FERMENTO ED ATTESA AD ANTRODOCO PER IL PROGRAMMA D'INVESTIMENTI DI GHEDDAFI

Delegazione di Antrodoco

Le aspettative sugli investimenti annunciati da Mu’ammar Gheddafi ad Antrodoco sono molte e si sono rafforzate nel corso della missione che abbiamo compiuto in Libia con la delegazione guidata dal sindaco Maurizio Faina il quale proprio stamattina ha consegnato in ambasciata una lettera di ringraziamento per il leader libico, e siamo in vivo fermento fino a quanto non si conoscerà il programma che il Leader vorrà presentare”.

A dichiararlo Augusto Colangeli, presidente della sezione Ascom-Confcommercio di Antrodoco, di ritorno dal viaggio compiuto in Libia nei giorni scorsi cui ha partecipato anche Riccardo Guerci, nella doppia veste di membro di giunta Ascom e di consigliere della Camera di commercio di Rieti, e seguito alla dichiarazione di Gheddafi sulla volontà di compiere alcuni investimenti nella cittadina di Antrodoco tra cui quelli legati all’imbottigliamento delle acque della sorgente di Rocca di Corno ed alla rinascita delle terme, alla realizzazione di un campo d’altura e di un grande albergo.

L’interessamento del Colonnello Gheddafi per Antrodoco – ricorda Colangeli annunciando che il sindaco consegnerà in queste ore all’ambasciata libica una lettera di ringraziamento da inviare al leader libico – è da ricondurre, purtroppo, al doloroso evento verificatosi il 6 Aprile 2009 alle 3,32 a  L’Aquila. Il Presidente Berlusconi decide di spostare il Summit del G8 dalla Maddalena a L’Aquila, nel cuore del terremoto, per coinvolgere i grandi della Terra, renderli partecipi della catastrofe e sicuramente per cercare di ottenere aiuti concreti per la città devastata’’.

Al G8 dell’8-10 luglio 2009 partecipa  anche il Colonnello Gheddafi che per raggiungere L’Aquila decide di evitare le gallerie dell’Autostrada Roma-L’Aquila, per una questione di sicurezza, e passa per la Salaria. “Fa una sosta al Belvedere di Antrodoco, – prosegue Colangeli – scatta delle foto e ammira il paesaggio. Conclusi i lavori del Summit Gheddafi ripercorre la SS17 in direzione di Roma, attraversa nel nostro comune i primi centri abitati immersi nel verde, le storiche Gole del Velino, dove fu combattuta la prima battaglia del Risorgimento Italiano tra le truppe napoletane capitanate da Guglielmo Pepe e l’esercito austriaco guidato dal Generale Frimont , ammira nuovamente la sagoma imponente del Monte Giano con la sua scritta DUX, regalo a Benito Mussolini da parte degli allievi del Corpo Forestale realizzata nel 1939”.

“Poi la sosta sulla Salaria in prossimità del Ponte della Cona per sgranchirsi le gambe. – ricorda – Qui, attirati dall’imponente servizio di sicurezza al suo seguito, dalla Limousine in sosta  si sono riversati molti cittadini curiosi. Il Colonnello viene riconosciuto ed allora scatta la tipica accoglienza antrodocana: saluti abbracci foto e Gheddafi che invitava i ragazzi a posare abbracciati con lui per una foto. E’in questa fase che scatta qualcosa nella mente del Colonnello entusiasmato dallo scorcio naturale e dall’accoglienza”.

Dichiarerà in seguito: “Siete entrati nel mio cuore, non mi dimenticherò di voi”.
“A distanza di non molto tempo, la sorpresa: – prosegue Colangeli – l’arrivo dell’Ambasciatore Libico Hafed Gaddur insieme al Generale dell’esercito e capo del cerimoniale Muri El Mishari. Regalano al Sindaco le foto scattate da Gheddafi e si interessano delle esigenze di Antrodoco”.

Da allora si susseguono vari incontri, acquisizione di notizie e documenti.
Arriva l’invito di Gheddafi al sindaco ed a una delegazione rappresentativa di Antrodoco.
“E’ da qui che inizia il lavoro del territorio per arrivare dal sogno ai fatti ed è per questo che chiediamo il supporto di tutti, dalle istituzioni agli operatori economici ai cittadini, in questa vicenda che già ci ha portato alla ribalta delle cronache internazionali portando ad Antrodoco giornalisti provenienti da tutta Europa e da tutto il Mediterraneo”.