Riconoscimento Stato di Palestina da parte del Comune, PD Rieti: “Siamo molto soddisfatti”

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“Il Partito Democratico della Città di Rieti esprime soddisfazione per l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio Comunale di Rieti, della mozione per il riconoscimento dello stato di Palestina. Ringraziamo i Consiglieri del PD e degli altri Gruppi Consiliari che hanno presentato in Consiglio Comunale questa importante proposta. Tra l’altro a Rieti in queste settimane si sono svolte numerose manifestazioni, per chiedere lo stop al genocidio in atto a Gaza, che hanno visto una grande partecipazione popolare. Riteniamo ancora più importante il fatto che questa mozione, approvata dal consiglio Comunale di Rieti, avviene nelle stesse ore in cui nell’Assemblea Generale dell’ONU la grande parte degli Stati del mondo si esprime per un analogo riconoscimento. Come Partito Democratico riteniamo indispensabile fermare da subito l’invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano per affermare la proposta politica di: “Due Popoli due Stati”. Uno Stato per il Popolo Palestinese, oggi privato di una terra, che conviva pacificamente con lo Stato di Israele, come è stato in questi anni in Cisgiordania con il Governo di Abu Mazen. Come Partito Democratico chiediamo al Presidente del Consiglio Meloni di chiudere una fase di vicinanza e subalternità a Netanyahu e Trump, diventando protagonista, insieme ad altri paesi Europei, di una nuova stagione di pace in medio-oriente. Chiedendo lo stop immediato all’invasione di Gaza per fermare il genocidio e per creare le condizioni di una tregua tra le parti che consenta la liberazione degli ostaggi del 7 ottobre. Il riconoscimento, anche da parte dell’Italia, dello Stato di Palestina renderà più difficile il tentativo di annessione dei territori di Gaza e della Cisgiordania, come paventato dai settori più oltranzisti del Governo Israeliano. Riteniamo infine indispensabile l’assoluta fermezza da parte del Governo Italiano nel difendere il convoglio umanitario della Global Sumud Flotilla che nei prossimi giorni raggiungerà le coste di Gaza per dare ad un popolo stremato dall’assedio israeliano viveri e medicine.” Partito Democratico Città di Rieti

Nel 2027 i Mondiali di Rally si disputeranno nel Lazio

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È una grandissima soddisfazione sapere che il Lazio sarà la prossima casa dei Mondiali di Rally nel 2027. Il Rally è una disciplina su cui abbiamo scommesso con forza in questi ultimi due anni per la sua capacità di unire adrenalina, passione e bellezza: ingredienti che il nostro territorio possiede in abbondanza. Un grande evento sportivo che siamo orgogliosi di accogliere, perché significa che i riflettori del mondo si accenderanno sui nostri paesaggi, sui nostri borghi e sulla nostra gente. Come Regione abbiamo creduto e investito in questo sport proprio perché sa raccontare, curva dopo curva, l’anima autentica del Lazio. Voglio per questo ringraziare il presidente Francesco Rocca e l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini per l’impegno profuso. Siamo pronti a scrivere insieme una nuova, straordinaria pagina di sport e di promozione del nostro territorio”. Lo ha dichiarato l’assessore allo Sport, al Turismo e all’Ambiente della Regione Lazio, Elena Palazzo.

SEI TU IL REPORTER di Rietinvetrina – David: “Lo sportello rotto di questo box è pericoloso, può cadere addosso ai pedoni”

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David scrive a Rietinvetrina per una segnalazione attraverso la nostra rubrica SEI TU IL REPROTER: “Buonasera, volevo segnalare lo stato in cui versa da giorni questo box sito in via Giotto, 12 a Rieti ormai aperto e accessibile a tutti con lo sportello appoggiato in attesa che il vento lo lanci in strada su automobili o peggio ancora su passanti. Speriamo qualcuno ripristini la sicurezza del luogo. Grazie Rietinvetrina” – conclude David.

Nocciole, Coldiretti Lazio: “Dal tavolo tecnico prime risposte, ma servono interventi concerti per salvare il settore”

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Si è svolto il 22 settembre in Regione Lazio il tavolo tecnico fortemente voluto da Coldiretti Lazio per affrontare l’emergenza senza precedenti che sta colpendo il settore corilicolo nella Tuscia. Un comparto che oggi supera i 120 milioni di euro di fatturato, con una coltivazione che nel Lazio, seconda regione italiana per produzione, interessa circa 27 mila ettari e garantisce oltre 45 mila tonnellate annue di nocciole. Al presiedere il tavolo, Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, che guida la Commissione Agricoltura e ambiente. “Abbiamo apprezzato il lavoro fatto fin qui dalla Regione e la rapidità con cui ha raccolto il nostro appello attivando il tavolo tecnico – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – e riconosciamo l’attenzione dimostrata verso un settore che vive una crisi drammatica. Ma ora servono misure immediate a sostegno delle imprese agricole: sgravi contributivi, moratoria sui mutui e liquidità per dare respiro a chi oggi non ha più reddito. Il Tavolo tecnico è un primo segnale positivo, ma serve un passo ulteriore: la dichiarazione di calamità naturale nazionale, necessaria per attivare i fondi straordinari e assicurare un immediato sostegno alle aziende agricole colpite”. Al tavolo erano presenti anche professori universitari che hanno messo a disposizione le proprie competenze per avviare studi scientifici sulle cause della cascola che ha compromesso i raccolti di quest’anno. “Siamo favorevoli agli studi – sottolinea il direttore di Coldiretti Lazio, Carlo Picchi – ma i tempi della ricerca rischiano di essere troppo lunghi. Non possiamo aspettare: gli agricoltori hanno bisogno subito di risposte concrete per sopravvivere a questa emergenza”. Le difficoltà non sono nuove. Il comparto è in sofferenza da anni: dalle gelate del 2021, alla siccità del 2022, fino ai fortissimi attacchi di cimice asiatica del 2023, che hanno compromesso la qualità del prodotto. Il 2024 ha aggravato ulteriormente la situazione con una combinazione devastante di caldo estremo, piogge abbondanti e continui attacchi di parassiti. Le punture della cimice hanno provocato la formazione di fori nei frutti, favorendo lo sviluppo di funghi e marciumi che hanno reso invendibile gran parte del raccolto. “Quello che stiamo registrando nei noccioleti della Tuscia è una crisi senza precedenti – aggiunge Granieri – con perdite superiori al 70% e punte del 100% nelle aziende biologiche. Non possiamo permetterci un altro anno senza reddito: sarebbe il quarto consecutivo e molte imprese rischiano di non rialzarsi più”.  

Il Comune di Rieti riconosce lo Stato di Palestina

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Il Consiglio comunale di oggi 23 settembre, ha approvato all’unanimità con 29 voti dei presenti, una mozione condivisa sul riconoscimento della Palestina. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che
  • Il riconoscimento dello Stato d’Israele da parte dell’ONU (1949) e dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (1988), gli Accordi di Oslo (1993-95) sottoscritti dalle parti ed il nutrito pacchetto di risoluzioni ONU costituiscono il quadro di riferimento giuridico necessario per dar corso al riconoscimento dello Stato di Palestina;
  • Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazione Unite del 29 novembre 2012 come “Stato osservatore permanente non membro” presso l’organizzazione;
  • Il Parlamento europeo ha riconosciuto in linea di principio lo Stato di Palestina con la risoluzione 2014/2964 (RSP) approvata in data 17/12/2014;
  •  Il 10 aprile 2024 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento A/ES-10/L.30/Rev.1) con 143 voti favorevoli, 9 contrari e 25 astensioni. La risoluzione stabilisce che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione alle Nazioni Unite in conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e dovrebbe, pertanto, essere ammesso a far parte dell’Organizzazione come membro a tutti gli effetti;
  • Il 18 aprile 2024 la proposta di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU S/2024/312, necessaria per l’effettiva adesione della Palestina come stato membro, è stata accolta da 12 dei 15 paesi votanti, ma bloccata dall’unico voto contrario degli Stati Uniti;
  • Gli attacchi terroristici compiuti da Hamas il 7 Ottobre 2023, contro cittadini Israeliani inermi, hanno scatenato una spirale di violenza inaccettabile e la successiva escalation militare israeliana, ha determinato una crisi umanitaria senza precedenti, tanto da indurre l’ONU a considerare l’ipotesi che sia in atto un genocidio;
  • La Corte Penale internazionale ha avviato procedimenti nei confronti sia dei vertici di Hamas che dei vertici del governo Israeliano, tanto da emettere mandati di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità;
  • La dichiarazione di New York del 29.07.2025, ha riaffermato il pieno sostegno internazionale alla soluzione “due popoli due Stati”, ribadendo che l’ANP resta l’unico interlocutore legittimo in rappresentanza del popolo Palestinese e che nessuna forma di riconoscimento potrà essere concessa ad Hamas;
  • Il Primo Ministro dell’ANP ha recentemente chiesto ad Hamas di deporre le armi, di restituire la striscia di Gaza all’ANP e il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas dal 7 Ottobre 2023;
  • Le manifestazioni popolari avvenute a Gaza nel Marzo 2025 hanno evidenziato una crescente opposizione interna ad Hamas da parte della popolazione Palestinese a causa della gestione autoritaria, delle minacce di espulsione, e delle responsabilità attribuite ad Hamas nel mancato rilascio degli ostaggi.
CONSIDERATO che
    • Alla fine di maggio 2024 Spagna, Slovenia e Irlanda si sono unite al gruppo di Stati membri dell’ONU che riconoscono formalmente lo Stato di Palestina e in questi giorni si sono aggiunti, tra gli altri, Paesi come Francia, Inghilterra, Canada, Australia e Portogallo;
    • Sono oltre l’80% degli Stati Membri, che hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina, entro i confini antecedenti la guerra del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, quale passo fondamentale per una equa soluzione politica del conflitto che porti ad una pace duratura;
    • Lo Stato di Palestina è attualmente membro della Lega araba, dell’Organizzazione della cooperazione islamica, del G77, del Comitato Olimpico Internazionale, dell’UNESCO e di varie altre organizzazioni internazionali;
    • Il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina è un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella di altri Stati, riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno Stato da parte dei palestinesi e ribadire le tutele previste dal Diritto Internazionale;
    • Risulta ormai evidente quanto sia indispensabile che le Nazioni Unite e l’Unione Europea non si fermino alle dichiarazioni di condanna ed al richiamo alle parti di fermare la violenza, ma che prendano posizione per eliminare le cause che provocano la violenza e l’ingiustizia in Israele e in Palestina con l’obiettivo di esercitare una mediazione attiva per la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati e per il rispetto dei diritti umani e del Diritto Internazionale in tutto il territorio palestinese e israeliano;
    • Il comportamento terroristico dello Stato d’Israele nel territorio della Striscia di Gaza e non solo, culminato nell’occupazione militare di Gaza City, sta mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa del popolo Palestinese, con un accanimento disumano nei confronti dei bambini e dei giovani
RICORDATO che
    • La politica estera italiana fin dagli anni ’70 è sempre stata trasversalmente impegnata per la pace in Medio Oriente e per il riconoscimento dei diritti legittimi del popolo palestinese;
    • Su iniziativa italiana l’Europa, con la Dichiarazione di Venezia del 1980, riconobbe il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
    • Nel 2012 all’Assemblea delle Nazioni Unite l’Italia votò a favore dell’ammissione della Palestina quale Stato osservatore all’ONU;
    • Nel dicembre 2014 il Parlamento italiano ha approvato una mozione che impegnava il governo a “sostenere l’obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese” e a promuovere il riconoscimento della Palestina quale stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa”, sostenendo e promuovendo i negoziati diretti fra le parti;
    • Nelle comunicazioni al Senato della Presidente del Consiglio in data 25 ottobre 2023 si sosteneva che “In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l’attuale crisi ma per arrivare a una soluzione strutturale sulla base della prospettiva “due popoli, due Stati”;
    • Tale posizione è stata ribadita dal Ministro degli Esteri italiano Tajani in occasione del suo incontro con Netanyhau;
    • La prospettiva “due popoli, due Stati” (auspicabilmente laici e democratici) non può essere raggiunta senza il previo riconoscimento dello Stato di Palestina, laddove oggi l’unico Stato riconosciuto dal nostro Paese è lo Stato di Israele;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI RIETI
    • Riconosce sotto forma di intenti e tramite ogni comunicazione istituzionale lo Stato di Palestina, così come è riconosciuto lo Stato di Israele, quale azione politica simbolica che solleciti il necessario negoziato per giungere ad una soluzione che garantisca la coesistenza pacifica dei due popoli nella libertà, nella democrazia e nella sicurezza, sostenendo gli sforzi diplomatici internazionali portati avanti anche dal Governo Italiano e dalle Nazioni Unite, anche nel rispetto di una consolidata tradizione multiculturale di tolleranza, comprensione e dialogo intrapreso negli ultimi anni dal Comune di Rieti con tutte le realtà culturali e religiose, che trova riscontro nella realizzazione del cimitero multiconfessionale, oltreché nella concessione di aree comunali per la costruzione di edifici di culto diversi da quello cattolico e di un locale pubblico destinato a moschea;
    • Condanna esplicitamente sia Hamas che il Governo Netanyahu in quanto ostacolo ad ogni ipotesi di soluzione pacifica del conflitto che contempli “due Popoli, due Stati”
E CHIEDE al Governo Italiano
    • di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa nell’ottica della strategia “due Popoli, due Stati” al fine di marginalizzare le forze contrarie a questo esito;
    • di continuare ad agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità, chiedendo l’attuazione di quanto riportato nella dichiarazione di New York del 29.07.2025;
    • di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e lavorare affinché la striscia di Gaza sia restituita all’ANP quale unico soggetto politico legittimato a rappresentare il popolo Palestinese e riconosciuto dalla comunità internazionale
IMPEGNA il Sindaco e l’Amministrazione comunale tutta
    • A farsi interprete, anche nella sua qualità di Presidente ANCI Lazio, di tali istanze e ad attivarsi verso gli altri Sindaci ed Amministrazioni della Regione Lazio per concordare un’azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari;
    • A dare massima diffusione del presente Ordine del Giorno alla cittadinanza e alle associazioni e ad inoltrarlo:
Al Presidente del Parlamento Europeo; Al Presidente della Repubblica Italiana; Al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana; Al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana; Al Presidente del Senato della Repubblica italiana; Al Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana; Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari; Al Presidente della Regione Lazio; Al Presidente nazionale ANCI.    

“Camminata per la vita 2025”, l’8 ottobre la presentazione nell’Aula Consiliare del Comune di Rieti

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Il prossimo 8 ottobre, alle ore 11:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione della “Camminata per la vita”, l’evento di prevenzione e aggregazione sociale promosso dall’ALCLI Giorgio e Silvia, nell’ambito dell’Ottobre Rosa, in programma il prossimo 12 Ottobre, in collaborazione con la ASL di Rieti e la LILT.
Saranno presenti: il direttore generale della ASL, Mauro Maccari, dirigenti ospedalieri, volontari dell’ALCLI e diverse associazioni ed imprese che sosterranno l’iniziativa che ogni anno coinvolge centinaia di persone. Verranno illustrate tutte le novità 2025.

ZES – Zona Economica Speciale, il Consiglio comunale di Rieti approva un ordine del giorno all’unanimità

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Il Consiglio comunale in corso ha approvato un ordine del giorno unitario sulla ZES – Zona Economica Speciale.

Data: 23 Settembre 2025

Tempo di lettura: 3 min

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INDICE DELLA PAGINA Descrizione A cura di Descrizione Il Consiglio comunale in corso oggi ha da poco approvato all’unanimità, con 26 presenti, un ordine del giorno sulla Zone Economica Speciale – ZES.

Di seguito il testo:

Premesso che:

<span;><span;>-  il D.L. n. 124/2023, convertito in Legge n. 162/2023, ha istituito a partire dal 1° gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – “ZES unica” che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna;

<span;><span;>- il Governo in data 4 agosto 2025 ha approvato un disegno di legge recante “Disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche ed Umbria”che prevede  l’inclusione nel perimetro della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno –ZES unica (art. 9 e ss. D.l. 124/2023 convertito in L. n. 162/2023), anche i territori delle Regioni Marche e Umbria, in quanto Regioni in transizione ai sensi del Regolamento (UE) n. 2021/1060.

La ZES prevede strumenti di incentivazione e semplificazione amministrativa a beneficio delle imprese operanti nelle aree incluse, come crediti d’imposta, procedure autorizzative più snelle, sostegno alla riconversione produttiva, allo scopo di attrarre investimenti, rilanciare la competitività territoriale e favorire la coesione economica e sociale;

Ad oggi, il territorio del Lazio – e in particolare la Provincia di Rieti – risulta escluso da tale perimetrazione, nonostante l’evidente necessità di interventi strutturali per il rilancio economico e la ricostruzione post-sismica; Considerato che:

La Provincia di Rieti, e in particolare il capoluogo e le aree colpite dal sisma del 2016, sono area di crisi industriale complessa, ai sensi della Legge n.181/1989, e necessitano di interventi straordinari per contrastare il declino economico,l’emigrazione giovanile e la desertificazione imprenditoriale; La provincia di Rieti comprende 73 comuni, un numero elevato di questi sono considerati “aree interne”. Il territorio rientra inoltre nella zona sismica 1, la più elevata classificazione di rischio sismico,e presenta ritardi strutturali nella ricostruzione e nella ripresa economica post-terremoto; La mancata inclusione del Reatino nella ZES potrebbe aggravare il divario competitivo e infrastrutturale; Rilevato inoltre che:

Il Comune di Rieti ha il dovere istituzionale di farsi portavoce delle esigenze del proprio territorio, agendo in raccordo con la Regione Lazio e con le rappresentanze parlamentari, affinché vengano trovati gli strumenti idonei per migliorare la competitività e con politiche puntuali ed adeguamenti normativi l’inclusione di Rieti nei benefici della ZES per contrastare il possibile declino economico;

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Rieti impegna il Sindaco e la Giunta:

Ad attivarsi con urgenza presso la Regione Lazio e presso il Governo nazionale per richiedere l’estensione della ZES unica o strumenti alternativi di pari portata alla Provincia di Rieti, tenuto conto che il territorio reatino è ricompreso: o nell’area di crisi industriale complessa riconosciuta dal MIMIT;

o nelle aree colpite dal sisma del 2016, classificate in zona sismica 1;

o nelle aree interne della Strategia Nazionale per le Aree Interne (PSNAI)

A promuovere, in collaborazione con gli altri Comuni del cratere sismico, una piattaforma territoriale condivisa, che evidenzi le specificità e i fabbisogni del tessuto produttivo reatino; A richiedere alla Regione Lazio di formalizzare, nelle sedi competenti, l’istanza di riconoscimento alla provincia di Rieti dei benefici della ZES, sulla base di criteri oggettivi di fragilità economica,demografica e infrastrutturale; A relazionare al Consiglio Comunale entro 60 giorni sugli esiti delle interlocuzioni istituzionali avviate e sulle eventuali risposte pervenute da Regione e Governo.

Espulso albanese per spaccio di droga. Era stato già espulso, ma era tornato in Italia

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Nella serata del 22 settembre 2025 la Polizia di Stato ha espulso un cittadino albanese di ventiquattro anni mediante accompagnamento alla frontiera. L’uomo era stato sottoposto a controllo, lo scorso sabato, dadaglagenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, impegnati nei servizi di prevenzione e repressione dei reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, mentre si trovava nel capoluogo reatino a bordo di una autovettura, insieme ad un suo connazionale di 49 anni. I poliziotti, in considerazione del comportamento sospetto dei due stranieri, hanno proceduto alla loro perquisizione personale che ha consentito di rinvenire, in possesso del ventiquattrenne, due dosi di cocaina, mentre l’altro cittadino albanese è stato trovato in possesso di due dosi di hashish. Nei confronti dello straniero ventiquattrenne, inoltre, è stata accertata la violazione della normativa sull’Immigrazione per aver fatto reingresso in Italia, senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno, dopo una precedente espulsione di cui era stato destinatario nel 2023. Per tale motivo l’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto gli arresti domiciliari fino al giudizio per direttissima, a seguito del quale, dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà e condotto presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rieti per l’adozione del conseguente provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Lo straniero è stato quindi accompagnato alla frontiera aerea di Roma Fiumicino ed imbarcato su un volo diretto in Albania.

Prosegue il brutto tempo sul Reatino

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Premesso che è in corso di validità l’Avviso di condizioni meteorologiche avverse n. 25065 del 22 settembre 2025 emesso dal Dipartimento della Protezione Civile, considerato che il documento “Previsione Sinottica e QPF” emesso dal DPC in data 23 settembre riporta una previsione di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati generalmente moderati, su tutto il territorio regionale e tenuto conto delle caratteristiche spazio-temporali delle precipitazioni previste e della loro intensità, dello stato di saturazione dei suoli e dei livelli dei corsi d’acqua, nonché delle indicazioni rese disponibili dai presidi territoriali e dalla modellistica idrologica ed idraulica, della suddivisione del territorio regionale  l’allerta meteo avrà ancora validità dal pomeriggio di oggi, 23 settembre e per le successive 18-24 ore.

Sebastiani a Confartigianato e Copagri: “Tavolo permanente regolarmente e ripetutamente riunito. Già convocata nuova riunione per il 29 settembre”

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Di seguito una dichiarazione dell’assessore al bilancio e patrimonio Andrea Sebastiani: “Leggo, come sempre con grande attenzione, le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Confartigianato e Copagri tese a richiedere un incontro all’Amministrazione comunale di Rieti sul tema del Regolamento generale delle Entrate. Faccio presente che la riunione del tavolo permanente di monitoraggio sui tributi locali, istituto dalla nostra amministrazione ormai da un anno e ripetutamente e costantemente riunito nei mesi scorsi, è già stato convocato per lunedì 29 settembre alle ore 15. Sarà l’ennesima, importante occasione di confronto continuo e assiduo con le organizzazioni di categoria e i sindacati così come avvenuto ripetutamente nel corso dei mesi. Colgo l’occasione, infine, per ribadire che il Regolamento generale delle Entrate, dopo lunga e proficua discussione, è stato già portato all’attenzione delle Commissioni congiunte, Bilancio e Regolamenti comunali”.