FP CGIL: COMUNE DI RIETI, A RISCHIO LE STABILIZZAZIONI

Comune di Rieti

Siamo al Moulin Rouge…Il “can can” continua….Dopo il balletto del programma triennale, va in onda quello dei “concorsi interni”al Comune di Rieti.

Nel 2008 la delegazione trattante, (in un blitz estivo e senza la FP CGIL) modifica il Piano Triennale delle assunzioni, nel senso di anticipare i concorsi per la “stabilizzazioni” dei Dirigenti a contratto e di posticipare, così come denunciato dalla FP CGIL e poi puntualmente verificatosi, la riqualificazione del personale del comparto.

Nel 2009 il Piano Triennale viene riproposto alla delegazione trattante rivisto e corretto, con aggiunta di diverse posizioni “semidirigenziali” di dubbia legittimità (categorie D3) e prevedendo percorsi di fatto “facilitati” che avrebbero reso possibili percorsi rapidissimi di accesso alle qualifiche apicali di ben individuati dipendenti.
Come dire “l’appetito vien mangiando…”.

La CGIL in più occasioni ha rimarcato quanto fosse grave proporre un nuovo piano, sia per i contenuti (poco comprensibili) dello stesso, sia perché così facendo non si onorava quello precedente, con evidente danno per il lavoratori che attendevano l’esplicarsi delle procedure da più di un anno.
Fino ad oggi, a dare ragione alla FP CGIL è stata la storia. Non si è infatti proceduto alla completa attuazione del piano triennale (benché i brindisi si siano sprecati, come ad esempio per i co.co.co. stabilizzabili) e sicuramente non si è proceduto alle verticalizzazioni previste (ne le “vecchie” ne le “nuove”). Si è perso tempo volutamente?

E’ certo è che oggi, in ogni caso, ci ritroviamo a correre il fondato rischio di dover confermare il fatidico detto “chi troppo vuole nulla stringe”.
La CGIL FP ricorda quanto già sostenuto in passato sulla opportunità di dare attuazione a tutto il Piano Triennale Occupazionale e di espletare i “passaggi interni” dalla categoria C alla categoria D, (anche perché su quelli infra – categoriali (D1 –D3), potrebbe calarsi un’altra spada di Damocle).

I tempi rapidi, più volte sollecitati, avevano preciso scopo sia di scongiurare le restrizioni certe della norma “Brunetta” e al contempo di liberare finalmente risorse economiche dal fondo di produttività di cui beneficiano tutti i lavoratori.
Chiediamo quindi al Comune di Rieti uno sforzo di chiarezza e di responsabilità nei confronti dei dipendenti che legittimamente aspettano di essere stabilizzati e riqualificati  da anni, e  rischiano di trovarsi con il classico pugno di mosche in mano.