Comune di Greccio, Miccadei: “Formalizzato il gruppo misto Italia Viva”

“Nelle ultime settimane abbiamo lavorato molto a fianco di amministratori che hanno deciso di aderire ad Italia Viva con l’obiettivo di declinare a livello locale le proposte ed il progetto lanciato da Matteo Renzi – fanno sapere dal Coordinamento Provinciale del Partito. Per poter dar corpo a questo lavoro, si rende necessario, là dove è possibile, creare dei gruppi consiliari al fine di rendere le proposte del nostro Partito chiare e ben riconoscibili.

Il primo a formalizzare la costituzione del gruppo misto Italia Viva, è Simone Miccadei del Comune di Greccio. “Ho deciso di uscire dalla lista civica Insieme per Greccio e passare al gruppo misto, dopo aver aderito, nei giorni scorsi, al nuovo partito Italia Viva, perché voglio svolgere il mandato amministrativo libero da vincoli e pregiudizi e coordinandomi con la struttura provinciale del Partito e con gli altri amministratori di Italia Viva, portare sulla nostra Provincia proposte serie e concrete.

Ritengo sia la scelta giusta da fare. Intendo continuare a vigilare, come promesso in campagna elettorale, sulla corretta amministrazione del mio Comune, svolgendo la mia attività di Consigliere, non guidato da preconcetti, bensì valutando di volta in volta le scelte della maggioranza e del sindaco Emiliano Fabi.”

“Entrando, sin da subito, nel concreto chiederò al sindaco Fabi di affrontare in Assise Consiliare il tema dei debiti fuori bilancio, cercando di chiudere questo problema entro dicembre 2019 e comunque prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2020.

Tutto ciò appare necessario per fare chiarezza riguardo ad alcune voci, secondo le quali, il Sindaco avrebbe affermato che da una ricognizione effettuata dal Segretario Comunale, ci sarebbero circa 300.000 euro di debiti lasciati dalla vecchia Amministrazione. Ritenendo il dato allarmante, laddove fosse verificato, e proprio per non creare ulteriori polemiche, nell’ottica di un’attività costruttiva e trasparente, penso sia opportuno, a garanzia di tutti i cittadini, sollecitare un consiglio comunale per l’eventuale riconoscimento di tali debiti, secondo quanto previsto dall’art. 193, comma 3, e 194, commi 2 e 3, del D.lgs. n. 267/2000.

Con la speranza che non si debba, ancora una volta, gravare sulle tasche dei cittadini onesti con altre tasse, conclude Miccadei.”