ZLS, Legacoop Lazio: “Finalmente le condizioni per rendere competitive le imprese”

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“Una notizia tanto attesa quanto apprezzata: l’approvazione della Zona Logistica Semplificata nel Lazio rappresenta una svolta fondamentale per il settore logistico e l’economia della regione. Avrà un impatto positivo sul rafforzamento delle infrastrutture logistiche e promuoverà la competitività, creando auspicabilmente nuove opportunità di sviluppo per le imprese del territorio”. Così Legacoop Lazio, associazione datoriale di riferimento delle cooperative nella regione, commenta il decreto del sottosegretario Mantovano che ha sancito l’istituzione formale della ZLS nel Lazio. “Gli importanti interventi di semplificazione burocratica e gli incentivi fiscali contribuiranno a dare ossigeno all’imprenditoria, in particolare in quei territori come Civitavecchia che stanno affrontando criticità e processi di transizione sfidanti. Siamo certi che la ZLS saprà trasformare il Lazio in un hub strategico per il commercio e l’industria e migliorare l’accesso alle reti internazionali, agevolando la movimentazione delle merci e favorendo le attività portuali”. Per Legacoop Lazio, con l’approvazione di questa misura si apre ora una nuova fase di crescita per la regione che avrà finalmente condizioni e possibilità per competere adeguatamente a livello nazionale ed europeo con le principali aree logistiche. “Il ruolo delle associazioni datoriali come Legacoop Lazio sarà adesso, ancora una volta, importante: dopo aver contribuito attraverso la partecipazione alle interlocuzioni e il confronto con la Regione, adesso l’organizzazione punterà a garantire alle imprese cooperative associate le condizioni per poter usufruire al meglio dei vantaggi della ZLS”. Così nella nota Legacoop Lazio

Presentato il robot Da Vinci donato al de Lellis dalla Fondazione Varrone

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Nella Sala Stampa della Fondazione Varrone di Rieti, in via Crispolti, nel pomeriggio odierno, 20 novembre, è stato presentato il robot Da Vinci donato dalla stessa Fondazione all’ospedale de Lellis, grazie ad una spesa di 1.9 milioni di euro, cifra più alta mai spesa prima d’ora dalla Varrone in venti anni di esistenza. (Supera il milione di euro l’investimento anche della ASL Rieti). Presenti il presidente della Fondazione Varrone, Mauro Trilli, il Direttore Generale ASL Rieti, Mauro Maccari, e da remoto il professor Antonio Angeloni pro-rettore de La Sapienza di Roma. Ha moderato l’incontro Alessandra Lancia. Quando entrerà in funzione? Il robot sarà consegnato il prossimo 15 dicembre 2025, dopo un periodo di  formazione e digitalizzazione il robot entrerà in funzione nel mese di gennaio 2026. Cosa per permetterà di fare il robot Da Vinci? Il robot Da Vinci permetterà operazioni delle neoplasie complesse e conservative del basso addome, lasciando le vecchie operazioni più insicure e maggiormente invasive. Il paziente avrà anche una perdita ematica di gran lunga inferiore al passato, e le operazioni saranno molto più sicure e con risultati positivi.

Incidenti San Giovanni Reatino, subito rifacimento segnaletica. Si pensa a sorpassometri o autovelox

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Nei giorni scorsi, presso il Comune di Rieti, si è tenuto un incontro dedicato alla situazione di sicurezza del tratto della SS4 Salaria nella zona della frazione di San Giovanni Reatino, al quale hanno partecipato il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, Mariano Calisse in qualità di rappresentante della Direzione Rapporti Istituzionali di ANAS, Marco Moladori, responsabile della Struttura Territoriale ANAS Lazio, il Consigliere comunale di Rieti Giorgia Broccoletti, che si era fatta portavoce delle istanze dei cittadini della frazione depositate anche sotto forma di petizione, e il Dirigente del Settore Polizia Locale del Comune di Rieti, Sonia Salvi.

 

La motivazione dell’incontro promosso dal Comune di Rieti risiede nella valutazione della pericolosità del tratto in questione della SS4 Salaria, purtroppo anche recentemente teatro di una serie di incidenti mortali.

Nel corso della riunione ANAS ha assicurato un impegno a breve termine ad intervenire con lavori di miglioramento e ampliamento della segnaletica orizzontale, verticale e di tutti gli accorgimenti tecnici necessari a implementare le condizioni di sicurezza del tratto di strada. Inoltre, i partecipanti all’incontro hanno stabilito di avviare le procedure amministrative e tecniche che consentano di valutare l’eventuale installazione di impianti per il rilevamento della velocità e delle infrazioni al codice della strada, a partire dai sorpassi.

 

“Purtroppo, abbiamo dovuto constatare nei mesi scorsi che quel tratto di Salaria continua a mietere vittime e feriti gravi, una situazione che chiaramente vogliamo combattere con tutti i mezzi che abbiamo, in accordo anche con le esigenze espresse dai residenti della frazione. Apprezziamo l’impegno di ANAS che ha garantito l’avvio dei lavori sulla segnaletica a breve giro e, d’intesa con la Prefettura di Rieti, valuteremo tutte le strade possibili per l’installazione di impianti come autovelox o sorpassometri, se le norme lo consentiranno. Tutto ciò, chiaramente, nelle more dei lavori di raddoppio della consolare che, oltre a diminuire i tempi di percorrenza verso Roma, aumenteranno anche le condizioni di sicurezza della strada”. È quanto dichiara il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, a seguito dell’incontro.

Forza Italia: “Il Partito appoggia lealmente e convintamente Sinibaldi”. Avviata sfiducia al segretario Fagiani

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Il Gruppo Consiliare di Forza Italia al Comune di Rieti e la Segreteria Provinciale del Partito, apprese dalla stampa le dichiarazioni circa l’accordo tra il Segretario Provinciale di Forza Italia Emanuele Fagiani (nella foto) e la Federazione Civica di Claudio Valentini, si dissociano completamente dalla posizione assunta impropriamente e scorrettamente dal coordinatore provinciale del partito. Si sottolinea altresì che il segretario Fagiani ha agito in “solitaria” e non ha mai convocato alcuna riunione avente per oggetto il sostegno alla candidatura a sindaco di Valentini. Forza Italia è il centrodestra e continuerà ad esserne l’essenza e il collante moderato all’interno della coalizione. Forza Italia, che ha autoconvocato il suo gruppo dirigente, conferma il pieno sostegno al sindaco Sinibaldi in nome del mandato elettorale ricevuto dai suoi elettori. Chi la pensa diversamente è libero di farlo ma non senza dimettersi da tutti gli incarichi, onorando i valori di coerenza e di onestà intellettuale nei confronti dell’intera città.
Va detto, inoltre, che anche in merito ai nuovi ingressi di alcuni consiglieri comunali del Gruppo Valentini nel nostro partito, non sono stati rispettati i regolamenti procedurali che in questi casi debbono essere seguiti. Ben vengano altri consiglieri comunali nella nostra squadra ma rispettando le norme e il vincolo di coalizione che ci siamo dati sin dall’inizio. Per tutti questi motivi annunceremo l’indicazione di un nuovo capogruppo FI in Consiglio Comunale nelle prossime ore. Tra l’altro, è bene ricordare qualche norma statutaria e regolamentare: non è il segretario provinciale di un partito che decide le alleanze per l’elezione di un sindaco, peraltro con due anni di anticipo rispetto alla tornata elettorale, ma il Tavolo regionale delle formazioni politiche che aderiscono ad una coalizione.
Considerato tutto ciò e accertata e considerata la gravità della condotta del Sig. Fagiani Emanuele, il quale, in via del tutto autonoma e indipendente, ha formalmente ed espressamente deciso di abbandonare Lui la coalizione di centrodestra, in contrasto con la linea e la collocazione del partito e decidendo così anche di porsi al di fuori dello stesso, si ritiene a questo punto necessario annunciare formale ed espressa sfiducia nei confronti del Segretario Provinciale, come chiesto dalla pressoché totalità della Segreteria Provinciale del Partito, avviando conseguentemente l’iter previsto presso gli organi nazionali e regionali per ogni opportuno provvedimento del caso. Così nella nota Forza Italia

L’Arma Carabinieri celebra la Virgo Fidelis, il 21 novembre in Cattedrale a Rieti

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Venerdi 21 novembre, ricorre la Virgo Fidelis, Madre Celeste patrona e protettrice di tutti i Carabinieri in servizio e in congedo. Nella stessa giornata sarà celebrato l’84° anniversario della Battaglia di Culqualber nonché la “Giornata dell’Orfano”. Per la ricorrenza, alle ore 11, nella Cattedrale di Santa Maria, in piazza Cesare Battisti a Rieti, S.E. Rev.ma Monsignor Vito Piccinonna, Vescovo della Diocesi di Rieti, celebrerà una Santa Messa a cui parteciperanno Autorità civili, rappresentanti dei reparti militari presenti nella provincia, l’Associazione Nazionale Carabinieri, le vedove e gli orfani dell’Arma. La cerimonia sarà allietata da musiche e canti sacri eseguiti dagli alunni e professori del Liceo Musicale “Elena Principessa di Napoli” di Rieti. Al termine della celebrazione, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Valerio Marra, illustrerà il significato della giornata e rievocherà il glorioso fatto d’armi.

Una Santa Messa sarà celebrata anche a Poggio Mirteto, presso la Cattedrale Santissima Maria Assunta, alle ore 17:30, officiata da S.E. Rev.ma Monsignor Ernesto Mandara, Vescovo della Diocesi di Sabina e Poggio Mirteto. La scelta della “Virgo Fidelis” come celeste Patrona dell’Arma venne effettuata l’11 novembre 1949 da Papa Pio XII che, in tal senso, aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia. Essa venne ispirata alla fedeltà propria di ogni soldato che serve la Patria, che è peculiarità dell’Arma dei Carabinieri, Istituzione che ha il motto: “Nei secoli fedele”.

Carabinieri di Magliano Sabina bloccano uno straniero ricercato in tutta Europa su mandato dell’Autorità Giudiziaria spagnola

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Lo scorso 18 novembre, nel corso del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Magliano Sabina hanno tratto in arresto un cittadino straniero, domiciliato a Monterotondo. L’uomo, controllato lungo la S.S. 3 Flaminia, mentre viaggiava come passeggero a bordo di un’auto condotta da un connazionale, anch’egli censurato, è risultato destinatario di un Mandato di Arresto Europeo. Gli accertamenti effettuati nella banca dati delle Forze di Polizia hanno consentito di verificare che il provvedimento era stato emesso lo scorso maggio dall’Autorità Giudiziaria spagnola, in esecuzione di una condanna definitiva per aver fatto parte di un gruppo criminale e aver commesso ben 14 rapine, reati per i quali l’uomo dovrà scontare una pena residua di cinque anni di reclusione. Nel corso delle operazioni, i militari hanno inoltre proceduto alla perquisizione dell’autovettura, rinvenendo un bastone in ferro lungo circa 50 cm e del diametro di 10 cm, occultato nel portabagagli. L’oggetto, ritenuto atto ad offendere, è stato sequestrato e il conducente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto di oggetto atto ad offendere. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Rieti. L’attività si inserisce nel quadro della costante azione di prevenzione e controllo svolta quotidianamente dall’Arma dei Carabinieri sul territorio della Sabina e dell’intera provincia di Rieti, con l’obiettivo di garantire sicurezza, legalità e prossimità ai cittadini.  

Endometriosi, raggiunta intesa sui nuovi livelli essenziali di assistenza

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Dopo otto anni di attesa, il Servizio Sanitario Nazionale si aggiorna. L’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza rappresenta un importante progresso: screening neonatale per la SMA, programmi di sorveglianza per i tumori BRCA-correlati, test genetici innovativi, ampliamento delle esenzioni. Un pacchetto da 150 milioni di euro che promette di portare la medicina di precisione nel cuore del SSN. Tra le novità più significative spicca l’attenzione alla prevenzione oncologica: oltre 10mila donne l’anno potranno beneficiare di un percorso di sorveglianza attiva per i tumori mammari e ovarici ereditari. Otto nuove malattie genetiche rare entrano nello screening neonatale esteso, interessando oltre 390mila neonati all’anno. La terapia psicoeducazionale per i disturbi alimentari trova finalmente spazio tra le prestazioni garantite. Sul fronte delle esenzioni, vengono riconosciute tre nuove patologie croniche: sindrome fibromialgica, idrosadenite suppurativa e malattia polmonare da micobatteri non tubercolari. Un segnale importante per chi convive con condizioni invalidanti spesso trascurate. Eppure, qualcosa manca. E non è un dettaglio: il silenzio sull’endometriosi. L’endometriosi colpisce circa tre milioni di donne italiane, una su dieci in età fertile. Fino al 40% di loro può incontrare difficoltà nel concepire. Il ritardo medio nella diagnosi è ancora di 7-9 anni: anni preziosi, durante i quali la malattia progredisce e può compromettere irreversibilmente la fertilità. Nonostante queste evidenze scientifiche, nei nuovi Lea non c’è traccia di interventi specifici per questa patologia. Nessun percorso di diagnosi precoce, nessuna formazione mirata per i medici di base, nessuna tutela della fertilità per le donne giovani a rischio. “Ogni volta che si parla di salute pubblica senza parlare di endometriosi, si sta ignorando una verità scomoda: ci sono donne che vorrebbero diventare madri, ma non possono. E non per scelta, ma perché lo Stato non ha investito abbastanza nella diagnosi precoce, nella formazione dei medici e nella tutela della fertilità” – dichiara Annalisa Frassineti, presidente di APE ODV. Al suo fianco, Jessica Fiorini, vicepresidente dell’associazione, aggiunge: «Finché non riconosceremo che anche la malattia può essere una causa di denatalità, continueremo a intervenire troppo tardi e nel modo sbagliato. Non servono solo bonus: serve una politica sanitaria che metta davvero al centro il corpo e la salute delle donne». Denatalità: un dibattito incompleto In questi giorni il tema della denatalità è tornato al centro del dibattito pubblico. Si parla di costo della vita, precarietà lavorativa, assenza di servizi per l’infanzia. Tutti fattori reali e rilevanti. Ma si dimentica sistematicamente una parte fondamentale del problema: la salute riproduttiva femminile. La fertilità non è solo una scelta: è una possibilità biologica. E per molte donne questa possibilità viene compromessa da patologie come l’endometriosi, spesso diagnosticate quando ormai è troppo tardi. Parlare di denatalità senza parlare di salute riproduttiva significa guardare il problema a metà. Significa ignorare che dietro ogni statistica ci sono donne che non rinunciano alla maternità per scelta, ma perché non riescono ad affrontarla in tempo. Cosa servirebbe davvero Se vogliamo davvero invertire il trend demografico, servono politiche che mettano le donne nella condizione di poter scegliere. E questo significa: Potenziare la formazione dei medici di base e dei ginecologi perché riconoscano precocemente i sintomi dell’endometriosi e indirizzino le pazienti ai centri specializzati. Attivare percorsi di preservazione della fertilità nelle pazienti giovani a rischio, prima che la malattia comprometta le loro possibilità. Garantire accesso pubblico e omogeneo alla procreazione medicalmente assistita per chi convive con una diagnosi che riduce le possibilità di concepimento naturale. Inserire l’educazione alla fertilità e alla salute mestruale nei programmi scolastici, per formare generazioni consapevoli del proprio corpo. Non è solo una questione di sanità pubblica, ma di giustizia sociale: non tutte le donne partono dalle stesse condizioni biologiche per diventare madri. Un aggiornamento necessario, ma non sufficiente «I nuovi Lea rappresentano un passo avanti importante per la modernizzazione del SSN. Ma finché continueremo a ignorare patologie che colpiscono milioni di donne e incidono sulla loro capacità riproduttiva, il nostro sistema sanitario resterà incompleto» aggiunge la presidente Frassineti. Non ci può essere una vera politica della natalità senza una politica della salute delle donne. E non ci può essere tutela della fertilità senza diagnosi precoce, formazione adeguata e accesso equo alle cure. L’endometriosi non è ‘solo’ una malattia ginecologica. È una questione di salute pubblica, di futuro demografico, di diritti. È tempo che anche i Livelli Essenziali di Assistenza ne prendano atto. Parlare di endometriosi quando si affronta il problema della denatalità non è fare una battaglia di nicchia. È guardare il problema nella sua interezza. È riconoscere che senza salute delle donne, non ci può essere una vera politica della natalità. Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 19 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. Sul sito dell’APE – www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale. Così nella nota A.P.E.

Antonio Perelli nominato presidente della Sabina Universitas

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L’Assemblea dei Soci della Sabina Universitas ha formalizzato in data di ieri il rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione (CdA) ricostituendo il plenum dell’organo amministrativo, precedentemente residuato incompleto a seguito delle rese dimissioni del Presidente avvocato Mariella Cari, e così garantendo continuità al progetto di consolidamento e sviluppo sul territorio degli studi universitari attraverso il Consorzio. L’Assemblea ha nominato a guida del Consorzio per il prossimo triennio:  Presidente: avvocato Antonio Perelli  Vice Presidente Vicario: dottor David Iacoboni  Consigliere: dott.ssa Elisabetta Nigi Nell’ambito dei lavori assembleari i Soci hanno inoltre approvato il nuovo Piano di Sviluppo triennale degli Studi in Convenzione con l’Università di Roma Sapienza. “Tale accordo rappresenta un dato non meramente formale bensì un solido sigillo ad un rapporto già ventennale con l’Ateneo di Roma, caratterizzato dall’affermarsi di Sabina Universitas quale soggetto di riferimento istituzionale per la strutturazione dei corsi universitari nella città di Rieti. La garanzia di presenza nel territorio di così blasonato Ateneo e la confermata volontà dalla Università della Tuscia di implementazione delle discipline oggetto di studio universitario rinsalda la prospettiva di un forte slancio verso un obiettivo di crescita” ha dichiarato il neo-Presidente, avv. Perelli.  La rinnovata convenzione si inserisce nel più ampio e ambizioso progetto che nel vedere Rieti sede di vera e propria “Città Universitaria”, candida la città a promotore di attrattiva per studenti e ricercatori, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico dell’intera area.