COSTINI E SALINI PDL: PROCEDERE ALLA STABILIZZAZIONE DEI GIOVANI PRECARI

Costini e Salini PDL Rieti

“Invitiamo l’amministrazione provinciale di Rieti, ma più complessivamente le pubbliche amministrazioni del nostro territorio, a mettere in atto, pur tenendo conto delle difficoltà conseguenti dall’esiguità dei bilanci, tutte le procedure tendenti alla stabilizzazione delle posizioni ora occupate dai lavoratori precari attraverso pubblici concorsi che permettano di selezionare il personale secondo criteri meritocratici”.

È quanto chiedono in un ordine del giorno i consiglieri provinciali del Pdl, Felice Costini e Manuel Salini, a seguito dell’appello lanciato nei giorni scorsi dall’associazione culturale Area Rieti.

“Chiediamo – aggiungono i consiglieri Pdl – che le stesse amministrazioni utilizzino lo strumento dei contratti a tempo determinato dove realmente necessari, servendosi, anche in questi casi, di bandi a evidenza pubblica, al fine di porre tutti nelle condizioni di poter partecipare e accedere a queste opportunità, condannando in modo netto il mercato del lavoro che si crea intorno ai palazzi del potere politico”.

“Inoltre – aggiungono – l’utilizzo estremo dei contratti a tempo determinato ha trasformato il precariato in una condizione diffusa per la gran parte dei giovani e troppo spesso anche le pubbliche amministrazioni risolvono i propri problemi di carenza di organico utilizzando questa tipologia contrattuale. Spesso tale condizione nelle Pa si trasforma in una forma di coercizione del consenso, divenendo strumento attraverso il quale ampliare e consolidare il  potere clientelare, restringendo la libertà individuale e sovvertendo i principi meritocratici”.

Nell’ordine del giorno presentato, i consiglieri Costini e Salini esprimono “la propria solidarietà nei confronti dei lavoratori precari, avendo piena comprensione della difficoltà, e dell’insicurezza derivante da tale condizione” e “stigmatizzano le affermazioni del ministro Brunetta che, seppur causate da un’evidente provocazione di natura squisitamente politica, ha utilizzato un’espressione non consona a un rappresentante del governo, offensiva per quanti, a prezzo di grandi sacrifici, senza la sicurezza di un futuro e nella gran parte dei casi per una retribuzione misera, rappresentano un’importante risorsa per le pubbliche amministrazioni e quindi per l’intera nazione”.