Fara in Sabina dedica una giornata ai bambini, per dire no a bullismo e abusi

Un borgo sabino ha deciso di dedicare un’intera giornata di festa ai bambini. Succederà a Fara in Sabina domenica 14 aprile, dal mattino fino a sera, con un programma ricco di eventi gioiosi e interessanti che prevede dalle ore 10.00 il laboratorio ludico “Ma guarda che emozione”, con giochi e merenda.

La manifestazione proseguirà con un’esibizione di judo organizzata dal gruppo locale di arti marziali. Alle ore 12, per la gioia dei bambini e degli adulti, una manifestazione canina organizzata dalla sezione cinofila della Croce Rossa. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, racconti storici in dialetto e musiche popolari per tutti. Seguirà il concerto “Insieme per i bambini” con esibizioni di vari artisti e di un coro gospel.

Per i più grandi il borgo di Fara riserverà visite guidate al Museo Archeologico e al Museo del Silenzio, stand gastronomici e musica. Durante la festa sarà possibile acquistare le calandive di Telefono Azzurro e contribuire così a dare una mano a questa lodevole associazione di volontari che dal 1987 si batte in difesa dei bambini e degli adolescenti, contro gli abusi di ogni genere e contro il bullismo. Gli eventi festivi della giornata sono organizzati dal Gruppo Folk Città di Cures, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.


Merita di essere visitato il borgo di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, a 50 km da Roma, lungo la Via Salaria, a quasi 500 metri di altitudine, con una vista panoramica indimenticabile. Il paese che è tutto raccolto sulla sommità del colle Buzio, tra i monti Sabini e la valle del Tevere deve in parte la sua notorietà alla storica abbazia benedettina di Farfa, che sorge a pochi chilometri, anche se presenta un centro storico interessante e ospita durante l’anno eventi musicali e fieristici di tutto rispetto. In particolare Fara in Sabina offre la possibilità di visitare due importanti musei.


Il Museo del Silenzio, ospitato dal Monastero delle Clarisse, che racconta la memoria e il silenzio delle suore qui presenti dal 1673. Unico nel suo genere, questo Museo rappresenta uno fra i più originali spazi espositivi italiani che non offre solo una semplice visita, ma permette un’esperienza nuova e antica allo stesso tempo. La visita è anche un modo per conoscere e apprezzare la vita contemplativa monastica.


Il Museo Archeologico, ospitato in un edificio del XV secolo appartenuto alla nobile famiglia Brancaleoni, è dedicato alla storia del misterioso popolo dei Sabini e alle città sabine di Cures (l’attuale Talocci, frazione di Fara) ed Eretum (nei pressi dell’attuale Montelibretti). Infatti raccoglie ed espone i reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici effettuati dal 1970 che interessarono, nel caso di Cures, l’abitato e nel caso di Eretum, più recentemente, una necropoli, consentendo così di ricostruire aspetti importanti della vita e della cultura dei Sabini, dominatori ancora in parte sconosciuti di questo territorio a nord del Lazio dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C. fino alla conquista romana avvenuta nel III secolo a.C., ovvero cinquecento di storia.


Il programma di domenica 14 aprile è attraente, pertanto siamo tutti invitati, bambini e non, a trascorrere una giornata lieta con familiari e amici, lontani dal rumore delle città.

Giuseppe Manzo