Nonostante il Parlamento si sia chiaramente espresso in maniera contraria sulla proposta di mettere il pedaggio sul Grande Raccordo Anulare (e lo ha fatto appoggiando un odg del Pd e uno del Pdl), il viceministro leghista Castelli dimostra per l’ennesima volta il rispetto che ha per le istituzioni e per i cittadini e lo fa dichiarando di volere andare avanti sulla linea del balzello.
Considerando che ormai la maggioranza di governo si regge sugli umori di Bossi e dei suoi uomini, credo debba esserci una riflessione profonda sull’argomento. Va bene che le camicie verdi odiano i romani, ma così a pagare il casello, oltre ovviamente ai pendolari che quotidianamente raggiungono la capitale, saranno gli stessi cittadini che vengono dal tanto sbandierato nord da difendere. Che sia l’ennesima cantonata?
Lavoratori, pendolari e studenti non sono cavie da laboratorio e da parte nostra, considerando anche le azioni legali intraprese dalle Province di Rieti, Roma e da tutti i territori direttamente coinvolti nelle scellerate azioni del governo, continueremo a garantire la difesa di diritti che dovrebbero essere indiscutibili”