Aree di crisi complessa, sindacati e Regione a confronto su politiche attive per i percettori di mobilità in deroga

“Si è svolto oggi l’incontro con la Regione Lazio avente come oggetto l’individuazione di specifiche forme di politiche attive per i percettori della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa.

La Regione Lazio, supportata da ANPAL, ci ha presentato i dati relativi al bacino dei destinatari ed il percorso che intende avviare che ha come fine la ricerca intensiva di lavoro attraverso una sinergia tra i Centri per l’Impiego e ANPAL.

CGIL CISL e UIL hanno apprezzato il tentativo di un avvio di percorso che ovviamente deve partire dall’analisi dei dati, ma hanno rappresentato che l’osservazione va estesa alle realtà produttive al fine di completare l’esame del quadro d’insieme e provare, pur con tutte le difficoltà di scenario peggiorato con la pandemia, a costruire le condizioni per creare lavoro stabile, a tempo indeterminato e di qualità nei territori delle aree di crisi complessa.

Ci preme ricordare inoltre che su queste aree abbiamo inserito un’azione specifica nel protocollo delle politiche attive che prevede un accompagnamento alla pensione per coloro i quali mancano 2 anni alla pensione, questa discussione va inserita nella definizione delle politiche attive specifiche per le aree di crisi complessa.

Infine ci è stato comunicato che il problema della comunicazione dei codici con l’INPS è stato superato ed è già iniziato il pagamento della mobilità in deroga.

La riunione si è conclusa prevedendo un ulteriore aggiornamento nel mese di settembre.

CGIL CISL e UIL nella consueta analisi dell’andamento della riunione con la Regione hanno fatto le seguenti considerazioni: un sincero apprezzamento per il tentativo della Regione Lazio, tuttavia ritengono il percorso difficile per una serie di fattori, che vanno dalla crisi economica che riduce le occasioni di lavoro all’età media del bacino, per questo motivo nel mese di settembre affronteranno la discussione proponendo alla Regione Lazio di affiancare a questo percorso quelle esperienze che in Europa stanno dando risultati positivi, come ad esempio i territori a disoccupazione zero.

Come nostra consuetudine vi terremo costantemente aggiornati sugli sviluppi della vertenza.”