Contigliano, i consiglieri di minoranza Garbini e Rossi chiedono conto dell’aumento delle ore per 10 dipendenti comunali

«Misure illogiche e spese ingiustificate in un momento di crisi. Si tratta di favori ai soliti amici?»

«Con una crisi ancora in atto e con il ricordo dei giorni passati in zona rossa ancora fresco, apprendiamo con disappunto che la maggioranza guidata dal sindaco Paolo Lancia ha preso una serie di provvedimenti insensati, che impattano economicamente sulle casse comunali».

Con queste parole i consiglieri di minoranza comunale di Contigliano, Francesca Garbini e Debora Rossi, aprono una dura nota di commento sulla delibera di Giunta datata 18 marzo e passata all’epoca in secondo piano per l’emergenza Covid-19, durante la quale il paese è stato dichiarato zona rossa.

«In quel provvedimento ci sono alcune misure illogiche e antieconomiche – spiegano i consiglieri di minoranza – relative all’aumento dell’orario di lavoro di 10 dipendenti comunali, a partire dalle cuoche della scuola del paese. Nei giorni in cui è stata votata la delibera la scuola era già stata chiusa e, ripercorrendo le tappe, non era ancora chiaro se e quando sarebbe stata riaperta.

Le dipendenti erano quindi a riposo forzato eppure la maggioranza decideva di deliberare l’aumento di orario con effetto immediato per un totale di 3 ore settimanali a testa. Un aumento di costi per l’Ente del tutto ingiustificato. Sempre guardando l’aumento degli orari ci sono almeno 6 dipendenti ai quali è stato ritoccato in eccesso l’orario di lavoro e poi un caso più eclatante, che riguarda un dipendente comunale in forza all’Ente già da anni, che ha beneficiato di un aumento di orario di ben 8 ore in più a settimana, con un passaggio praticamente da regime di part time a regime di full time e relativo cambio di mansione. Non abbiamo certo nulla da eccepire riguardo la professionalità dei dipendenti, ma appare fuori luogo che questi aggiustamenti vengano fatti in un momento di crisi generale.

Se il Comune di Contigliano ha soldi da spendere senza troppi problemi, forse sarebbe stato più opportuno impegnare quelle risorse economiche per creare almeno un altro posto di lavoro. A conti fatti, infatti, il totale dell’aumento delle ore è di circa 37 settimanali, che portano ad un costo pari a quello di un altro impiegato. A questo si aggiunge anche l’assunzione a tempo determinato, con contratto di 30 ore a settimana, di un autista di scuolabus.

L’impressione è che questo sia il primo passo per favorire il solito giro di amici e parenti, innescando malcontento in un paese piccolo com’è il nostro e dove certe notizie non si possono certo nascondere e si diffondono rapidamente».

I consiglieri di minoranza Garbini e Rossi (nella foto)