Prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo NON è AMORE”

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo NON è AMORE”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine. Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società. Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni. L’iniziativa “…questo NON è AMORE” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione. Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza. Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo. Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora. Per la 9ª edizione dell’anno 2025, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure ricorda che “La violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile”. Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo afferma: “La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere”. Per questo motivo, “…questo NON è AMORE” rappresenta un progetto strategico che mira non solo a sostenere le vittime, ma anche alla sensibilizzazione della società nel suo complesso, promuovendo una cultura basata sul genere. L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus. Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute. In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce ad interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva. Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione. Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.

Il servizio psicosociale di CRI Rieti: il focus della psicologa

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Tra le molteplici attività che contraddistinguono il lavoro di Croce Rossa c’è anche il supporto psicologico per cittadini e Volontari impiegati in ogni area. Il supporto psicologico non riguarda specificatamente solo l’emergenza o il sociale spiega la psicologa Annalisa Stocchi, volontaria di CRI Rieti, ma permea tutte le aree perché qualsiasi attività in Croce Rossa si svolge sempre in un assetto di gruppo. E’ indicativo che uno dei primi incontri informativi è quello dedicato agli aspetti psicosociali sulla cura che il Volontario deve avere, proprio perché può svolgere molteplici attività in modalità diverse, ma pur sempre in gruppo. Quindi è fondamentale dare degli spunti a coloro che si stanno affacciando al mondo di Croce Rossa che implica un volontariato impegnativo e responsabile, contraddistinto da una continua formazione di acquisizione di maggiori competenze e aggiornamento delle stesse. Tutto questo fa parte della prevenzione rispetto alle difficoltà che si possono incontrare a prescindere dalle mansioni perché ognuna, dall’ambulanza alle derrate alimentari, richiede una conoscenza delle risorse personali e del gruppo per poter lavorare bene insieme e raggiungere gli obiettivi prefissati. In realtà non insegno dei concetti, ma cerco di trasmettere degli stimoli che spero possano far riflettere sulle dinamiche, sia individuali che di gruppo, per svolgere un’ attività in sicurezza che non vuol dire solo indossare i dispositivi di protezione, ma anche saper valutare le eventuali scelte da fare. Per esempio nell’emergenza ogni Volontario deve saper valutare se partire o meno ma, ripeto, per qualsiasi attività ci deve essere una scelta ponderata affinché si possa agire con serenità. In tutti i nostri servizi, infatti, ci sono dei rischi da un punto di vista psicologico perché trattiamo persone che possono avere un disagio, una sofferenza da cui non bisogna essere inglobati e risucchiati. Dunque è opportuno saper dosare una sana empatia che ci fa avvicinare all’altro mantenendo quel giusto distacco che ci rende lucidi e di conseguenza anche più professionali nell’attività che stiamo svolgendo. Questo tipo di formazione, e quindi di prevenzione e psicoeducazione, non riguarda solo i nuovi Volontari, ma continua nel tempo: la ritroviamo nel percorso per la presenza in ambulanza con lezioni dedicate al TSSA, nel corso Opem, in quello Icare dedicato alle attività del sociale e anche nella formazione per le manovre salvavita perché, essendo trainer e psicologa, aggiungo quegli aspetti di mia competenza che mi permettono di offrire una psicoeducazione a più ampio spettro. Come si svolge a Rieti il Servizio Psicosociale offerto dalla Croce Rossa? Essendo l’unica psicologa e non potendo sempre offrire la mia disponibilità per le consulenze abbiamo siglato un protocollo d’intesa con il Consultorio Diocesano familiare dove c’è un equipe di psicologi e psicoterapeuti. Il nostro Sportello Sociale si avvale di Volontari che sono stati ben formati su quelli che possono essere i disagi e le sofferenze delle persone e, al contempo, su un tipo di comunicazione giusta e sensibile che rispetti sempre la dignità umana. Dunque, quando c’è un disagio che deve essere contenuto da un professionista, i Volontari formati sanno indirizzare le persone che, in tal modo, potranno iniziare un percorso di supporto psicologico presso il Consultorio Diocesano. Quando il Comitato non può offrire un certo tipo di risposta, si appoggia agli altri servizi del terzo settore presenti sul territorio: esempio di come sia fondamentale la collaborazione tra tutte le associazioni – conclude Stocchi

Al neo-diplomato Francesco Ruzzi un assegno di “Buon Profitto” erogato dall’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri

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Stamane 21 novembre, alle ore 11, nella Cattedrale di Santa Maria di Rieti, S.S.Emonsignor Vito Piccinonna, Vescovo della Diocesi reatina, ha celebrato la Santa Messa in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis, Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Nel corso della funzione sono stati inoltre ricordati la Giornata dell’Orfano e l’84° anniversario della battaglia di Culqualber, avvenuta il 21 novembre 1941, durante la quale il I Battaglione Carabinieri e Zaptiè si sacrificò in una delle più cruente battaglie sostenute dal contingente italiano in Africa nella Seconda Guerra Mondiale. Nel corso della funzione sono stati inoltre ricordati la Giornata dell’Orfano e l’84° anniversario della battaglia di Culqualber, avvenuta il 21 novembre 1941, durante la quale il I Battaglione Carabinieri e Zaptiè si sacrificò in una delle più cruente battaglie sostenute dal contingente italiano in Africa nella Seconda Guerra Mondiale. Prima dell’evento, il Comandante Provinciale ha consegnato al neo-diplomato Francesco Ruzzi un assegno di “Buon Profitto”, erogato dall’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente che sostiene gli orfani dei Carabinieri caduti fino al conseguimento del diploma di laurea.

Celebrazione Virgo Fidelis, un pensiero commosso per Matteo Branchinelli e Mauro Stocchi

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Celebrata stamane, 22 novembre, nella Cattedrale di Santa Maria di Rieti, la Virgo Fidelis Patrona dell’Arma Carabinieri. Al termine della funzione religiosa, il Comandante Provinciale, Colonnello Valerio Marra, dopo aver ricordato l’epico fatto d’armi e aver dato lettura della motivazione con cui fu conferita alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha espresso il proprio ringraziamento a tutti i Carabinieri in servizio per l’impegno quotidiano a favore della comunità, ai membri dell’A.N.C. e alle Autorità civili e militari presenti per la costante vicinanza e l’affetto verso l’Istituzione. Il Colonnello ha, inoltre, rivolto un commosso pensiero ai caduti dell’Arma, in particolare al Tenente Colonnello Matteo Branchinelli, scomparso lo scorso 27 ottobre, in un tragico incidente stradale sulla SS4 Salaria in cui ha perso la vita anche il giovane autista dell’altra auto coinvolta, Mauro Stocchi.

Al San Camillo Forlanini 18 tumori individuati nel primo anno grazie alla diagnosi precoce del polmone

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Al San Camillo Forlanini, il programma di diagnosi precoce del tumore polmonare per fumatori over 55 continua a ottenere risultati concreti. Nel primo anno di attività sono state individuate 18 neoplasie, tra cui 13 tumori polmonari, grazie all’impiego della tomografia computerizzata (TC) a basso dosaggio. A quasi un anno dall’avvio del programma di diagnosi precoce del tumore polmonare, l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini fa il punto sui risultati raggiunti fino al 1° novembre 2025, aggiornando i dati già presentati il 9 luglio. Rivolto alla fascia di popolazione più a rischio, i forti fumatori over 55, il progetto ha permesso di identificare neoplasie in fase iniziale in diversi pazienti, consentendo diagnosi tempestive e, in molti casi, trattamenti chirurgici radicali con successo. In totale sono stati compilati, sul sito online della Azienda San Camillo Forlanini, 2100 questionari, tutti fondati su criteri internazionali di rischio di sviluppare un tumore polmonare in relazione all’età (superiore ai 55 anni) e all’abitudine tabagica dei pazienti (20 sigarette al giorno per 30 anni), dei quali 1220 sono stati ritenuti idonei. Sulle 700 tomografie computerizzate (TC) a basso dosaggio sino ad oggi eseguite, sono stati già individuati 13 tumori polmonari. Ad essi si aggiungono 1 mesotelioma pleurico, 1 tumore della ghiandola timica, 2 tumori al rene e 1 tumore al seno, per un totale di 18 tumori. I risultati sono stati analizzati da un team dedicato. Oltre ai tumori, la TC ha rilevato 20 noduli indeterminati, piccole anomalie che non sempre indicano cancro ma richiedono ulteriori controlli dal board multidisciplinare composto da radiologi, pneumologi, anatomopatologi, chirurghi toracici, oncologi e radioterapisti. “Il progetto di diagnosi precoce dell’Ospedale San Camillo-Forlanini – sottolinea il prof. Giuseppe Cardillo, direttore della UOC di Chirurgia Toracica – ha ottenuto risultati straordinari in termini di partecipazione, confermando quanto sia sentita nella popolazione l’esigenza di contrastare il tumore polmonare attraverso la diagnosi precoce. Ad oggi sono già stati operati dodici tumori polmonari, tutti con tecnica mininvasiva perlopiù attraverso l’uso di un robot chirurgico. L’esame istologico ha confermato che si trattava di neoplasie in stadi molto precoci, in alcuni casi addirittura “in situ”, una condizione in cui le probabilità di guarigione raggiungono il 100%. Rilevanti anche i risultati del Centro Antitabagico, che ha registrato un tasso di cessazione del fumo di circa il 30%”. L’importanza della diagnosi precoce Il tumore del polmone rappresenta una delle principali cause di morte oncologica in Italia, con oltre 44.000 nuove diagnosi e circa 36.000 decessi ogni anno. A livello europeo invece sono circa 376.000 i decessi causati da cancro al polmone. Tuttavia, la mortalità risulta elevata poiché la diagnosi arriva spesso in fase avanzata, quando le opzioni terapeutiche sono limitate e poco efficaci, con un tasso di sopravvivenza ai 5 anni che può essere inferiore al 10%. In occasione del Summit europeo degli esperti sullo screening del cancro al polmone, tenutosi nel luglio 2025 presso l’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e sostenuto da una sovvenzione incondizionata di Johnson & Johnson, esperti provenienti da tutta Europa hanno presentato prove che dimostrano che la mortalità per cancro al polmone può essere significativamente ridotta in caso di diagnosi precoce e successivo trattamento. Secondo uno studio condotto da C.R.E.A. Sanità e Università di Roma Tor Vergata, lo screening del tumore polmonare tramite TC a basso dosaggio (LDCT) risulta non solo clinicamente efficace, ma anche economicamente vantaggioso per il sistema sanitario italiano. In un orizzonte di 30 anni, il programma potrebbe prevenire 36.061 decessi, ridurre i costi totali legati al cancro al polmone del 1,8% e totalizzare un guadagno di 0,9 milioni di QALY – unità di misura sanitaria che incrocia gli anni di vita e il coefficiente di qualità della stessa. In totale, l’analisi suggerisce che una diagnosi precoce del cancro al polmone basato sulla LDCT in Italia porterebbe a un miglioramento di 9,2 anni nella sopravvivenza media dei pazienti – a livello globale – diagnosticati tramite screening piuttosto che tramite sintomi.

Il 22 e 23 novembre al PalaCordoni c’è il Pattinaggio Artistico a Rotelle

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Mancano poche ore al via del grande evento dedicato al Pattinaggio Artistico a Rotelle nella città di Rieti che offrirà la possibilità di ammirare le evoluzioni tecniche di molte giovanissime promesse per questa disciplina sportiva. Con i patrocini sportivi del Comitato Regionale C.O.N.I. Lazio e del Dipartimento di SPORT e SALUTE sarà un evento di livello nazionale nella disciplina del pattinaggio artistico a rotelle femminile organizzato annualmente dall’Ente di Promozione Sportiva A.S.C. Nella giornata del 21 novembre è previsto l’arrivo delle delegazioni partecipanti. Le operazioni di accoglienza e sistemazione logistica permetteranno agli atleti e alle società sportive di ambientarsi e prepararsi al meglio in vista della competizione e di ammirare le bellezze della città di Rieti. La manifestazione inizierà sabato 22 novembre alle ore 10 con una sessione di prove libere in pista mentre la cerimonia ufficiale di apertura è prevista per le ore 16 e comprenderà anche il giuramento delle atlete. Le gare proseguiranno con un programma serrato che prevede lo svolgimento delle competizioni suddivise per categoria, seguite da premiazioni al termine di ogni turno. La giornata si concluderà intorno alle ore 19, seguita da un’ulteriore fascia oraria per le prove pista serali, dalle 19 alle 20. La seconda giornata, domenica 23 novembre, inizierà alle ore 12 con le ultime fasi della competizione. Anche in questa giornata, al termine di ciascuna categoria si svolgeranno le cerimonie di premiazione. Le gare termineranno alle ore 18, seguite dai saluti finali che chiuderanno ufficialmente l’evento. Entrata libera del pubblico. “Sarà una esperienza coinvolgente che ha messo a dura prova il sistema organizzatvo del nostro Comitato Regionale Lazio A.S.C. e del Comitato Provinciale di A.S.C. Rieti guidato dal Presidente Riccardo Guerci per non venire meno alle aspettative del Consiglio Nazionale A.S.C. che ci ha affidato l’incarico organizzativo. Questo è un segnale reale che ripaga del lavoro che quotidianamente i nostri comitati territoriali svolgono al fianco delle realtà affiliate per permettere ad una associazione di crescere qualitativamente e professionalmente. Saranno giornate di festa con questo grande evento prestigioso di vertice per l’attività amatoriale e di base” – questo il commento del Presidente del Comitato Regionale A.S.C. Lazio Massimo Boiardi.  

Istituzione Formativa Provincia di Rieti e ITS Agroalimentare: nuova convenzione rafforza la formazione tecnica nella Sabina

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L’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti e l’ITS Agroalimentare per il Made in Italy – sede di Rieti – hanno sottoscritto una convenzione che rafforza in modo significativo l’offerta formativa avanzata nella Sabina e nell’intera provincia. L’accordo prevede l’utilizzo, da parte dell’ITS, di un’aula presso il Centro di Formazione Professionale di Passo Corese, dove saranno ospitati moduli didattici destinati a formare tecnici specializzati nei settori agroalimentare, turistico-sostenibile e dell’innovazione applicata alle filiere locali. Un partenariato istituzionale a beneficio del territorio La collaborazione, stipulata ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990, non configura un rapporto commerciale ma un partenariato orientato al bene pubblico: un uso condiviso di spazi e risorse pubbliche per consolidare percorsi di alta formazione direttamente sul territorio, senza costi aggiuntivi e con un impatto positivo immediato su studenti, famiglie e imprese. “Questa intesa con l’ITS Agroalimentare – afferma Cinzia Francia, presidente dell’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti – apporta un concreto valore aggiunto per la provincia e ha una rilevanza particolare per Fara Sabina. Passo Corese è un’area in costante crescita, e l’attivazione di percorsi ITS sul posto permette ai giovani di accedere a formazione avanzata senza allontanarsi dal proprio contesto. Il successo della convenzione nasce da una grande sintonia tra i nostri enti, che condividono obiettivi, metodi e una visione comune sul ruolo strategico della formazione tecnica. La collaborazione valorizza le strutture pubbliche, amplia l’offerta di percorsi avanzati e crea un ambiente didattico più ricco, innovativo e vicino al mondo del lavoro. Per studenti e famiglie significa più opportunità concrete; per le imprese, tecnici qualificati e aggiornati. Non è solo un accordo operativo, ma un investimento sul futuro e sulla crescita”. “Questa convenzione – afferma Claudio Lorenzini, Presidente ITS Agroalimentare Rieti – rappresenta un passaggio fondamentale per il rafforzamento dell’alta formazione tecnica nella nostra provincia. Grazie alla collaborazione con l’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti possiamo offrire ai nostri studenti spazi adeguati, moderni e perfettamente integrati nel tessuto produttivo locale. Ma soprattutto, questa intesa testimonia quanto la sinergia tra enti sia determinante: quando le istituzioni lavorano insieme, senza sovrapposizioni e con una visione condivisa, diventano un vero motore di crescita. È un esempio concreto di come si possa fare sistema per far crescere la nostra provincia e l’intero territorio. L’obiettivo è formare tecnici altamente qualificati che rispondano alle esigenze delle imprese agroalimentari e dei settori collegati, contribuendo allo sviluppo sostenibile e all’innovazione della Sabina. È un investimento sul futuro dei giovani e della nostra comunità.” Due ITS a Fara Sabina: un ecosistema formativo unico L’accordo si inserisce in un contesto particolarmente favorevole: a Fara Sabina è già attivo l’ITS Academy Logistica 4.0, dedicato ai settori della supply chain, dei trasporti e della digitalizzazione. La presenza congiunta di due ITS operanti in settori complementari, logistica e agroalimentare, crea un ecosistema formativo unico nel Lazio, capace di connettere produzione, trasformazione, distribuzione, automazione e innovazione tecnologica. Per studenti, imprese e famiglie significa avere sul territorio un’offerta completa, moderna e direttamente collegata ai fabbisogni del mondo del lavoro. La convenzione conferma la centralità di Fara Sabina nel sistema formativo provinciale e regionale. Passo Corese si consolida come luogo in cui formazione tecnica, imprese e istituzioni dialogano, collaborano e creano sviluppo. Un segnale chiaro: la Sabina non è periferia, ma uno dei poli più promettenti per competenze, innovazione e opportunità professionali dell’intera area reatina.

Il PalaSojourner è pronto a riabbracciare la Sebastiani, domani la sfida contro Milano. Ciani: “Sfruttare l’onda emotiva”

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La RSR Sebastiani Rieti è pronta a tornare davanti al proprio pubblico per la tredicesima giornata del campionato di Serie A2 Old Wild West. Domani, sabato 22 novembre, con palla a due alle ore 21, gli amarantocelesti ospiteranno al PalaSojourner l’Urania Milano in una sfida che si preannuncia intensa e ricca di significato, non solo sotto l’aspetto tecnico.

La gara, infatti, segnerà il ritorno del pubblico al PalaSojourner dopo un mese di partite disputate a porte chiuse. Un momento atteso da tutta la piazza reatina, che potrà finalmente tornare a sostenere dal vivo la squadra e colorare di entusiasmo le tribune dell’impianto amarantoceleste.

Dal punto di vista sportivo, la Sebastiani arriva all’appuntamento con un bilancio di quattro successi nelle ultime cinque gare e la vittoria di Cremona che è arrivata al termine di una gara giocata punto a punto.

L’Urania Milano, dal canto suo, dopo un avvio di stagione complicato a causa di infortuni e squalifiche, si presenta ora al completo e intenzionata a risalire la classifica. Una squadra esperta e di qualità, la cui posizione in classifica non rispecchia il reale valore del roster, e che rappresenta dunque un avversario da affrontare con massima attenzione.

Il PalaSojourner è pronto a riaccogliere i suoi tifosi per una serata di grande basket e di grande emozione, in cui la Sebastiani cercherà di dare continuità al proprio percorso e regalare una soddisfazione ai propri tifosi.

Coach Ciani presenta il match con i meneghini: “Ritrovare i nostri tifosi è un dato importante, emozionalmente ha una sua incidenza sulla partita e dovremmo essere bravi a sfruttarlo a nostro favore. Siamo felici per quanto il cordone ombelicale con la nostra gente sia rimasto sempre solido, domani però abbiamo nuovamente modo di toccare con mano l’affetto del nostro pubblico. Milano, dopo un periodo di difficoltà tecnica è tornata al completo, ha cambiato assetto e la sua classifica non è indicativa del valore della squadra. Ha avuto una settimana per assestare i suoi nuovi equilibri e quindi dovremo esser bravi ad imporre il nostro gioco e farlo per tutti i 40 minuti. La vittoria di Cremona è arrivata al termine di una gara non bella, combattuta e giocata punto a punto. Al tentativo di allungo degli avversari abbiamo saputo reagire e questo è quello da cui ripartire”.

ASD Cittaducale, esonerato Marco Donati. Al suo posto arriva Oscar Cimei

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Ufficiale, dopo l’esonero di mister Marco Donati, l’arrivo in Società di Oscar Cimei (nella foto) quale nuovo allenatore della ASD Cittaducale. L’allenatore ha già maturato esperienze sulla panchina del Real Sabina, Real Monterotondo Scalo Under 15, Montopoli vincendo il campionato di seconda categoria 2024 /2025, ed infine il Poggio Catino. Laureato in Scienze Motorie, ha conseguito il Patentino UEFA B e fa parte dello staff allenatori in Italia per il Valencia C.F. nell’Academy programs. In bocca al lupo per questa nuova avventura mister. Siamo tutti con te”. Così nella nota l’ASD Cittaducale

Celebrata nella Cattedrale di Rieti la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma Carabinieri – LE FOTO

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Nella mattina di venerdi 21 novembre è nella Cattedrale Maggiore di Santa Maria a Rieti è stata celebrata la Virgo Fidelis, Madre Celeste patrona e protettrice di tutti i Carabinieri in servizio e in congedo. La Santa Messa è stata officiata dal vescovo di Rieti S.E. monsignor Vito Piccinonna, coadiuvato dai parroci don Fabrizio Borrello e don Paolo Maria Blasetti. Presenti le autorità civili, i rappresentanti dei reparti militari presenti nella provincia, l’Associazione Nazionale Carabinieri, le vedove e gli orfani dell’Arma. Hanno presenziato anche il prefetto di Rieti. S.E. Pinuccia Niglio, il vice sindaco Chiara Mestichelli, il presidente della Provincia, Roberta Cuneo, la Polizia di Stato con il Questore Pasquale Fiocco e i funzionari della Questura, il procuratore della Repubblica di Rieti Paolo Auriemma, la Polizia Locale, i VVF e i Sindaci della Provincia reatina. La cerimonia è stata allietata da musiche e canti sacri eseguiti dagli alunni e professori del Liceo Musicale “Elena Principessa di Napoli” di Rieti. Nella stessa giornata sarà celebrato l’84° anniversario della Battaglia di Culqualber nonché la “Giornata dell’Orfano”.