DE SANTIS, PD: IL CENTRO SOCIALE DI QUATTRO STRADE E' CHIUSO DA SETTEMBRE

Quattro strade Rieti

Il popolare quartiere di 4 Strade, con delibera della Giunta Comunale n. 1329 del 31 dicembre 1997, è stato dotato di un Centro Sociale, affidato alla gestione dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Rieti con l’Ausilio operativo dell’Associazione Culturale “Iniziativa Quartiere Quattro strade” di seguito (IQQ).

Il Centro è stato di fatto gestito dall’Associazione IQQ fin dalla sua apertura senza mai dare adito a disservizi o malfunzionamenti ed è stato punto di riferimento importante ed esclusivo per i giovani del quartiere che attraverso questo punto di aggregazione e grazie all’opera civica del responsabile dell’IQQ Mariano Agostino Caloisi, sono stati sottratti ai pericoli della società moderna rappresentati da droga ed emarginazione sociale.

Altresì il Centro così organizzato e gestito è stato punto di  aggregazione del movimento civico del quartiere, come ad esempio, nell’ambito della lotta che i residenti hanno dovuto compiere per scongiurare il posizionamento di un’antenna GSM.
Da quel presidio e dalla relativa manifestazione pubblica, l’Amministrazione Comunale adottò, su sollecitazione delle forze di opposizione, un regolamento che ha avuto il merito di bloccare fino ai ricorsi al TAR e alla pubblicazione della legge Gasparri e del codice delle telecomunicazioni, l’installazione di antenne nell’intero territorio comunale.

L’Associazione IQQ, non ha mai dato adito a comportamenti gestionali che andavano contro la gestione della cosa pubblica, ne che lo steso centro fosse proprietà esclusiva di un’associazione privata, e i locali sono sempre stati utilizzati per gli scopi per i quali erano stati concessi dal Comune di Rieti.
Il coinvolgimento dei giovani e la responsabilizzazione degli stessi nella gestione è stato il metodo seguito dall’Associazione IQQ per ricercare la migliore funzionalità  del centro sociale.
Questo per ben 13 anni fino ai fatti del 13 settembre 2010.

Cosa è successo dopo 13 anni? Succede che l’Amministrazione Comunale, si ricorda di avere un centro sociale che per consuetudine e senza che questo abbia mai comportato problemi al quartiere, nel periodo di settembre, da 13 anni chiude per alcuni giorni (dal 4 al 20 settembre).
Succede che in data 8 settembre 2010, il dirigente del settore finanziario -ufficio del patrimonio, “d’ordine del Sindaco e conseguente disposizione del Segretario Comunale”, intima al Dirigente del VI settore e al Comandante della Municipale, di procedere “con la massima urgenza” al ripristino dell’uso dei locali del centro Sociale del Quartiere Quattrostrade, in quanto gli stessi sono inutilizzabili a causa dell’apposizione indebita di un lucchetto che impedisce l’accesso al centro sociale.

Con la massima urgenza dopo 6 giorni, in data 13 settembre la Polizia Municipale si reca presso il centro che in tale data risulterebbe aperto e non chiuso e invece di riaprirlo installa un lucchetto, generando poi i fatti che la stampa ha riportato e che la Magistratura accerterà rispetto alle responsabilità.

Ma il centro doveva essere riaperto o chiuso con la massima urgenza? Dietro tutto questo vi sono forse motivazioni politiche?
Il fatto che ci interessa è che ad oggi il centro sociale dal 13 settembre è ancora chiuso e questo comporta disagio tra i giovani ed i cittadini del quartiere e pertanto a norma del vigente regolamento comunale il consigliere PD De Santis interroga il Consiglio Comunale al fine di conoscere:

– se esiste, in data antecedente al giorno 8 settembre 2010 una delibera di Giunta che annulla la delibera n. 1329 del 31 dicembre 2007;

– se esistono esposti o documenti formali e regolarmente protocollati che denunciano disservizi o malfunzionamenti del centro sociale di quattrostrade; 

– se esiste un’ordinanza del Sindaco tesa alla chiusura o apertura del centro sociale di quattrostrade  antecedente al giorno 8 settembre 2010;

– le motivazioni per le quali il Dirigente del settore finanziario -ufficio del patrimonio, firma un atto che invece, in presenza di eventuali legittime motivazioni, doveva essere adottato dal competente Assessorato ai Servizi Sociali e quindi dal relativo Dirigente;

– gli atti di gestione del centro sociale, distinti per anno,  adottati dal Comune di Rieti Ufficio dei Servizi Sociali ai sensi della delibera n.1329 del 31 dicembre 1997, nonché le relative somme economiche stanziate, effettivamente assegnate e liquidate, per  il funzionamento dello stesso centro;

– se si intende revocare il decreto del Sindaco datato 20 ottobre 20101 relativo al conferimento, al Consigliere Comunale Walter Sabetta,dell’incarico di riordino del centro sociale in quanto lo stesso decreto a parere degli scriventi è stato erroneamente emanato in forza del richiamo della delibera n. 1329 del 31 dicembre 2007;

– se l’incarico di cui sopra è legittimo in quanto lo stesso incarico andava ricondotto all’Assessorato ai Servizi Sociali cui competete, in forza della delibera n. 1329 del 31 dicembre 1997, la gestione del Centro sociale;

– se non ritengano opportuno provvedere all’immediata riapertura del centro nel rispetto della delibera della Giunta Comunale n.1329 del 31 dicembre 2007, ripristinando la gestione precedente dell’Associazione IQQ, che invece ha ben operato negli scorsi 13 anni senza ricorrere a decreti sindacali di dubbia efficacia amministrativa.