Dopo 5 anni di studio condotto con impegno e perseveranza sul territorio dell’ATCRI2, il Pian di Gestione del Cervo ha ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA.
Il Piano di Gestione del Cervo, dichiara il Presidente dell’ATCRI2, Antonio Cruciani, rappresenta un risultato importante, poiché risulta una novità nella Regione Lazio e nel Centro Italia. Il territorio dell’unico Comprensorio di gestione, di oltre 60 mila ettari, interessa le aree montane di 23 Comuni, tutti ricadenti nell’ATCRI2.
Lo studio-continua Cruciani- avviato a seguito delle numerose segnalazioni di danni, provocati alle colture di pregio (come ad esempio la lenticchia di Rascino), destinate sia alla commercializzazione che all’autoconsumo, è stato concentrato, preliminarmente, sulla stima della consistenza della popolazione. La raccolta dei dati è stata possibile grazie alla partecipazione del mondo venatorio, che ha contribuito alla raccolta degli indici della presenza della specie.
Fondamentale il coordinamento del Direttore dell’ATCRI2, per le attività condotte dall’ufficio nell’elaborazione, collaborando attivamente ed in sinergia con il tecnico faunistico incaricato. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto – precisa il Presidente dell’ATCRI2 – poiché dallo stesso, come accade in altre Regioni, deriverà anche un incremento per l’economia del territorio, collegata all’indotto che tale attività comporta. Per dare esecuzione al Piano, e avviarlo già nel mese di novembre – conclude il presidente – si attende l’approvazione da parte dell’Area Decentrata Agricoltura di Rieti.