Denunciato dal CFS di Posta per maltrattamenti al cane

Gli Agenti Forestali in forza al Comando Stazione Forestale di Posta, nell’ambito dei servizio di controllo del territorio nelle zone rurali e montane, in attuazione delle norme di polizia veterinaria, avevano notato un cane da caccia della specie segugio, che si aggirava in località “Santa Maria del Monte” in agro Comune di Borbona.
Gli Agenti, monitorato per un pò di tempo l’animale, non vedendo nessuno in zona hanno decisi di avvicinarlo. Giunti in prossimità del cane, i Forestali hanno notato che, oltre al classico collare, ne era presente un secondo con un dispositivo recante un led verde acceso. Il dispositivo appariva essere uno di quelli utilizzati per l’addestramento dei cani ed il led acceso faceva presupporre la presenza del proprietario in zona.
Dopo una lunga attesa, non vedendo nessuno, i Forestali hanno monitorato con il lettore il cane per verificare la presenza del previsto microchip. Il Cane è stato come previsto dalla normativa, posto sotto sequestro amministrativo e consegnato al Sindaco di Borbona.
Nel rimuovere il collare correttivo si sono notati che gli elettrodi di cui era provvisto avevano una lunghezza notevole, ciò insospettiva i Forestali, che hanno avviato gli accertamenti del caso, sia per risalire al proprietario, ma soprattutto in merito al legittimo uso del collare correttivo.
L’attività d’indagine condotta presso l’ASL – Servizio veterinario – ha consentito di risalire al proprietario del segugio e parallelamente anche alla Ditta venditrice del collare correttivo che forniva agli investigatori tutta una serie di parametri tecnici utili alle indagini. Considerato che il quadro generale portava inequivocabilmente alla conclusione che il dispositivo fosse sovradimensionato per il segugio, stante anche il fatto che il collare al massimo poteva essere utilizzato su razze di canidi a pelo lungo e non certo su un segugio che è naturalmente a pelo corto e stante anche l’indole mansueta e docile del cane in questione.
Gli Agenti operanti hanno proceduto a deferire il proprietario del cane (residente in Comune di Borbona) alla Procura della Repubblica di Rieti ipotizzando il reato di maltrattamento ad animali, previsto dalla normativa vigente e dal codice penale, ponendo anche sotto sequestro penale il collare correttivo, quale mezzo coercitivo per soggiogare il segugio. Parallelamente verrà comminata anche una sanzione amministrativa per violazione alle norme regionali sulla caccia.
Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato invita i cittadini a segnalare qualsiasi forma di condotta illecita in danno degli animali, al numero verde per le emergenze ambientali “1515”.