Forestali deferiscono il presunto autore dell’incendio boschivo sviluppatosi a Contigliano

Nel mese di febbraio 2019 nel Comune di Contigliano, località “Pianozza”, si sviluppò un incendio che provocò l’abbruciamento di una superficie complessiva di circa 2.500 metri quadrati, di cui 2.000 metri quadrati di bosco. L’incendio venne spento dai Vigili del Fuoco e sul posto intervenne anche una pattuglia dei Carabinieri della Specialità Forestale proveniente da Rivodutri.

Nell’immediatezza non fu possibile risalire alla cause che avevano cagionato il rogo, quindi le indagini passarono ai Carabinieri Forestali di Contigliano competenti per territorio. Nei giorni seguenti vennero svolti diversi sopralluoghi al fine di accertare le dinamiche dell’incendio e dargli quindi una connotazione tra quelle ipotizzabili, cercando anche di raccogliere testimonianze da parte di persone che avrebbero potuto aver notato qualcosa e quindi in grado di dare elementi utili alle attività in corso.

All’attività di indagine èstato chiamato a dare il proprio contributo il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare Forestale (N.I.P.A.F.) per porre in essere un sistema investigativo noto come M.E.F. (Metodo delle Evidenze Fisiche) che, attraverso una serie di analisi degli elementi combusti, ha consentito agli investigatori di risalire al punto di origine dell’incendio, costituito da un abbondante accumulo di cenere non compatibile per quantità con le altre ceneri.

Verosimilmente le ceneri, probabilmente depositate in loco prima dell’incendio, hanno creato i presupposti per l’inizio di una lenta combustione che con l’aiuto del vento ha prodotto l’incendio che ha poi mandato in fumo il bosco. Stante la presenza di più abitazioni nelle vicinanze del punto di origine accertato, le indagini si concentravano su tutti coloro che avrebbero potuto in qualche modo disfarsi delle ceneri provenienti da sistemi di riscaldamento a legna depositandole sul terreno, purtroppo senza accertarsi che fossero perfettamente spente e scevre dalla presenza di carboni.

Stante quanto sopra descritto i Carabinieri della Specialità Forestale deferivano alla Procura della Repubblica di Rieti una persona ritenuta coinvolta nei fatti, ipotizzando il reato di incendio boschivo.