Area: “Mezzetti torni a cacciare i pokemon. Perplessi dalla Questura sulla relazione della DIA”

“Onestamente il comunicato dell’ex assessore e cacciatore di pokemon, Alessandro Mezzetti, è imbarazzante. Forse la consapevolezza che la sua ambizione di essere candidato sindaco è già svanita, lo rende particolarmente nervoso, tanto da rimuovere il ricordo della sua fugace ed inutile esperienza da assessore.

Da una parte sminuisce il pregevole impegno dell’attuale amministrazione per la manutenzione della città, nonostante le evidenti difficoltà di bilancio in cui versano le amministrazioni in questo periodo di crisi, manutenzione che lui amministratore era stata totalmente abbandonata, dall’altra aggredisce ed offende un giornalista, dimostrando come la libertà di stampa alla sinistra piace solo quando gli conviene.

Attaccare l’attuale amministrazione su debiti in gran parte contratti e non risolti nel periodo in cui a Rieti governava la sinistra, situazione di cui esempio paradigmatico è il mancato pagamento alla banda musicale comunista che salutò il santo con Bella Ciao, è ridicolo.

Penoso chiedere le dimissioni del sindaco, per essersi assunto la responsabilità di tenere aperti impianti sportivi e culturali, vitali per l’economia della nostra città, impianti la cui messa in sicurezza era tra le responsabilità non ottemperata proprio dall’ex assessore ai lavori pubblici Mezzetti.

Per quanto riguarda l’argomento in oggetto, ovverosia la relazione della D.I.A., lascia abbastanza perplessi il comunicato della questura, che smentisce se stessa. E’ infatti proprio sugli interventi delle forze dell’ordine di Rieti, in primis l’operazione Angelo Nero, che la D.I.A. fonda l’allarme sulla presenza di un radicamento della criminalità organizzata straniera a Rieti.

Proprio la questura di Rieti organizzò una conferenza stampa per sottolineare la difficoltà e l’importanza di quella operazione, che dimostrava l’esistenza di una struttura articolata in città di immigrati di origine prevalentemente nigeriana, che gestiva il traffico di droga nel nostro territorio. Delle due l’una: o la questura aveva ingigantito tale operazione a febbraio o oggi sente la necessità di smentire politicamente il pregevole lavoro fatto sul territorio dai suoi uomini. Sarebbe estremamente grave che il comunicato della questura rispondesse ad esigenze di opportunità “politica”, come le dichiarazioni del capogruppo del PD sembrerebbero dimostrare.

Pare strano infatti che la polizia di stato arrivi a negare l’evidenza dei fatti, che ha visto negli ultimi mesi chiudere vari locali commerciali gestiti da nigeriani per spaccio, occupare dagli immigrati il cimitero di Rieti ed una serie di arresti nella comunità del paese africano culminati con la succitata operazione.

Ed è esattamente questo il quadro che la D.I.A. riporta, rilevando che gli episodi più importanti riguardano i mesi immediatamente successivi a quelli considerati nella relazione.
Nel sottolineare questo non c’è nessuna volontà di inficiare l’ottimo lavoro svolto dagli uomini della polizia di stato nel nostro territorio, ai quali va il ringraziamento e l’apprezzamento per l’impegno e la capacità dimostrata, ma la necessità di tenere alta l’attenzione nei confronti del fenomeno migratorio, che evidentemente si lega a fenomeni criminali organizzati.

L’aumento dello spaccio e del consumo di droga nelle piccole realtà urbane è purtroppo un fenomeno in netto aumento, come drammaticamente la cronaca ci dimostra. Ragazzi sempre più giovani finiscono nelle maglie di una criminalità senza scrupoli, finendo schiavi di sostanze sempre più terribili, perdendo spesso la vita, come purtroppo il dramma dei due adolescenti di Terni ci ha dimostrato.

Sappiamo che tutto questo a Mezzetti non è mai interessato, per lui la politica è solo occupazione di poltrone, ma che qualcuno se ne preoccupi non dovrebbe scandalizzarlo.

Piuttosto di attaccare penosamente il centrodestra, si preoccupi di ricollocarsi nella geografia del suo partito, e magari, sottovoce, avverta il suo segretario nazionale e nostro presidente di Regione, che ad Amatrice le persone ancora non hanno casa, che grazie al commissariamento Rieti ha perso anche la camera di commercio, che la nostra sanità è allo stremo. Invece di belare parlando dell’altrui dignità, cerchi di recuperare almeno in parte la sua.”

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