COMUNE DI RIETI, PER IL SECONDO MESE CONSECUTIVO AI DIPENDENTI NIENTE INDENNITÀ

Comune di Rieti

“Vane sono state le dichiarazioni rese dall’assessore al personale alla stampa (Corriere di Rieti) il 19 gennaio ‘non è intenzione dell’amministrazione comunale sottrarre ai propri dipendenti emolumenti per indennità previste dal fondo specifico ….. i dipendenti potranno recuperare nella mensilità successiva le indennità che saranno previste nel nuovo contratto’- dice il segretario della Uil Fpl, Valter De Santis – parole  subito smentite dai fatti, il mese successivo: i dipendenti non percepiranno le indennità, ma non le avranno  anche nel prosieguo se l’intenzione dell’amministrazione è quella manifestata dalla delibera di Giunta n. 11 del 14 gennaio con la quale detta le linee di indirizzo  per il nuovo contratto.

Relativamente alla delibera la RSU e le OO.SS. hanno chiesto, ed ottenuto, un incontro urgente,  il 28 gennaio, con sindaco ed assessore al personale i quali, a seguito delle rimostranze delle parti sociali, hanno dichiarato la  disponibilità  ad una rivisitazione dell’atto di indirizzo, ma ad oggi nulla di nuovo.

Di contro giungono segnali preoccupanti che lascerebbero intendere che l’atto non sarà modificato. Intanto i dipendenti continuano nelle loro attività, fanno i turni, svolgono attività soggette a rischio o disagiate, vengono richiamati al lavoro  per l’emergenza neve, ma saranno pagati?

La chicca: i vigili urbani ottengono giustizia dal Giudice del lavoro di Rieti, che ritiene legittima l’indennità di disagio che percepivano e dispone la restituzione delle somme ingiustamente recuperate, quindi anche il reintegro in busta paga,  l’attuale amministrazione propone un modello di contratto che non prevede per questi lavoratori detto emolumento (Che bravi!).

Ovviamente  tutto avviene in maniera unilaterale in barba alle corrette relazioni sindacali che speravamo ispirate a nuovi corsi rispetto al passato, che prevedessero partecipazione e condivisione senza immaginare minimamente che, in piena trattativa sindacale la parte pubblica decidesse  di sospendere l’erogazione di una indennità di 30 euro lordi mensili. E pensare che le speranze di tutti dipendenti di un vero rinnovamento sono morte in pochissimi mesi. Perdurando tale situazione restano solo azioni di mobilitazione oltre a contenziosi per ottenere il pagamento delle prestazioni effettuate”.