Fara in Sabina, Uniti per Fara: “Per la sinistra rinnovamento non passa da consenso elettorale”

”Nel Consiglio comunale odierno si è proceduto, tra gli altri punti, alla surroga dei consiglieri di minoranza del gruppo “Fara Merita”, determinata dalle loro dimissioni. In questo avvicendamento di persone non possiamo non costatare che proprio coloro che per anni hanno dato lezioni morali sul rispetto e il dovere istituzionale, non solo non si sono presentati nel luogo istituzionalmente più adeguato per spiegare, alla cittadinanza e ai colleghi consiglieri, la loro impossibilità a proseguire il mandato, ma addirittura in prima battuta hanno tentato di delegare a terzi la presentazione delle dimissioni, modalità assolutamente inaccettabile – dichiara “Uniti per Fara”, gruppo di maggioranza del Comune di Fara in Sabina – ancora ad oggi, di fatto, non risultano ufficialmente motivazioni collegate alle dimissioni dei consiglieri, se non quelle rilasciate alla stampa, in sfregio, a nostro avviso, alla volontà popolare che aveva sancito la loro elezione. Inoltre, la gestione della vicenda da parte dei consiglieri uscenti ed entranti è stata a dir poco approssimativa e arruffata, anche nei tempi, considerato che si andava incontro ad un Consiglio comunale a cui i nuovi consiglieri avrebbero potuto dare pochi contributi, non avendo preso parte ai lavori delle commissioni competenti, cosa che si è palesata in diversi passaggi.

Speravamo in una maggiore responsabilità da parte della sinistra, e riteniamo che la superficialità nelle azioni debba avere un limite nel rispetto dei luoghi e dei compiti assegnati alle istituzioni. Inoltre, abbiamo assistito a questo scambio di persone all’interno del Consiglio dopo aver già assistito a diversi, confusi tentativi di cambio del nome del gruppo “Fara Merita”, diventato nel giro di poche settimane prima “Democratici e riformisti per Fara”, poi “Gruppo Consiliare del Partito Democratico”, riflettendo nel gruppo di minoranza e quindi nelle istituzioni la confusione politica dei suoi membri. Insomma, questo processo politico è stato portato avanti con modalità istituzionalmente sgrammaticate e politicamente opinabili.

A proposito di istituzioni e democrazia,constatiamo infine che chi ha lasciato l’incarico per motivi politici ha deciso di annullare la scelta fatta alle ultime elezioni dagli elettori di Fara in Sabina, per lasciare il posto, nei banchi delle opposizioni, a chi oggi ha preso spazi che gli elettori non gli hanno riconosciuto. Ribadiamo che noi siamo sempre favorevoli al rinnovamento della classe politica, che però per essere realmente tale e non mero avvicendamento di posti deve essere quantomeno legittimato nelle urne. Ci sembra infatti che il gioco preferito dalla sinistra sia sempre lo stesso: adottare una falsa politica di rinnovamento, sotto la quale portare avanti solo propri interessi senza passare per il consenso elettorale, in sfregio – conclude il gruppo di maggioranza – della democrazia”.