COOPERATIVA" IL QUADRIFOGLIO", NIENTE STIPENDI AI DIPENDENTI

Scuola materna Ciancarelli di Rieti

La cooperativa sociale quadrifoglio ha comunicato ai propri lavoratori addetti ai servizi sociali appaltati dal Comune di Rieti (quelli che accudiscono gli anziani non autosufficienti -a domicilio e in casa di riposo-, che accudiscono i malati di alzheimer, i disagiati psichici, i disabili in età scolare e che garantiscono il funzionamento degli asili nido in questa città), che non erogherà gli stipendi dovuti a causa delle “soglie drammatiche” della situazione debitoria accumulata dall’Amministrazione Comunale di Rieti (ad oggi 6.141.228 euro comprensiva di interessi).

In più comunica la “necessitata volontà” di interrompere la gestione dei servizi in essere con il semplice preavviso di 15 giorni e quindi conseguentemente interrompere il rapporto lavorativo in essere con gli operatori.

Tale situazione è del tutto inaccettabile commenta il segretario generale FP CGIL di Rieti Gianni Ciccomartino:
1) Sia da parte della cooperativa quadrifoglio, che sconta sulla pelle dei lavoratori le insufficienze (croniche) del Comune di Rieti in termini di capacità di far fronte ai propri impegni. Riteniamo infatti che (e  a maggior ragione da una cooperativa sociale) “bloccare i pagamenti degli stipendi” a fronte di ritardi anche cronici dell’Ente appaltante non sia corretto. La coop. Quadrifoglio intanto onori i suoi impegni con i lavoratori e avvii, se del caso, tutte le iniziative per il recupero del credito nei confronti dell’Ente.

2) Riteniamo al pari inqualificabile procedere a licenziamenti di massa sostanzialmente senza congruo preavviso.

3) Per queste ragioni abbiamo già interessato le nostre strutture legali al fine di attivare tutte le iniziative necessarie a garantire il pagamento degli stipendi e per contrastare tale forma di licenziamento che riteniamo illegittima.

4) Riteniamo parimenti inqualificabile, da parte del Comune di Rieti, essere arrivati a tanto, quando già un anno fa, a fronte di un debito sensibilmente minore, la stessa cooperativa aveva di fatto bloccato gli stipendi e minacciato l’interruzione dei servizi.

Ricordiamo tutti come, a “pace fatta” (previa erogazione di 2 milioni di euro ottenuti dal comune attraverso un mutuo bancario garantito dalla vendita di immobili) lo scherno con il quale il Sindaco di Rieti qualificava una legittima manifestazione degli operatori in piazza Vittorio Emanuele, ricorrendo come al solito a vecchi arnesi propagandistici. Scherno rivolto, a conti fatti a chi chiedeva (gli  operatori) di avere garanzie per il proprio  futuro lavorativo e a chi chiedeva certezze circa l’erogazione dei servizi.

Chiediamo quindi con forza al Sindaco di Rieti (se si ritiene ancora tale e non una sorta di commissario liquidatore) di assumersi le proprie responsabilità e di fare in modo, con tutti gli strumenti a sua disposizione, compreso quello dell’ordinanza sindacale,  con o senza la coop. Quadrifoglio, di garantire la continuità dei servizi e i livelli occupazionali degli operatori.

Così come chiediamo a tutte le forze sociali ed in definitiva a tutti i cittadini di Rieti, di farsi parte attiva per scongiurare quella che potrebbe rivelarsi la più pesante crisi occupazionale degli ultimi anni, non solo perché coinvolge centinaia di famiglie (degli operatori), ma anche per i disastrosi effetti che avrebbe sull’erogazione di servizi di primaria importanza per il tessuto sociale della nostra città.