Costini: “Con abolizione decreti sicurezza boom di richieste residenza di richiedenti asilo”

“Il primo risultato concreto della cancellazione dei decreti sicurezza è l’aumento esponenziale delle richieste di residenza da parte dei sedicenti richiedenti asilo.

Da quello che risulta a noi oltre 150 domande sono state presentate al comune di Rieti dal momento in cui si è ventilata l’ipotesi che i cosiddetti decreti Salvini sarebbero stati cancellati.

La residenza comporterà ovviamente l’accesso ai servizi sociali, già pesantemente sotto pressione a causa della crisi economica.

Da una parte si eliminano le sanzioni alle ONG, che così possono riprendere indisturbate il loro sporco lavoro di traghettatori di disperati sulle nostre coste, senza nessun controllo, dall’altro si incentivano gli sbarchi, con la consapevolezza di trovare nel nostro paese un luogo accogliente dove vivere senza lavorare, a spese degli italiani.

Il segretario del PD esulta per questo risultato, affermando che adesso si lavorerà sull’accoglienza e l’integrazione, che a suo dire dovrebbe essere favorita dalla possibilità di trovare lavoro a chi arriva.

Considerata la disoccupazione attuale, la tragedia che ci aspetta nel futuro prossimo, quando alla fine del blocco dei licenziamenti, vedremo milioni di italiani senza occupazione a causa della crisi dovuta al Covid, non si capisce bene quale sia il lavoro attraverso il quale “integrare” chi giunge clandestinamente sulle nostre coste, a meno che non si voglia continuare ad incentivare lo schiavismo di persone sottopagate o pagate in nero, che vediamo fiorire tra “raider” e braccianti agricoli trasformati in servi di multinazionali assetate di guadagno.

E soprattutto non si capisce come si immagini di integrare persone che provengono da civiltà e culture totalmente distanti e differenti dalla nostra; l’esperienza drammatiche di Francia, Belgio, Svezia dove interi quartieri sono stati trasformati in enclave etniche, in cui usi e costumi non europei sono diventati dominanti, dove le seconde generazioni di immigrati hanno radicalizzato la loro appartenenza etnica e religiosa, dovrebbe far capire anche ai nostri globalisti la follia del modello multietnico che ci vogliono imporre.

E mentre una minoranza politica, quale è la sinistra in Italia, impone i suoi dogmi ideologici grazie all’ipocrisia dei cinque stelle, noi quotidianamente assistiamo ad episodi di micro violenza, arroganza che hanno come protagonisti i sedicenti richiedenti asilo, forti della consapevolezza di poter agire senza controllo in una Nazione che utilizza forze dell’ordine ed esercito per imporre le mascherine agli italiani, ma lascia i nostri quartieri in balia di stranieri dalla provenienza e storia sconosciuta.

Quanto avvenuto anche nella nostra piccola città negli ultimi giorni, dimostra la totale assenza di uno Stato, rigido con i suoi cittadini, accondiscendente nei confronti degli immigrati.

Noi non siamo disponibili a rimanere inermi davanti al degrado che questa invasione sta provocando, e non crediamo che per fermare questa deriva siano sufficienti le comparsate televisive o i selfie culinari dei leader del centrodestra.

Per questo torneremo a scendere in piazza, per urlare la nostra rabbia, per “dimostrare” fisicamente la nostra indisponibilità ad accettare passivamente le imposizioni di una minoranza politica, che sta occupando militarmente la politica, i giornali, gli spazi culturali.

Per questo domenica mattina, alle 11 ci ritroveremo in piazza per un presidio con cui manifestare la nostra contrarietà alle politiche del governo, per affermare con forza che non si può cambiare l’identità, le radici, la civiltà di un popolo a colpi di DPCM e guidati dall’arroganza di chi, impedendo di votare, evita di chiedere al popolo ragione del suo agire.” Chicco Costini