ASSOCIAZIONE AREA: LE DIMISSIONI DI COSTINI NON SONO STATE DETTATE DA INTERESSI PERSONALI

Area Rieti

"L’associazione Area Rieti, che ha seguito in prima linea le fasi che hanno portato all’approvazione dei programmi preliminari sui Piani integrati, nota con dispiacere e indignazione come alcuni consiglieri abbiano  gratuitamente criticato l’atteggiamento, a loro dire personalistico, dell’assessore Costini.

L’assessore Costini ha più volte e in più occasioni coinvolto i consiglieri di maggioranza e ha sempre dichiarato che i Piani integrati  sarebbero stati una svolta per la città e una vittoria politica di tutto il centro destra.

A testimonianza di ciò tutti i gruppi consiliari sono stati coinvolti in modo importante nella realizzazione dei bandi, in particolare il gruppo "Rieti città nuova" è stato chiamato a contribuire per quanto concerneva l’edilizia sociale; ci sono registrazioni su registrazioni e riprese televisive, alle quali vanno aggiunte riunioni di maggioranza e ben 22 commissioni, a dimostrazione del massimo coinvolgimento, trasparenza e partecipazione possibile.

Nonostante tutti gli incontri sopra citati sarebbe interessante sapere quanti interventi tecnici e politici ci siano stati da parte di quei consiglieri di maggioranza, “esperti” in piani integrati e/o  in brindisi, e quale sia stato il loro impegno alla stesura del bando, oltre partecipare in commissione per il gettone di presenza e andarsene subito dopo, dichiarando alla minoranza, in separate sedi, che non avrebbero votato il bando in consiglio per motivazioni futili legate a interessi personali e soprattutto spinte da una volontà vendicativa verso l’assessore Costini.

Non abbiamo la pretesa che si capiscano i valori di questa battaglia, ma le motivazioni che hanno spinto l’assessore Costini alle dimissioni tutto sono tranne che interesse personale: nella realtà la scelta di Costini è spinta da motivazioni molto profonde legate all’assenza di indirizzi partitici che non trovano giustificazione in un ambito territoriale, dove le influenze di tipo regionale o nazionale sono pressoché inesistenti e pertanto resta difficile potersi rifugiare in esse.

Se si è arrivati a questo punto è perché il Pdl non ha avuto il coraggio, nonostante numerosi solleciti, di strutturarsi quale partito, prova ne è, ad esempio, che all’interno dell’assise cittadina ci sono diversi gruppi (verso il Pdl, sopra il Pdl, sotto il Pdl, dietro il Pdl) e il gruppo ufficiale del Pdl, peraltro autoproclamatosi, del quale fa parte un esiguo numero di consiglieri del centro destra.

A rafforzare quanto sopra citato, ricordiamo le dichiarazioni del sindaco, il quale ha sostenuto l’inesistenza dei partiti, dichiarazioni che non hanno prodotto alcuna reazione da parte del coordinatore del Pdl, il che ci induce a chiedere se tale posizione sia condivisa dallo stesso.

I consiglieri che oggi siedono sui banchi della maggioranza dovrebbero essere più coerenti e soprattutto si dovrebbero ricordare che sono lì a rappresentare i cittadini che li hanno votati e non a giocare su personalismi".