BIRINDELLI, CON L’ASSOCIAZIONE BIRRA DEL LAZIO NASCE LA FILIERA REGIONALE DELLA BIRRA

Coltivazioni di luppolo nella piana reatina

“L’assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, fortemente impegnato nel rilancio delle produzioni regionali di qualità, sostiene con convinzione la nascita e la futura attività dell’Associazione Birra del Lazio. La prima Associazione del settore in Italia a porre dei vincoli produttivi sulla materia prima agricola utilizzata e obblighi sulla tracciabilità”. È quanto dichiara Angela Birindelli in merito alla presentazione della neonata Associazione Birra del Lazio presentata ieri sera all’Enoteca Regionale Palatium.

“L’assessorato – aggiunge Birindelli – crede molto nell’affermarsi del settore delle birre artigianali. Non a caso, negli ultimi due anni, abbiamo già portato con grande successo alcuni birrifici artigianali del Lazio in importanti manifestazioni fieristiche come il Salone del Gusto 2010 di Torino, Arti e Mestieri 2010 a Roma, Artigiano in Fiera 2010 e 2011 a Milano e a Fiera Cavalli 2011 di Verona. La nascita dell’Associazione Birra del Lazio ha un importante risvolto anche dal punto di vista agricolo. Le potenzialità nella fornitura delle materie prime agricole necessarie alla produzione della birra risultano di grande rilevanza nel Lazio e rappresentano un’opportunità di reddito in più per gli imprenditori coinvolti nel processo di produzione di birre artigianali tracciabili.

La nascita dell’Associazione Birra del Lazio può, in questo senso, fare da apripista nella nostra regione all’emergente concetto di Birra "agricola". Infatti, un recente decreto ministeriale ha inserito la produzione di birra e malto tra le attività connesse all’agricoltura, se realizzata attraverso l’utilizzo prevalente di materia prima di origine aziendale e nel rispetto di regole ben precise che individuano il soggetto produttore come imprenditore agricolo, con i vantaggi civili e fiscali che ne derivano.

Numerosi sono gli elementi che fanno ben sperare per lo sviluppo della produzione di birra “agricola”: la qualità data dalla selezione di particolari tipologie di orzo e la possibilità di creare una filiera della birra interamente regionale, dai cereali da maltizzare fino al prodotto finito, per poi essere somministrata all’interno di agriturismi e spazi di ristorazione in azienda o commercializzata attraverso la filiera corta.

Una chiave nuova per i produttori regionali di orzo e frumento – conclude Birindelli – che possono accedere alle risorse messe in campo dall’assessorato volte a promuovere la multifunzionalità in agricoltura e la valorizzazione enogastronomica e turistica dei territori del Lazio”.

All’Associazione, presieduta da Leonardo Di Vincenzo, hanno già aderito 8 microbirrifici (Atlas Coelestis RM, Birrificio Ostiense Artigianale RM,  Birra del Borgo RIETI, Birra Turan VT, Free Lions VT, Itineris VT, Mister Malto FR, Turbacci RM) e 2 malterie (Saplo e Agroalimentare Sud).