FONDO POLIZIA MUNICIPALE, CONSIGLIERI VALENTINI E CARUCCI: SI CERCA SEMPRE DI TRAVISARE LA REALTA'

Consiglio comunale di Rieti

“È veramente singolare come si possa travisare la realtà. Sull’approvazione del regolamento che disciplina l’attivazione di un fondo integrativo per gli operatori della polizia municipale da parte del consiglio comunale, si vuole far credere all’opinione pubblica che sia passata la linea dei consiglieri di opposizione tesa a mantenere in capo alla giunta comunale il potere di fissare, anno per anno, gli importi da destinare al fondo, e un emendamento per considerare una soglia minima di 50 mila euro l’anno.

La realtà è che l’articolo 11 del citato regolamento, rubricato ‘Finanziamento del fondo’, portato in seno ai lavori del consiglio comunale, così come approvato all’unanimità dalla competente commissione consiliare, recita testualmente: “Il fondo è finanziato con i proventi di cui all’art.208 del D L.gs. 285/92 (Codice della Strada) nella misura fissata con deliberazione della Giunta Comunale da adottarsi sulla base della proposta di bilancio di previsione deliberata dal Consiglio di Amministrazione”. È di tutta evidenza, quindi, che è stato votato esattamente il testo proposto dalla polizia municipale, così come emendato dalla commissione Statuto e Regolamenti, grazie al voto compatto della maggioranza di governo della città al quale si sono uniti in un coro “unanime” di consensi i consiglieri di minoranza.

E questo dopo che il tentativo del consigliere Scacciafratte di emendare il testo, andando a togliere la previsione di garanzia per il personale di una quota individuata pro capite per ciascun anno “che non potrà mai essere inferiore a quella individuata in fase di prima applicazione del regolamento stesso”, sia fallito di fronte anche, va detto per onestà intellettuale, alla presa di posizione assolutamente contraria del consigliere Cavalli. Rimasto solo, il consigliere Scacciafratte ha ritenuto opportuno, attraverso un contorto avvitamento, prima ritirare l’emendamento e poi votare il regolamento.

Il comandante Aragona, pertanto, che pure assolve a tante incombenze operative, non ha mai avuto e né potrà mai avere alcuna competenza a fissare gli importi annui della previdenza integrativa, competenza che rimane ex lege in capo alla giunta comunale. La linea che è passata, se ne faccia una ragione chi tenta quotidianamente di confutare la realtà con risultati che rasentano il ridicolo, è quella di una maggioranza compatta che non ha lasciato scampo ai maldestri interventi posti in essere da una minoranza sempre più tale.  D’altra parte quanto sopra riportato non è confutabile da alcuno atteso che trova puntuale conferma nelle registrazioni che vengono effettuate dell’intero consiglio comunale”. 

Va inoltre ricordato come il consigliere Attilio Carucci si sia fatto portavoce della volontà della maggioranza di inserire tempestivamente nell’ordine dei lavori il suddetto provvedimento al fine di garantire le legittime aspettative degli operatori della polizia municipale.

“Siamo in presenza di una situazione paradossale – concludono – dove una maggioranza coesa propone, vota e a volte emenda sé stessa nel tentativo di migliorarsi e una minoranza che vota tutti i provvedimenti proposti dal centrodestra nel tentativo di farli propri e alimentare in loro stessi e nella gente l’illusione di governare”.