Bruciano rifiuti tra i quali plastica ed un divano. Denunciati

A seguito di una segnalazione i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Poggio Mirteto si sono portati in agro del Comune di Forano località “Galatina” per verificare l’effettiva presenza di una combustione di materiali.

Giunti sul posto i militari hanno notato da subito la classica colonna di denso fumo nero levarsi verso il cielo esalando nell’aria un odore agre e pungente, segno palese che a bruciare non era di certo della legna da ardere ma qualcosa di diverso. Di fatto si accertava che ad andare in fumo erano materiali di vario genere assimilabili a rifiuti, concentrati su una superficie di alcuni metri quadrati.

Da un più attento esame di quanto stava bruciando erano riconoscibili materiali di natura eterogenea (cartoni, bancali, plastiche, ma anche ciò che in origine poteva potenzialmente essere una poltrona, ecc.). La presenza di un consistente strato di cenere indicava che la combustione andava avanti da tempo, inoltre nei pressi dell’area interessata dall’abbruciamento erano presenti altri rifiuti quali plastiche ed un divano.

Sul posto sono state identificate due persone intente a svuotare un capannone ivi presente. Stante l’evidenza dei fatti, i Carabinieri della Specialità Forestale, hanno proceduto al sequestro dell’area oggetto dell’incenerimento dei rifiuti ed a deferire alla Procura della Repubblica di Rieti per quanto di competenza le due persone precedentemente identificate (residenti a Forano) ritenute responsabili della violazione alle norme che regolamentano lo smaltimento dei rifiuti (Decreto Legislativo n. 152/2006 ).

L’attività di prevenzione e repressione dei reati relativa all’abbruciamento di rifiuti, anche vegetali, in questo periodo del mese di marzo diventa significativa in seno alla prevenzione sull’insorgenza degli incendi boschivi che si stanno verificando in alcune Regioni d’Italia favoriti dalle scarse precipitazioni e dal forte vento.

Si ricorda che l’incenerimento dei rifiuti non è mai consentito e che i danni che ne derivano hanno effetti deleteri sull’ambiente e sulla salute pubblica.