CGIL, CISL, UIL: SULLA VICENDA DEI LAVORATORI DELLA COOPERATIVA C'E' POCA CHIAREZZA

Coordinamento donne Ust Cgil Rieti

“Appare anomalo quanto sta avvenendo ai lavoratori della cooperativa sociale S. Michele Arcangelo addetta alla custodia e alla piccola manutenzione degli impianti sportivi del Comune di Rieti.
E’ sconcertante quanto accaduto ieri l’altro davanti a palazzo di città. Perché quando un lavoratore, padre di quattro figli, arriva a pensare di darsi fuoco dopo essere stato privato del proprio lavoro, non si può restare a guardare tacendo. Bisogna reagire, arrivare al cuore del problema e possibilmente risolverlo”


Con queste parole Cgil, Cisl e Uil commentano e condannano il caso del reatino licenziato dalla cooperativa che gestisce gli impianti sportivi comunali che per protesta voleva darsi fuoco davanti al Comune.

“La situazione intorno all’appalto del servizio dato in gestione alla cooperativa sociale appare poco chiara, tanto da far sollevare dubbi allo stesso sindaco Giuseppe Emili che ha annunciato l’espletamento di una nuova gara –spiegano i segretari generali Tonino Pietrantoni, Bruno Pescetelli e Alberto Paolucci.

Al riguardo, ci chiediamo per quale motivo si è arrivati ad una conversione dei contratti dei dipendenti, da partita iva a progetto, dopo circa dieci anni dall’inizio del loro rapporto di lavoro e per quale motivo il subentro della cooperativa è costata al Comune di Rieti il 30 per centro in più, se la stessa è destinata a gestire il medesimo servizio senza carichi aggiuntivi e se applica ai dipendenti contratti “anomali” e a basso costo.

Al riguardo cosa ne pensa l’assessore Giuseppe Diana?

Ancor meno chiare, le ragioni che hanno portato all’assunzione, all’interno del servizio, di ulteriori sei dipendenti a cui, per altro, sembra vengano corrisposti stipendi superiori rispetto alle cifre erogate sin dall’inizio del rapporto di lavoro, agli altri lavoratori.

Non vorremmo –continuano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil- che quel 30 per cento in più di denaro messo a disposizione della cooperativa sociale dal Comune, servisse soltanto a pagare gli stipendi dei sei nuovi lavoratori che pare abbiano legami con funzionari e assessori dello stesso Comune di Rieti. E in questo senso, ci piacerebbe sapere quale ruolo hanno avuto sulla vicenda alcuni assessori e in particolar modo l’assessore di competenza. Appare evidente –concludono Cgil, Cisl e Uil- che quanto accaduto è soltanto la punta di un iceberg (quello relativo agli appalti pubblici del Comune di Rieti), che non può essere oltremodo consentito e tollerato”.

Pertanto, Cgil, Cisl e Uil auspicano che la situazione si ricomponga attraverso una proroga che possa restituire respiro alla cooperativa, ma soprattutto ai lavoratori tutti (ivi compresi quelli sospesi), in attesa che venga espletata dal Comune la nuova gara d’appalto per il servizio.

Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre un incontro con il sindaco del Comune di Rieti Emili per affrontare la problematica relativa agli appalti.