campoloniano e Quattro Strade. A seguito di sopralluoghi tecnici e approfondite valutazioni da parte dei referenti di Sport e Salute, l’area risultata più idonea per caratteristiche urbanistiche, disponibilità di spazi e potenziale impatto sociale è stata quella di Quattro Strade, quartiere in forte espansione demografica, con oltre 5.000 residenti e un numero crescente di famiglie e bambini. La zona prescelta è mia Martiri delle Fosse Reatine (Sez. RI – Foglio 53 – Part. 164), che ha prevalso sulle alternative di Vazia e Campoloniano. Qui sorgerà un playground moderno e completamente illuminato, progettato per ospitare parchi gioco, campi da gioco polifunzionali e un’area dedicata alle attività sportive e ricreative, in un contesto facilmente raggiungibile e già punto di riferimento per la vita del quartiere. Grande soddisfazione è stata espressa dal Comitato di Quartiere di Quattro Dtrade, che vede in questo intervento un importante passo avanti nella riqualificazione dell’area. Il presidente Giuliano Spadoni commenta: “È  una notizia straordinaria per tutto il quartiere. I giardini pubblici di via Martiri delle Fosse Reatine potranno finalmente accogliere spazi dedicati allo sport e al gioco, offrendo ai bambini e alle famiglie un luogo sicuro, moderno e funzionale. Ringraziamo il Sindaco Daniele Sinibaldi per aver creduto in questa opportunità e l’assessore Fabio Nobili, che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in ogni fase del percorso. Questo progetto rappresenta una grande conquista per Quattro Strade”.