Emili – Programma elettorale

Amministrative Rieti 2012 - Antonio Emili candidato Sindaco di Rieti

 

LE IDEE

Antonio Emili non scopre la politica in campagna elettorale. Essa affiora e si impone, piuttosto, come un tratto distintivo della sua personalità. Il suo impegno è legato alle battaglie condotte in nome di una visione ideale che attinge alla cultura della Tradizione i propri valori di riferimento. La difesa della sacralità della vita, la promozione della famiglia, il rispetto della dignità del lavoro e la salvaguardia dell’identità nazionale costituiscono le radici profonde del suo pensiero politico ed il movente ideale che ne ha ispirato l’azione.

LA SCELTA

La candidatura di Antonio Emili a sindaco della città di Rieti alle elezioni del 6 e 7 maggio designa una scelta dettata dalla sua passione politica e dall’amore che egli nutre per la propria terra. Antonio si presenta ai cittadini con i contenuti di una visione politica ispirata dalla volontà di tradurre in azioni concrete i propositi di sviluppo e di modernizzazione del territorio. In breve, Antonio Emili è l’espressione più alta di una nuova classe dirigente che avanza dal lato del centro-destra in nome di un’idea di città che ha nelle istanze dei giovani il suo irrinunciabile riferimento. La difesa della qualità della vita, la tutela dei diritti essenziali delle categorie disagiate, la riqualificazione del tessuto urbano, la valorizzazione delle risorse locali e la promozione culturale e turistica del territorio designano gli obiettivi da perseguire per proiettare la nostra città in una prospettiva futura. È un progetto ambizioso che Antonio Emili intende servire con la volontà di rappresentare in seno all’amministrazione pubblica un solo interesse: quello generale. Nel solco di una Tradizione politica che affianca amministratori e amministrati e impegna una classe dirigente nuova nell’opera di governo tesa a traghettare la nostra terra verso il suo Futuro.

IL PROGETTO: CITTÀ FUTURA

La candidatura a sindaco di Antonio Emili è un impegno assunto al servizio di un’idea a cui si è voluto dare il nome di CITTÀ FUTURA.
Città futura è la proposta che una classe dirigente nuova formula all’indirizzo dei cittadini affinché rappresentanti e rappresentati condividano il bisogno e la volontà di trasformare il capoluogo sabino in una città moderna. Città futura è il progetto al quale affidiamo il compito di colmare le distanze che allontanano Rieti dal resto del mondo. Città futura è una scelta concreta per avviare il territorio lungo un percorso di rinascita civile, sociale ed economica.
L’obiettivo è rimuovere Rieti dalla sua condizione di secolare isolamento e sottrarre la città agli effetti nefasti di una congiuntura economica che ha già decretato la cessazione di numerose attività produttive e di altre minaccia l’imminente chiusura e con esse il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Un obiettivo alla portata di un territorio che da anni non cresce nel numero degli abitanti e che al momento vanta il triste primato della popolazione più anziana della Regione Lazio, costringendo i giovani a emigrare altrove per coltivare i propri studi universitari o per trovare un’occupazione.    
Il programma di Antonio Emili arma la città innanzi all’avanzata apparentemente inesorabile della disoccupazione, della mobilità, della cassa integrazione e di quant’altro si accompagna alla crisi dei nostri tempi. La proposta supera le contraddizioni e i difetti cronici di un territorio poco incline a fare sistema, ove anche la volta in cui si è agito lo si è fatto troppo spesso in ordine sparso e non di rado l’uno contro l’altro.
A fronte di tale scenario, il modello di Amministrazione Partecipata cui trae fondamento e ispirazione il progetto varato da Antonio Emili ambisce a costruire un sodalizio tra tutte le forze sociali ed economiche del territorio e tra i vari livelli istituzionali che vantano una qualche responsabilità di governo nei confronti del territorio stesso.
A tale unità di forze economiche, sociali e istituzionali il progetto “CITTÀ FUTURA” affida il compito di trainare la città da una fase prettamente industriale che non è più, in direzione di un’epoca altra in cui, ferma restando la necessità di conservare e potenziare le attività manifatturiere già stanziate sul territorio, si può e soprattutto si deve inaugurare finalmente il corso storico della città turistica, della città della cultura, della città universitaria, della città in grado di fornire servizi moderni ai moderni bisogni dei cittadini.  
Una Rieti possibile. Una Rieti che mobilita le proprie e le altre altrui forze nell’opera in cui soggetti pubblici e privati coniugano idee e risorse e collaborano per restituire alla nostra città il ruolo che più le compete: il ruolo di Città Capoluogo di Provincia. Un traguardo raggiungibile con la slancio che solo una classe dirigente nuova è in grado di dare all’Amministrazione del Comune di Rieti.
Uomini e idee nuove, dunque, sono i presupposti di un rinnovamento in virtù del quale Antonio Emili candida se stesso a sindaco della città di Rieti. In nome di una politica ancorata a una missione civile che Antonio onorerà al servizio di una visione del Futuro della città di Rieti e della vita dei suoi cittadini.

LE PROPOSTE IN BREVE

1) SVILUPPO: RECUPERO DELLE AREE INDUSTRIALI DISMESSE DELL’EX SNIA VISCOSA, DELL’EX MONTEDISON E DELL’EX ZUCCHERIFICIO

La riconversione di tali siti risponde alla necessità di restituire alla città un’area vasta tanto quanto una buona porzione del centro storico, sottraendo al degrado e all’incuria del tempo un parte del territorio cittadino ove situare nuove funzioni e nuovi servizi destinati a soddisfare i bisogni delle imprese e dei cittadini. Lo strumento utile per conseguire tale obiettivo è già stato azionato dall’amministrazione comunale ancora in carica con l’adozione dei programmi integrati d’intervento urbanistico di cui alla legge regionale del Lazio n. 21/2009. Tale strumento normativo contempera al meglio l’interesse pubblico e quello privato e congiunge i soggetti portatori dell’uno e dell’altro nel comune sforzo teso alla realizzazione di importanti opere di rilevanza collettiva.
In sostanza, il recupero delle aree industriali dismesse è un intervento di portata eccezionale che mobilita investimenti potenziali per centinaia di milioni di euro, cui deriva la possibilità di creare nuova e buona occupazione per almeno 450 persone nel breve e nel medio periodo. All’evidenza di
tali benefici si aggiunge l’opportunità storica di realizzare nel perimetro dei siti industriali dismessi un AUDITORIUM, un CENTRO CONGRESSI, una SEDE UNIVERSITARIA, un
POLO FIERISTICO e le altre funzioni e servizi che la città ambisce ad avere per acquisire un volto moderno e muovere alla conquista di un suo futuro.
In tema di sviluppo, analogo impegno richiede la necessità di liberare risorse in favore delle categorie professionali e imprenditoriali del territorio, con particolare riguardo ai giovani e a quei rappresentanti del mondo delle arti e dei mestieri che vogliano rendersi partecipi del processo di rilancio della città mediante assunzioni ed investimenti.

2) CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI A ROTAZIONE
tra gli iscritti ai vari ordini territoriali;

3) SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA
in materia di costituzione e esercizio di un’attività imprenditoriale;

4) RIDUZIONE DEI TEMPI DI PAGAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE;

5) URBANISTICA E TERRITORIO: RIQUALIFICAZIONE DELLE FRAZIONI, DELLE PERIFERIE E DEL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ;

Il progetto CITTÀ FUTURA prevede la redazione di un programma graduale d’interventi di riqualificazione del territorio cittadino, con particolare riguardo ai tessuti urbani delle frazioni e dei quartieri periferici. Anche a tal proposito l’Amministrazione può avvalersi del prezioso strumento dei piani integrati per stimolare il concorso dei privati nell’opera tesa a recuperare la funzionalità e ad elevare il grado di vivibilità delle aree più usurate della città di Rieti. Nell’ambito di tale opera il centro storico assume un’importanza notevole anche e soprattutto in ragione della rilevanza strategica che il cosiddetto “salotto buono della città” riveste in funzione della vocazione turistica del capoluogo. Al riguardo, il progetto CITTÀ FUTURA investe l’Amministrazione comunale dell’onere di coniugare le esigenze e le aspettative delle tre entità: la città dei residenti, la città degli operatori economici e la città degli ospiti. La possibilità di ricondurre ad unità l’apparente conflitto tra le suindicate “entità” cittadine è un traguardo da conseguire muovendo dalla considerazione che residenti, operatori e frequentatori non hanno interesse alcuno a fare del centro cittadino il dominio incontrastato delle autovetture, mentre tutte le categorie di cui si parla condividono l’aspirazione ad accrescere la capacità attrattiva della porzione più pregiata del panorama urbano. In tale ottica, dunque, le parole d’ordine cui attenersi nell’amministrazione e nella realizzazione della CITTÀ FUTURA sono VIVIBILITÀ e VITALITÀ, in ossequio ad un disegno di governo che concepisce la limitazione al traffico veicolare del centro quale atto tanto necessario quanto graduale e parallelo alla contemporanea opera di riqualificazione e di animazione dell’area più attraente della nostra città. Un’opera da realizzare mediante l’utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione Lazio con il Piano locale e urbano di sviluppo (PLUS). Uno strumento da abbinare a un programma di grandi eventi cittadini, allo scopo di riqualificare e popolare le piazze, gli scorci e le porzioni più suggestive del nostro centro storico, spalancando le porte di quest’ultimo al resto del mondo.

6) CULTURA: REATE FESTIVAL, LABORATORI TEATRALI SCUOLA DI RECITAZIONE E ORCHESTRA STABILE DELLA CITTÀ DI RIETI;

La cultura è la leva alla quale il progetto CITTÀ FUTURA affida il compito di sollevare il capoluogo al rango di città internazionale delle arti, delle scienze e dei saperi, lungo un viatico che la precedente amministrazione ha già tracciato attraverso il restauro del Teatro Flavio Vespasiano e della Biblioteca Paroniana, l’inaugurazione del Museo civico, l’istituzione della Fondazione Vespasiano e le prime tre edizioni del Reate Festival. Tale manifestazione, in particolare, ha già dimostrato tutta la sua forza propulsiva e come tale è bene che venga istituzionalizzata nel calendario cittadino quale evento destinato a proiettare ed a consolidare il buon nome della terra sabina nell’orbita del resto del mondo. Impegno cui non è estranea la necessità di accrescere il rapporto di intimità tra la città e i luoghi della cultura. Tra questi affiora in tutta la sua prestigiosa centralità il Teatro Flavio Vespasiano ove la proposta progettuale di Antonio Emili situa i LABORATORI TEATRALI, la SCUOLA DI RECITAZIONE, l’ORCHESTRA STABILE DELLA CITTÀ DI RIETI e il CONSERVATORIO MUSICALE di Rieti e PROVINCIA, allo scopo di coniugare all’ordinaria programmazione teatrale un’attività destinata più propriamente alla formazione ed alla produzione culturale.

7) TURISMO: CONSULTA GRANDI EVENTI ED ENTE TERMINILLO;

Il turismo è l’altra pietra miliare sulla quale edificare un nuovo modello di sviluppo della città di Rieti. L’obiettivo è alla portata di un territorio che vanta molteplici potenzialità attrattive in ragione della ricchezza e della varietà delle sue risorse ambientali, storiche, artistiche ed architettoniche. Tuttavia, com’è noto, ad un’indubbia vocazione del capoluogo non fa riscontro una capacità altrettanto elevata di fare sistema attorno alla possibilità di intercettare e soddisfare i molteplici flussi turistici che ad oggi eludono il nostro territorio. Il passato non è avaro di esempi in cui la sovrapposizione e la concomitanza tra eventi e manifestazioni di diversa natura hanno messo a dura prova la capacità recettiva e l’apparato logistico del capoluogo. La soluzione al problema appena prospettato consiste nel radunare attorno allo stesso tavolo la molteplicità dei soggetti istituzionali e degli operatori turistici del territorio, mediante l’istituzione di una CONSULTA destinata a promuovere l’elaborazione, l’organizzazione e la diffusione dei GRANDI EVENTI REATINI, in funzione dei quali coordinare le idee, le iniziative e le risorse di soggetti pubblici e privati.
Analogo è lo sforzo da compiere in vista della resurrezione turistica del Terminillo, croce e delizia di una città desiderosa di avviare se stessa lungo il sentiero del turismo per intraprendere un percorso di rinascita sociale ed economica. Al riguardo la cospicua somma di venti milioni di euro che la Regione Lazio ha stanziato a beneficio della nostra montagna costituisce una significativa occasione di sviluppo del comprensorio del Terminillo, ma impone al contempo il superamento delle divisioni in ragione delle quali in passato anche talune iniziative apprezzabili non hanno dato i risultati sperati. Tale è il motivo per cui anche e soprattutto il rilancio turistico del Terminillo esige l’istituzione di un unico e omonimo Ente consortile che raduni tutti i Comuni che insistono sul comprensorio e in generale tutti i soggetti pubblici e privati ad esso interessati. La missione da devolvere al CONSORZIO DEL TERMINILLO è coordinare gli sforzi dei vari attori territoriali nell’ambito di un’opera di programmazione sistematica degli interventi da eseguire, delle iniziative da adottare e delle manifestazioni da promuovere per ampliare l’estensione delle piste da sci, i posti letto disponibili e i servizi offerti ai potenziali visitatori della nostra montagna.

8) POLITICHE SOCIALI: MUTUO SOCIALE, ESENZIONE DALLE IMPOSTE PER LE GIOVANI COPPIE E SOSPENSIONE DEGLI OBBLIGHI FISCALI PER I NUCLEI FAMILIARI DEI LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI;

Gli autori del progetto CITTÀ FUTURA rivendicano con orgoglio la propria appartenenza a quella scuola di pensiero politico e a quella tradizione culturale che ha ispirato l’operato altamente sociale dell’amministrazione comunale reatina a beneficio dei settori meno abbienti della popolazione locale. Resta ferma, pertanto, la fedeltà di Antonio Emili e di chi lo affianca alla nobile visione sociale in nome della quale il Governo cittadino ha fatto di se stesso un avamposto nella lotta contro l’indigenza ed il disagio di un numero di cittadini e di famiglie che è andato via via aumentando in triste consonanza con l’avanzata inesorabile della crisi dei nostri tempi. Al contempo è necessario calibrare al meglio gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione per identificare con maggiore precisione il reale stato di bisogno dei cittadini cui destinare misure di carattere assistenziale e ciò allo scopo di evitare speculazioni individuali ed analoghi fenomeni fraudolenti. Al rigoroso rispetto dei criteri normativi preordinati all’attivazione degli interventi di sostegno il progetto CITTÀ FUTURA affianca la volontà di adottare un modello di politica sociale che predilige scelte di carattere strutturale e duraturo alle opzioni di natura transitoria e comunque non risolutiva. Il punto acquista maggiore concretezza in tema di politiche per la casa riguardo alle quali il Comune di Rieti, in virtù di un emendamento proposto dal consigliere comunale Antonio Emili, ha già compiuto una scelta nella direzione auspicata iscrivendo il diritto alla proprietà della casa nel novero dei diritti riconosciuti dal nostro Statuto comunale. Un principio cui dare concreta attuazione attraverso lo strumento del MUTUO SOCIALE e la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Rieti e l’Ater che impegni tali enti a realizzare nuovi alloggi e a trasferire quest’ultimi ai nuclei familiari disagiati e privi della proprietà di altra unità abitativa, a fronte del  versamento di un canone periodico proporzionato al reddito a disposizione dei beneficiari. Nella visione che innerva la CITTÀ FUTURA il focolare domestico costituisce un attributo essenziale di ciascuna famiglia e integra un presidio di libertà e di dignità del cittadino innanzi alla minaccia della crisi, della precarietà e della povertà che ad esse consegue. Un rischio, quello sotteso al dilatarsi delle sacche di indigenza della popolazione, che occorre scongiurare prestando il giusto supporto alle giovani coppie e il doveroso sostegno alle famiglie dei lavoratori colpiti dalla disoccupazione, dalla mobilità, dalla cassa integrazione e dagli altri effetti nefasti della recessione economica. In tale ottica, le proposte che seguono traggono ragion d’essere dalla ferma volontà di stendere attorno alla Famiglia una rete di sostegno e protezione che valga ad incoraggiarne la formazione e a salvaguardarne l’integrità innanzi alle minacce ed ai pregiudizi della crisi economica:
ESENZIONE DAL PAGAMENTO DELL’IMU SULLA PRIMA CASA PER UN PERIODO DI CINQUE ANNI IN FAVORE DELLE GIOVANI COPPIE GIÀ GRAVATE DALL’ONERE DI PAGAMENTO DI UN MUTUO;

SOSPENSIONE DELL’OBBLIGO DI VERSAMENTO DELLE IMPOSTE COMUNALI IN FAVORE DEI NUCLEI FAMILIARI SOGGETTI AD UNA DECURTAZIONE DEL REDDITO PER CAUSE RICONDUCIBILI AD UNO STATO DI DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA, DI MOBILITÀ, DI CASSA INTEGRAZIONE O COMUNQUE AD UNA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO.

9) AMBIENTE: NAVIGABILITÀ DEL VELINO, REALIZZAZIONE DEL LUNGO FIUME VELINO, AMPLIAMENTO DELLA RETE DELLE PISTE CICLABILI, ESTENSIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL’INTERO TERRITORIO COMUNALE ED INCENTIVI PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI;

Il progetto CITTÀ FUTURA accoglie il rispetto dell’ambiente come uno dei postulati del Terzo millennio al quale ispirare l’azione di Governo locale, la gestione del territorio urbano e lo stesso evolversi delle relazioni tra i cittadini e la Pubblica amministrazione. Il pregio delle qualità naturalistiche della nostra Terra induce ad affermare che il tema ambientale non è un capitolo da affiancare alle altre politiche locali, ma un riferimento da osservare in tutti gli interventi da eseguire nel tessuto urbano. In tal senso è compito di una buona e moderna amministrazione stimolare i comportamenti più virtuosi dei cittadini ed indurre i medesimi a farsi attori e promotori della salvaguardia dell’ambiente. Per questo occorre l’ESTENSIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ALL’INTERO TERRITORIO CITTADINO e gli INCENTIVI PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DOMESTICI DI ENERGIE RINNOVABILI designano alcune delle misure strategiche da opzionare per orientare e migliorare in senso ambientale la qualità della vita dei cittadini.
Al contempo la NAVIGABILITÀ DEL VELINO, il LUNGO FIUME E L’AMPLIAMENTO DELLA RETE DELLE PISTE CICLABILI anche lungo il sistema viario urbano rappresentano le opere da porre in essere per esaltare al meglio la valenza naturalistica del nostro territorio e cogliere i benefici connessi all’intreccio tra i luoghi della natura e quelli ove trova concreto svolgimento la vita di tutti i giorni.