“Una Provincia e tanti territori”, il libro di Lorenzo Fantozzi che rilancia lo sviluppo locale nella Provincia di Rieti 

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Il titolo è “Una Provincia e tanti territori: Rieti tra infrastrutture e confini” ed è stato appena pubblicato dal giovane Lorenzo Fantozzi, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali e studente di Gestione e Valorizzazione del territorio presso La Sapienza. Il libro è uno studio geografico ed economico della Provincia di Rieti e di tutti i territori, Comuni e borghi che la compongono; a quasi 100 anni dalla sua nascita, la Provincia ha ancora un’identità frammentata e risente di problemi e criticità storiche ma anche recenti. Tramite l’uso di cartografie, dati e analisi territoriali, il libro si oppone all’isolamento dei nostri borghi, al campanilismo e all’immobilismo dimostrando concretamente le potenzialità e le strategie di intervento, con particolare attenzione al tema delle infrastrutture e dei servizi. libro è disponibile su amazon e si pone l’obiettivo di accendere un dibattito che nasca dal basso, dai cittadini e per i cittadini.

Link amazon: https://www.amazon.it/una-Provincia-tanti-territori-infrastrutture/dp/B0FKJYBHF4/ref=sr_1_1?crid=UMDB1AMR7IZS&dib=eyJ2IjoiMSJ9.UH3wTJc2dJNv9cz9WdjfxSgOSM4IYkpox3kdljLeaTZRi2Wwe5W9lvMBY2qIi_n6iPGLSWkfjJCvBImwjktD2jPxVjUyZUPhR209fsXAiGi6EXuDUdO0xILvIaQRt2h6hoQ5bUvlgpA_QpAHotFLhye43g93kwfq-VyXsAIjZPo.34toL8v57VQN6-EREG2scbeNIU82zhc9IAdEVLN0VIM&dib_tag=se&keywords=una+provincia+e+tanti+territori&qid=1758104523&sprefix=una+provicn%2Caps%2C93&sr=8-1

SEI TU IL REPORTER – Samuele: “Ancora sosta selvaggia in via di Mimose. Quando sarà realizzato un vero marciapiede?”

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Samuele scrive a Rietinvetrina per la nostra rubrica SEI TU IL REPORTER: “Ormai il finto marciapiede delimitato da rialzi di gomma in via delle Mimose è oggetto di sosta selvaggia mettendo in grave pericolo qualunque pedone voglia camminare in quel tratto di strada. Quando verrà realizzato un VERO MARCIAPIEDE in quella via dimentica di Città Giardino? Sono stati spesi MILIONI di Euro per RIFARE lunghissimi tratti di marciapedi che erano in eccellente stato e vie come questa ne sono sprovviste!! Via delle Mimose è la via che percorrono centinaia di ragazzi per raggiungere dalle scuole il Guidobaldi e sono SEMPRE costretti a fare lo slalom fra le auto schivando le auto che sopraggiungono a forte velocità!! Vogliamo aspettare una tragedia come spesso accade nel nostro paese?” – conclude il lettore di Rietinvetrina.

Agricoltura, AIFO scrive al Ministro Lollobrigida: “Così i frantoi rischiano la paralisi”

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L’Associazione Italiana Frantoi Oleari (AIFO) ha inviato una lettera ufficiale al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, e al Sottosegretario con delega all’olivicoltura, Sen. Patrizio La Pietra, per segnalare le gravi criticità applicative del Decreto Ministeriale n. 460947 del 18 settembre 2024. La norma, emanata in attuazione della Legge n. 206/2023, introduce per i commercianti di olive l’obbligo di consegnare la materia prima ai frantoi entro sei ore dall’acquisto presso l’olivicoltore. Secondo AIFO, seppur animata dall’intento di innalzare la qualità dell’olio extravergine, questa disposizione rischia di produrre effetti opposti e potenzialmente devastanti per la filiera. La rigidità del termine temporale rende infatti logisticamente impossibile il trasporto delle olive su medie e lunghe distanze, confinando l’approvvigionamento dei frantoi a un raggio molto limitato. Un vincolo di questo tipo non solo impedisce ai frantoi di selezionare cultivar provenienti da diverse aree del Paese, limitando la possibilità di produrre oli unici e distintivi, ma penalizza in maniera evidente le imprese che operano in territori a minore densità olivicola, riducendone drasticamente la possibilità di approvvigionarsi di materia prima. In tal modo, il decreto rischia di segmentare il mercato, isolare i territori e creare una discriminazione basata unicamente sulla posizione geografica delle aziende. Le ripercussioni non si limiterebbero ai frantoi. Anche gli olivicoltori vedrebbero ridursi la platea di acquirenti, con il conseguente rischio di un calo dei prezzi e di una contrazione delle opportunità commerciali. AIFO evidenzia quindi come la norma, pur concepita per garantire freschezza e qualità, finisca in realtà per impoverire la diversità dell’offerta nazionale, frenare l’innovazione e mettere a rischio la sopravvivenza di numerose imprese. Per queste ragioni l’associazione ha chiesto al Ministro un rinvio di almeno un anno dell’entrata in vigore del decreto, attualmente fissata al 1° luglio 2025. Un rinvio, spiega il presidente Alberto Amoroso, sarebbe indispensabile per consentire l’apertura immediata di un tavolo di confronto con tutte le rappresentanze della filiera e individuare insieme soluzioni alternative che, pur tutelando la qualità del prodotto, non compromettano la libertà di mercato e la sostenibilità economica dei frantoi italiani. “La qualità è un obiettivo che condividiamo pienamente – dichiara Amoroso – ma deve essere perseguita con strumenti realistici e praticabili, in grado di garantire davvero la tenuta della filiera e la tutela dei consumatori. Con la campagna olearia ai nastri di partenza siamo convinti che l’interlocuzione con il Ministro e con il Sottosegretario si chiuderà positivamente, perché tutti abbiamo a cuore il bene della filiera olivicolo-olearia e il futuro di migliaia di imprese e lavoratori che ne fanno parte.” Alberto Amoroso, presidente AIFO, Associazione Italiana Frantoi Oleari

Associazione Salviamo viale Maraini: “Dal 18 settembre raccolta firme per la tutela del viale”

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“L’Associazione Salviamo viale Maraini rende noto che dalla serata del 18 settembre 2025 sarà aperta una raccolta firme per la tutela di viale Maraini (= iscrizione al Registro nazionale Viali Storici), dalle ore 19 presso il bar-pizzeria La Valle, con un documento d’identità in corso di validità. Oltre a firmare potrete ricevere (chi vuole) un modulo firme per la raccolta tra amici, parenti e sodali!” Così nella nota il presidente Giulio Porrovecchio

“Lo screening per il tumore del collo dell’utero? Fatto!” Parte la campagna regionale per rafforzare la prevenzione

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Lo screening per il tumore del collo dell’utero? Fatto”: la Regione Lazio vuole estendere i percorsi di prevenzione contro il tumore della cervice uterina, ampliando, attraverso la campagna di comunicazione che partirà da domani 18 settembre, la partecipazione delle donne tra i 25 e i 64 anni. Un’attività di screening che è cresciuta costantemente nel 2024, fino ad arrivare ai 123mila esami erogati dai consultori delle Aziende sanitarie locali, in confronto alle 101mila prestazioni effettuate nel 2021; raggiungendo, così, il 33,2% di adesioni rispetto all’invito per i cittadini trasmesso dalle Asl (più 13,2 per cento sul 2021), con 3600 approfondimenti diagnostici e 525 lesioni precancerose. “La prevenzione rappresenta un pilastro fondamentale delle politiche sanitarie della Regione Lazio e lo screening per il tumore del collo dell’utero ne è una delle espressioni più concrete ed efficaci. I numeri ci confortano: nel 2024 sono stati erogati 123mila esami, con un incremento significativo rispetto a tre anni fa. Ma dietro questi dati ci sono soprattutto vite protette, diagnosi precoci, possibilità concrete di intervenire in tempo e salvaguardare la salute delle donne – ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio – il tumore della cervice uterina è una malattia che possiamo combattere con due strumenti decisivi: la prevenzione primaria, attraverso la vaccinazione contro l’hpv, e la prevenzione secondaria, grazie agli screening periodici. Per questo la Regione Lazio ha deciso di rafforzare i percorsi già attivi e di lanciare una nuova campagna di comunicazione rivolta a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la partecipazione” – ha sottolineato il presidente Francesco Rocca. “Il messaggio è chiaro: aderire allo screening è un gesto di responsabilità verso sé stesse e verso la propria famiglia. I test sono gratuiti, semplici e sicuri; possono individuare precocemente lesioni che, se trascurate, rischiano di evolvere in forme tumorali. Aderire significa avere un’opportunità in più, significa tutelare il proprio futuro. Come Presidente della Regione Lazio, sento il dovere di ribadire che la prevenzione non è un’opzione, ma un diritto e un dovere di salute pubblica. Per questo mettiamo a disposizione delle nostre comunità strumenti concreti, dall’ampliamento degli screening ai programmi vaccinali, fino alle agevolazioni per chi non rientra nella gratuità. È un investimento per il benessere di oggi e per la salute delle generazioni future – ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca – il nostro impegno non si ferma: continueremo a lavorare con determinazione per rendere sempre più capillari ed efficaci i programmi di prevenzione, perché nessuna donna resti indietro e perché il Lazio sia una regione che sa prendersi cura, con responsabilità e attenzione, della salute dei suoi cittadini” – ha concluso il presidente Francesco Rocca. Il tumore del collo dell’utero può essere, infatti, diagnosticato precocemente, aderendo agli esami promossi dalla Asl di residenza anche in occasione delle campagne di prevenzione. Ogni tre anni le donne tra i 25 e i 29 anni sono invitate a effettuare un pap test, mentre le donne tra i 30 e i 64 anni vengono contattate per il test contro il papillomavirus (test hpv) ad intervalli di cinque anni. La partecipazione al percorso di screening permette di avere una diagnosi accurata, nell’ambito di un percorso protetto e gratuito volto all’individuazione di eventuali lesioni precancerose. La Regione Lazio ha attivato, altresì, un protocollo vaccinale anti-hpv mirato a garantire l’appropriatezza del percorso sanitario tra le nuove generazioni, nel rispetto delle linee guida dell’Istituto superiore di sanità. Un percorso di prevenzione dedicato è garantito alle ragazze di 25 anni che abbiano effettuato entro i 15 anni il vaccino antivirus hpv. Per questo le Aziende sanitarie locali di residenza proporranno un test hpv a partire dal 30esimo anno di età, ripetuto ogni cinque anni, grazie alla vaccinazione somministrata durante l’adolescenza.  Non è tutto, la prevenzione della Regione Lazio è estesa per contrastare la diffusione del papilloma virus, attraverso una vaccinazione offerta gratuitamente nei centri vaccinali delle Asl:
  • per le ragazze e i ragazzi dagli 11 ai 26 anni;
  • alle persone che abbiano contratto l’infezione hiv;
  • alle donne che abbiano avuto lesioni precancerose di secondo grado riguardante la Neoplasia intraepiteliale cervicale (Cin) o di grado superiore, destinate al trattamento o già trattate entro tre anni dalla lesione;
  • alle persone che effettuano attività sessuale non protetta;
  • alle categorie a rischio, tra cui le persone immunocompromesse e immunodepresse, oltre ai pazienti immunomodulatori e immunosoppressori.
  Sempre nell’ottica di favorire una vaccinazione capillare per contrastare il virus hpv, le persone escluse dalla gratuità potranno contare presso i centri delle Asl su un ciclo di immunizzazione di tre dosi, attraverso una somministrazione vantaggiosa, frutto di uno sconto del 65% sul costo del vaccino, rispetto al prezzo di vendita destinato alla cittadinanza.   Per maggiori informazioni è possibile consultare https://www.salutelazio.it/programmi-di-screening-oncologici.     LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE “ALLA PREVENZIONE #METTICILASPUNTA”   La campagna di sensibilizzazione “Alla prevenzione #metticilaspunta” sulla cervice uterina mira a promuovere le due modalità di screening, il pap test e l’hpv test, in base alle fasce d’età. È possibile individuare in tempo le lesioni che, se non trattate, possono diventare cancerogene. I test sono totalmente gratuiti e non richiedono un’impegnativa del Medico di medicina generale o di uno specialista. Si tratta di un controllo rapido e fondamentale per la salvaguardia della salute e del benessere.  

Conoscere la Borsa, a Rieti i big della finanza Profumo e Gentili. Presidente Trilli: “Relatori di altissimo profilo”

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Conoscere la Borsa per capire dove va il mondo: è il senso del concorso nazionale promosso dall’Acri e rilanciato dalla Fondazione Varrone per gli studenti reatini, che quest’anno si apre con un evento aperto al grande pubblico. Lunedì 22 settembre saranno a Rieti il professor Francesco Profumo, già presidente della Compagnia di San Paolo e dell’Acri, oggi numero uno di Isy Bank, il dottor Carlo Gentili, Amministratore Delegato di Nextam Partners SIM e il dottor Francesco Coccia dell’Acri, relatori del convegno: Educazione Finanziaria: un orientamento al futuro. Con loro il Presidente della Fondazione Varrone Mauro Trilli e la consigliera con delega all’Istruzione Maria Rita Pitoni. Il convegno è ospitato nell’Aula 1 dell’Università La Sapienza a Largo San Giorgio, a partire dalle ore 10. “La partecipazione crescente degli studenti reatini al concorso e i piazzamenti sempre più lusinghieri riportati dalle nostre squadre ci hanno spinto ad affiancare al percorso di educazione finanziaria offerto alle scuole un evento di formazione e riflessione pubblica sulla gestione dei capitali – dice il Presidente Trilli – lo facciamo con relatori di altissimo profilo, avendo di fronte gli scenari inediti aperti dall’intelligenza artificiale e tensioni geopolitiche mai tanto preoccupanti”. Ad aprire gli interventi sarà Francesco Coccia, referente Acri per il concorso Conoscere la Borsa, seguito dalla consigliera Maria Rita Pitoni, che delineerà il ruolo della Fondazione nel campo della istruzione e della formazione. Seguirà la lectio del professor Francesco Profumo su Educazione finanziaria nell’era dell’intelligenza artificiale. Chiude il panel il dottor Carlo Gentili con una relazione su Capitale, debito e mercati finanziari nel tempo. Considerata la presenza di studenti e insegnanti è previsto un dibattito. Il convegno è aperto al pubblico: ingresso da Largo San Giorgio 2 a partire dalle ore 9,30 fino ad esaurimento posti.

Oro Furlani, Mestichelli: “Gioia straordinaria per tutti i reatini. Grazie Mattia!”

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“La medaglia d’oro di Mattia Furlani ai Campionati Mondiali di Tokio è una gioia immensa per tutti i reatini, non soltanto per gli appassionati di sport. Un risultato straordinario, l’ennesimo di una carriera già costellata di grandi traguardi nonostante la giovanissima età. Mattia continua a regalarci emozioni indescrivibili ma soprattutto continua ad essere uno degli esempi più belli che le giovani generazioni possono avere. Grazie Mattia, Rieti ti è riconoscente”. E’ quanto dichiara il Vicesindaco e assessore allo sport, Chiara Mestichelli.

Sindaco Sinibaldi: “Mattia Furlani ancora una volta ci ha fatto volare!”

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“La medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di Tokyo ci rende estremamente orgogliosi per un ragazzo che continua a testimoniare, in primis ai suoi coetanei, che coltivando il proprio talento e attraverso l’impegno e il sacrificio si può arrivare ovunque. Questo è anche l’ulteriore riconoscimento del valore assoluto di una nostra eccellenza, l’Atletica Studentesca Andrea Milardi. La Città di Rieti aspetta il suo campione e Roberta Bruni, che in una stagione sfortunata ha comunque conquistato una finale mondiale”. Così nella nota il sindaco Daniele Sinibaldi

L’info-point EBiT Lazio a Rieti per la 7ª edizione de “La Sicurezza sul lavoro scende in strada”

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In piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, fronte Oalazzo Dosi, c’è l’info-point di EBiT Lazio per la quarta tappa della 7ª edizione dell’iniziativa “La Sicurezza sul Lavoro scende in strada”, organizzata da Ebit Lazio, e che prevede un percorso itinerante all’interno della regione. Ebit Lazio è l’Ente Bilaterale senza finalità di lucro, nato nel 2003 dalla collaborazione tra Confcommercio Roma e i principali sindacati di categoria di Roma e Lazio: Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs. L’iniziativa “La sicurezza sul lavoro scende in strada” si terrà il 17 e il 29 e 30 settembre prossimi, con il patrocinio della città di Rieti, ed è rivolta ai titolari di attività commerciali e ai loro dipendenti per divulgare la cultura della sicurezza sul lavoro. Redazionale pubblicitario 

Presidente Rocca: “Mattia Furlani orgoglio del Lazio”

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“Orgoglio del Lazio e d’Italia: Mattia Furlani è campione del mondo nel salto in lungo. Un ragazzo di Marino adottato da Rieti per gli allenamenti che con talento, sacrificio e determinazione, ha portato il nostro Paese sul gradino più alto del podio mondiale. La sua vittoria non è solo un risultato sportivo straordinario, ma il segno di una terra che sa crescere giovani capaci di trasformare i sogni in realtà. A Mattia vanno le congratulazioni più vive e il ringraziamento di tutti noi: ha regalato emozioni che resteranno nella storia e ha mostrato ai ragazzi e alle ragazze del Lazio che nulla è impossibile quando ci si mettono passione e cuore”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca