BONELLI, VERDI REGIONE LAZIO: STOP LAVORI, RISCHI DAL POLO LOGISTICO DI PASSO CORESE

Bonessio, Verdi Regione Lazio

“Con un’interrogazione presentata oggi in Regione noi Verdi chiediamo il blocco immediato dei lavori perché il Polo Logistico di Passo Corese non rispetta le disposizioni fissate dal Piano territoriale paesisitico regionale (Ptpr) in quanto la variante fu approvata dal Consiglio regionale dopo l’adozione del Ptpr, senza tener conto delle misure di salvaguardia indirizzate alla tutela delle aree agricole e archeologiche, afferma in una nota il Capogruppo dei Verdi del Lazio Angelo Bonelli.

Quindi tutta l’area interessata dal Polo logistico di Passo Corese ricade nell’area A20 come definita dal Ptpr "paesaggio agrario di rilevante valore" nel quale è necessario il mantenimento di forme di uso agricolo del suolo ed vietata espressamente la costruzione di manufatti fuori terra o interrati, la realizzazione di nuove strutture commerciali o terziarie, nuove strutture produttive industriali, installazioni di manufatti leggeri anche prefabbricati, nuove strutture per deposito merci o materiali".

"Inoltre, il Ptpr nella tavola B20 ha censito 129 siti archeologico come beni puntuali diffusi ognuno dei quali ha una fascia di rispetto di 100 mt nella quale naturalmente è vietata qualsiasi trasformazione territoriale, mentre invece si vuole realizzare su queste aree una colata da 10 milioni di metri cubi di cemento.
Prosegue Bonelli, ricordo, infine, che nel Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 1372", all’Articolo 145 (Coordinamento della pianificazione paesaggistica con altri strumenti di pianificazione) le previsioni dei piani paesaggistici di cui agli articoli non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali o regionali di sviluppo economico e sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell’adeguamento degli strumenti urbanistici e sono altresì vincolanti per gli interventi settoriali.

Per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore.

Rimaniamo in attesa di un rapido intervento della Presidente Polverini e dell’Assessore regionale all’Urbanistica".