Donne ed Ictus, quando il genere fa la differenza

“Quasi un milione di Italiani sono invalidi a causa dell’Ictus un terzo della popolazione non
conosce ancora questa malattia, l’Ictus Cerebrale rappresenta la prima causa di invalidità nel mondo, la seconda di demenza e la terza di mortalità nei paesi occidentali” (dati Osservatorio Ictus Italia dicembre 2018).

Il 43% degli ictus colpisce le donne, ma ben il 61% delle morti per Ictus è ad appannaggio del genere femminile, il genere quindi non rappresenta soltanto un elemento differenziante dal punto di vista clinico, ma può costituire un fattore importante anche nella dimensione organizzativa.

Nelle donne, questa patologia uccide il doppio del tumore mammario e si calcola che 1 donna su 5 avrà un ictus nell’arco della sua vita (per gli uomini 1 su 6): considerando che le donne vivono più a lungo degli uomini aumenta quindi la probabilità di avere un Ictus.

Anche sul fronte dei fattori di rischio, le notizie non sono positive per il genere femminile:
il fumo e il diabete sono più pericolosi per le donne che per gli uomini. danno prodotto da una sigaretta in una donna equivale a quello prodotto da 5 sigarette nell’uomo, mentre il diabete moltiplica il rischio di malattie vascolari da 3 a 5 volte nella donna.

Nel corso degli anni si è dimostrato è stato dimostrato è stato dimostrato come fattori esclusivamente femminili (terapie ormonali ,gravidanza ,parto menopausa) agiscano a breve medio e lungo termine aumentando il rischio di Ictus lungo l’intero arco della vita di una donna.

Alla luce di questi numeri così preoccupanti, è fondamentale che si diffondano maggiori informazioni su prevenzione, fattori di rischio e cure appropriate più specifiche per il genere femminile, questo risulta ancora più importante se si considera che le donne con Ictus ricevono meno cure degli uomini.

Obiettivo della iniziativa è far conoscere l’Ictus, sottolineare la sua gravità e la sua elevata prevalenza e incidenza nella popolazione femminile al fine di aumentare la consapevolezza del ruolo della prevenzione al fine di programmare una migliore assistenza e supporto a favore dei sopravvissuti.

Proprio perché l’ictus rappresenta una condizione almeno in parte prevenibile attraverso modifiche dello stile di vita è fondamentale la diffusione della informazione specifica per creare o aumentare la consapevolezza delle condizioni di rischio vascolare e sollecitare un intervento attivo e informato della persona nella conoscenza di misure di prevenzione realmente attuabili e di un percorso di cura e di assistenza che, nella fase acuta come nel lungo termine, tengano conto delle specificità di genere.

Durante l’incontro verranno presentati i dati degli screening effettuati durante la giornata Mondiale dell’Ictus a Rieti a cura:

· UOC Neurologia e Stroke Unit Azienda USL Rieti
resp. dr.Mario Di Napoli
· dott.Francesco Ciogli
psicologo
· dott.ssa Elisa Onorati
assistente sociale

– Il ruolo dell’Associazione dei pazienti: la nascita di ALICe Lazio Rieti
– Presentazione della Campagna di Prevenzione “RIPREDIAMOCI LA VITA” che si svolgerà per l’intero mese di aprile.

dott.ssa Giuliana Giampieri
Referente ALICE LAZIO – Rieti