Consorzio Bonifica, Coldiretti Rieti: “Consiglio di Stato respinge ricorso proposto in appello”

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto in appello contro la decisione del Tar, dalle liste escluse dalle elezioni degli organi del neo costituito Consorzio di Bonifica Etr​uria meridionale e Sabina. Elezioni che avrebbero dovuto svolgersi lo scorso 22 marzo.

A determinarne la sospensione erano state le contestazioni nate dall’esclusione delle liste presentate dalla compagine elettorale “Agricoltori Riuniti”, per la violazione di quanto stabilito dal regolamento elettorale, emanato dal commissario straordinario, avv. Luciana Selmi, sulla base dello Statuto dell’ente. Nello specifico non era stato rispettato il criterio relativo al “principio di rappresentatività” di tutti i territori che fanno parte del Consorzio di Bonifica, quindi delle province di Viterbo, Rieti, Roma, Grosseto e Siena. Da qui il ricorso al Tar da parte delle liste escluse, che era stato respinto lo scorso 19 febbraio. E ieri il Consiglio di Stato, sezione V, ha respinto anche il ricorso proposto in appello. 

“Per la seconda volta viene confermata la legittimità degli atti adottati dal Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica – spiega il presidente di Coldiretti Rieti, Alan Risolo– ma anche la validità dello Statuto e del Regolamento elettorale. Questo è un risultato importante che ci consente di poter procedere con il rinnovo degli organi del Consorzio in piena trasparenza. Ora auspichiamo che le elezioni possano svolgersi quanto prima. Chi è abituato ad interpretare le regole secondo le proprie esigenze, questa volta ha sbagliato”.

“L’esclusione della lista “Agricoltori riuniti” dalla procedura per l’elezione del consiglio di amministrazione del Consorzio, risulta adottata in applicazione delle disposizioni del regolamento elettorale, il quale, a sua volta, non pare porsi in contrasto con lo statuto dell’ente, considerato che, per entrambi gli atti, il principio di rappresentatività va attuato con la presenza in lista di rappresentanti per ognuna delle province (ivi compresa quella di Roma) il cui territorio è ricompreso nel Consorzio in coerenza con l’avvenuta ristrutturazione dello stesso”. Così il Consiglio di Stato nell’ordinanza n. 2878/2020 con la quale respinge il ricorso proposto in appello.