EX CASERMA VVFF, FERMARE I PROGETTI, E' QUANTO AFFERMANO I CONSIGLIERI IDV

Ex caserma dei Vigili del Fuoco

Sulla vicenda dell’ex caserma dei VV.FF. e dell’Arpa, pare assai singolare  la tempestiva presa di posizione dell’Assessore Costini. Peccato che venga solo dopo la nostra interrogazione e alcune attenzioni riportate dalla stampa.

Lungi dal voler pensare che qualcuno sia “scemo”, anzi;  però sarebbe opportuno sapere perché la proposizione di un qualsivoglia progetto, in quell’area tanto chiacchierata, non abbia subito un immediato e brusco arresto, con relativa pubblica presa di posizione nei mesi passati da parte dell’Assessore all’Urbanistica? E perché solo dopo la denuncia dei sottoscritti e di una parte della stampa locale si prendono le distanze?

Risulta invece, purtroppo, che si sia avviato un iter procedurale non certamente necessario per prendere le dovute distanze. Che a guidare l’iniziativa, sia un Commissario nominato dalla Giunta Marrazzo, poco importa, anche perché non si può escludere che ancor prima della presentazione del progetto, rappresentanti dell’Arpa abbiano abbondantemente contattato esponenti della Giunta comunale e che forse una qualche esigenza l’abbiano rappresentata, visto anche il fatto che attualmente gli uffici dell’ARPA sono ubicati in affitto presso la biblioteca di Rieti.

Che Amministrazione, Sindaco e Assessori, pongano attenzione, affinché le norme vengano rispettate, ci permettiamo di dubitare alla luce di tutte le vicende rappresentate di cui la stampa ha dato rilievo.

La vicenda della strada prevista, come asserito dall’assessore Costini nel Piano di Zona 167 di Piazza Tevere, ne è una delle tante dimostrazioni.

Perché infatti, un’opera pubblica, peraltro mai condivisa in passato per la evidente pericolosità che comporta, ce la troviamo riproposta, quasi in penombra, in un Piano di ben altra valenza che a nessun altro titolo ha coinvolto quel quartiere. Quella strada è utile forse solo ad un edificio e fa venir meno un concetto di viabilità sostenibile nel quartiere.

Ma gli interrogativi a cui non si è risposto, sono ben altri. Quante altre pratiche sono state autorizzate in questi mesi in contrasto con la nuova variante al PRG? Non vorremmo quindi che il rimprovero tra le righe, alla Regione amica, per il ritardo della pubblicazione del nuovo P.R.G., fosse alla fine una finta. Comunque verificheremo.

Non abbiamo sentito o non capito tra l’altro la risposta riguardante le accelerazioni di alcune pratiche ed i ritardi di altre. Su questa vicenda specifica si è interrogato per sapere perché il fabbricato di Piazza Tevere, destinato a centro commerciale e artigianato al servizio del quartiere, ha tardato (qualche anno) ad iniziare i lavori, ed oggi tarda ad ultimarli.

Perché il fabbricato avente stesse funzioni a Micioccoli a distanza di anni e dopo aver tentato la trasformazione in appartamenti, non inizia ancora i lavori. Stessa identica storia magari dell’edificio sito in località Fonte Cottorella, che da albergo, dopo tanti anni è stato acquistato dalla Provincia è trasformato in convitto. A proposito ma i permessi a costruire non hanno ancora la scadenza di 3 anni?

Misteri dell’urbanistica, e purtroppo dei tanti intrecci trasversali.