Dimensionamento rete scolastica provincia di Rieti, riunita la consulta dei DS dello SNALS

Si è riunita il 29 settembre la Consulta dei Dirigenti Scolastici dello SNALS-CONFSAL di Rieti per discutere in merito alla situazione della rete scolastica provinciale anche alla luce delle novità previste in materia dalla legge 197 del 29/12/2022.

Com’è noto i nuovi parametri previsti per il mantenimento delle autonomie scolastiche dipenderà dal coefficiente che sarà indicato con apposito decreto che comunque prevederà parametri di legge non inferiori a 900 studenti e superiore a 1000.

Le precedenti norme che stabilivano il mantenimento delle autonomie con 600 alunni – ridotti a 400 per le scuole di montagna, non saranno più applicate e, di conseguenza, alcune delle nostre scuole sono da considerarsi a forte rischio di accorpamento.

L’attuale quadro del numero di alunni distribuiti nelle varie scuole della nostra provincia è il seguente:

-(4) con più di 1000 alunni; (4) con più di 900 alunni; 11) con più di 600 alunni; (1) con più di 400 alunni: (7) con meno di 400 alunni: di cui 3 sotto il limite dei 300.

C’è apprensione e curiosità per le decisioni che la Regione Lazio intenderà assumere e per quanto l’Amministrazione Provinciale riuscirà ad incidere a tutela della tenuta dell’impianto complessivo in essere anche tenendo conto delle peculiarità dei nostri territori nei confronti dell’area metropolitana di Roma.

Nell’unico e sporadico incontro tra OO.SS e Regione Lazio è emerso che 37 presidenze saranno oggetto di dimensionamento nel prossimo a.s ed altre 53 nel triennio 2024-2027.

Si tratta ora di capire che impatto avrà la nuova normativa sul nostro territorio; da fonti ufficiose si parla già accorpare 8 istituti nel triennio che immaginiamo facciano riferimento a quelli con minor numero di alunni.

In assenza del parere vincolante della Conferenza Stato Regioni, determinato anche dalle posizioni critiche delle stesse, non si può escludere una richiesta di deroga che non risolverebbe il problema ma consentirebbe un ulteriore tempo di riflessione.

Al di là di questa ipotesi la Consulta ritiene che sia necessario un urgente ed approfondito confronto con i vari soggetti interessati al fine di redigere un piano che riduca al massimo i tagli comunque previsti e nello stesso tempo non vada a discapito dell’offerta formativa e degli organici del personale docente ed ATA.

La stessa Consulta, apprezzando il lavoro di sensibilizzazione che la Segreteria Provinciale sta portando avanti da alcuni mesi ha dato mandato alla stessa di sollecitare ulteriormente l’Ente Provincia ad avviare le varie consultazioni attraverso i tavoli tecnici prima e il Comitato sul dimensionamento poi.