DONNE NELLE ISTITUZIONI, CENCIOTTI CISL: POCA RAPPRESENTANZA IMPOVERISCE IL CONFRONTO DIALETTICO

Cisl Rieti

Anche Roberta Cenciotti, segretario Cisl Rieti e responsabile del Coordinamento donne del sindacato di viale Fassini, si unisce all’appello della responsabile del Coordinamento donne del Pd Monica De Cesaris in merito alla giusta rappresentanza di genere presso le Giunte del nostro territorio.

“Il problema della rappresentanza politica è fondamentale –spiega la Cenciotti. Non si può affrontare il tema della presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle imprese o nei ruoli apicali delle pubbliche amministrazioni, senza affrontare il cuore della questione, senza partire dalla radice.

Nel campo della politica, il problema non è tanto quello della capacità, del merito, della competenza, ma più semplicemente quello della rappresentanza: un’insufficiente rappresentanza di donne all’interno delle istituzioni  impoverisce il confronto dialettico che all’interno di quelle istituzioni dovrebbe svolgersi, limita lo spettro di risposte che quelle istituzioni sono tenute a fornire rispetto alle istanze che provengono dai cittadini e dalle cittadine della nostra realtà territoriale.

Non è tanto una questione di numeri, di percentuali, di quote, il problema è di tipo qualitativo ed è un problema di qualità della democrazia, intesa come capacità della democrazia di dare risposte, di trovare soluzioni alle domande che emergono dalla società.

Inoltre –continua il segretario Cenciotti- fondamentale è la creazione di una rete territoriale tutta al femminile, peraltro già proposta nel marzo 2010, come ad esempio una Consulta che possa farsi promotrice di tutte quelle azioni che possono permettere miglioramenti qualitativi delle donne del territorio. Argomenti mai trattati prima d’ora –continua l’esponente Cisl- che finalmente troverebbero voce come la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro, discriminazioni nei luoghi di lavoro, tutela della maternità e paternità, la violenza sulle donne e tutto ciò che concerne la vita al femminile all’interno della famiglia e della società.  Istituzioni, Organizzazioni Sindacali e Associazioni potrebbero finalmente operare concretamente affinché le donne possano essere di aiuto alle altre donne.

Del resto, basta guardare alle buone prassi ed ai risultati positivi raggiunti in altri territori, come il Comune di Venezia, il Comune di Firenze e tanti altri che hanno trovato nelle qualità femminili delle risorse importanti e significative. Per questo auspichiamo che anche le istituzioni locali  comincino ad adottare misure simili partendo proprio dagli Statuti e dai Regolamenti”.