CASCIANI CDA ATER, IL COORDINATORE CAVALLI REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DI DEL BUFALO

Giorgio Cavalli

Nella qualità di Coordinatore Provinciale di Rieti dell’IDV ricevo, unitamente ad altri dirigenti del partito, una dura quanto infondata reprimenda a firma del signor Gian Carlo Del Bufalo, al quale, in ordine alla nomina di Sauro Casciani quale consigliere di amministrazione dell’ATER di Rieti, replico quanto segue:

1) sia l’IDV regionale che quella provinciale, quanto il signor Del Bufalo, non hanno mai espresso una valutazione negativa sull’operato di Sauro Casciani all’ATER di Rieti quale consigliere di amministrazione prima e vicepresidente poi;

2) pertanto non v’erano ragioni politiche rilevanti perché l’IDV cambiasse la sua rappresentanza in seno all’Ente che durante l’amministrazione precedente, con il contributo di Sauro Casciani ha raggiunto lusinghieri risultati (progetto “Aiutateci ad abitare”, previo accordo di programma con il Comune di Rieti per il recupero di alloggi occupati in violazione dei requisiti di legge, ovvero inutilizzati, a beneficio di famiglie realmente bisognose; risanamento finanziario dell’Ente che presentava un deficit consolidato di circa venti milioni di euro e di una perdita di esercizio di due milioni di euro nel momento in cui si insediava il consiglio di amministrazione presieduto dal Dott. Valentino Antonetti  di cui faceva parte  Sauro Casciani; stabilizzazione di 8 ex LSU e stabilizzazione di 13 dipendenti precari con concrete risposte al bisogno di lavoro; rilancio dell’edilizia pubblica in una fase in cui né lo Stato né la Regione erogano finanziamenti, condiviso e apprezzato pubblicamente anche dall’attuale assessore regionale competente On. Buontempo; recupero di proprietà dell’ATER di Rieti, ristrutturazione e destinazione del patrimonio immobiliare a locazioni con canoni calmierati per giovani coppie e single; etc. etc.);

3) non v’erano e non vi sono ragioni di ordine etico e morale perché l’IDV dovesse fare scelte di tipo diverso anche se il signor Del Bufalo, con la sua lettera aperta, tenta invano e con subdole modalità di adombrare dubbi; tentativo di cui risponderà  nelle opportune sedi disciplinari ed eventualmente giudiziarie;

4) quello che Del Bufalo definisce “personaggio passato da due anni dal PD all’IDV” (tra l’altro Sauro Casciani non ha mai militato nel Partito Democratico) è un autorevole dirigente provinciale del partito (vice-coordinatore provinciale) il cui “curriculum” in politica è noto a tutti tranne che a Del Bufalo, curriculum costituito da un impegno quotidiano e adamantino sul territorio, al servizio dei cittadini più bisognosi e indifesi, che ha trovato positivo riscontro nell’ottimo risultato ottenuto per il partito alle ultime elezioni regionali e caratterizzato dall’aver anteposto sempre i superiori interessi della collettività e del partito a quelli personali, diversamente da chi appare, come il Del Bufalo, confuso da aspirazioni carrieristiche rimaste insoddisfatte, caratterizzate da opportunismo politico di basso profilo;

5) non è dato sapere a quali “accordi politici fatti nelle segrete stanze del potere, all’oscuro degli iscritti e simpatizzanti” si riferisca il signor Gian Carlo Del Bufalo che ha evidentemente della politica e delle funzioni di rappresentanza statutariamente esercitate all’interno della stessa, e quindi all’interno del partito, una visione complottarda, aggravata da una cultura del sospetto, incompatibile con i processi democratici di partecipazione interni al partito, che attualmente fanno dell’Italia dei Valori un movimento politico fortemente attrattivo nel panorama politico locale e nazionale;

6) la menzionata visione complottarda è confermata dalla correlazione che il Del Bufalo opera – che non trova riscontro oggettivo alcuno nella realtà – tra la nomina di Sauro Casciani e le indagini penali a carico dell’ex coordinatore provinciale Carlo Giorgi, attuale presidente del Consiglio provinciale in carica per volere della coalizione di centrosinistra che governa la Provincia di Rieti e degli elettori che lo hanno eletto consigliere, il tutto tanto per gettare gratuitamente fango sul partito e sui dirigenti dello stesso, che avrebbero assunto la responsabilità del peccato originale, a suo dire inemendabile, di non aver sostenuto la sua candidatura, peraltro mai ufficialmente portata a conoscenza del coordinatore provinciale e, quindi, del partito;

7) da ultimo, se il Del Bufalo ha un giudizio così negativo del partito e dei dirigenti e ritiene il suo profilo politico e morale incompatibile con gli stessi, non si comprende il perché sia ancora nell’Italia dei Valori, essendo chiaro che il partito, dal suo canto, valuterà la condotta assunta dal signor Del Bufalo nelle opportune sedi, valendo la presente, indirizzata anche al Collegio di Garanzia e al Segretario Regionale, quale richiesta di espulsione dallo stesso, per aver assunto atteggiamenti e comportamenti tali da porre il partito e i suoi dirigenti al pubblico ludibrio e che rende la presenza nel partito del signor Del Bufalo incompatibile con gli obiettivi statutari e politici che lo stesso si prefigge;

8) per quanto attiene alle prossime elezioni comunali di Rieti, stia tranquillo il signor Gian Carlo Del Bufalo, circa il consenso che gli iscritti, i dirigenti e i simpatizzanti e, soprattutto, gli elettori, sapranno assicurare ad una Italia dei Valori emancipata e sgomberata dalla presenza di simili personaggi.