Enersi: Il progetto bio metano a Vazia condiviso con le Istituzioni

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“Leggiamo negli ultimi giorni diverse critiche circa la mancata condivisione con le istituzioni delle scelte per la localizzazione delle aree del progetto bio metano e per fare chiarezza vorremmo richiamare quanto avvenuto:

  • Nel  Enersi individua, di concerto con il Consorzio ASI, il terreno per la realizzazione;
  • Nello stesso periodo veniva presentata l’iniziativa all’amministrazione comunale di Rieti e ad altre amministrazioni comunali della Provincia ricevendone il gradimento scritto;
  • Prima dell’assegnazione e della redazione del progetto definitivo, il Consorzio commissionò una relazione tecnica all’università dell’Aquila e chiese un parere ai principali soci quali il Comune di Rieti ed alla Provincia di Rieti, ricevendone verosibilmente un assenso;
  • La relazione dell’Università dell’Aquila risultava essere ampliamente favorevole, sia per la salvaguardia dell’ambiente e la tecnologia proposta coe la miglior soluzione disponibile. Il successivo progetto, attraverso le soluzioni proposto, superava i punti di attenzione circa il contenimento degli odori (oltre 150 volte sotto la soglia di legge) e la gestione del digestato in fertilizzante organico;
  • Nella conferenza dei servizi conclusasi nel 2018 con parere favorevole, a riprova della corretta localizzazione, venivano richiamati i areri favorevoli dell’AUSL di Rieti, dei Vigili del Fuoco, ARPA Lazio, Consorzio ASI, Provincia di Rieti, Sovrintendenza Unica Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio, Regione Lazio Area Urbanistica, Comune di Rieti, Agenzia delle Dogane, Direzione Regionale Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.

Per quanto sopra non riusciamo a comprendere sia come cittadini che imprenditori, cos’altro di più scrupoloso avremmo potuto fare senza dimenticare che un progetto non può aspettare oltre cinque anni prima di vedere la luce, diversamente nessuno di noi potrà recriminare sulla mancanza di opportunità di sviluppo, di lavoro e di crescita della nostra società”.

Così in una nota Luca Acquaroli per la società Enersi Innovation