Al Reate Festival il giovane compositore Emanuele Savagnone

La citazione del titolo di un romanzo di James Joyce intitola il prossimo concerto del Reate Festival, tutto dedicato alla monografia di un giovane compositore emergente. Emanuele Savagnone (nella foto), classe 1997, da talento precoce, con alcune apparizioni televisive, a giovane compositore ora in via di perfezionamento, spiega il suo percorso al pubblico di studenti. Sul palco con lui alcuni valenti musicisti, tutti insieme per suonare e introdurre a quel linguaggio della musica contemporanea che offre spazi di espressione e di comunicazione da scoprire.

Come far conoscere la musica contemporanea ai più giovani, e spiegarla dal suo interno? Un giovane compositore accoglie la sfida e propone una formula di concerto inconsueta: racconterà la sua musica agli studenti poco più giovani di lui e con la collaborazione di quattro valenti musicisti suonerà le sue composizioni. Tutto questo avverrà all‘Auditorium Varrone nell’ambito del Progetto Scuole venerdì 25 alle ore 11.

Da bambino nella trasmissione “Il Gran Concerto di Natale” aveva diretto l’orchestra RAI nel Galop finale del Gugliemo Tell di Rossini. Da allora Emanuele Savagnone è tornato sugli schermi da compositore quando, appena diciassettenne, in diretta dalla Camera dei Deputati su RAI 5 veniva eseguita la sua composizione “Visioni” dalla JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia – dove anche suonava come violinista. Oggi studia in Germania, dopo essersi diplomato in composizione al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, ha 22 anni, e si dedica alla Nuova Musica. Cosa vuol dire comporre musica d’arte per un giovane della sua età?

Il concerto presenterà alcune sue composizioni e offrirà l’occasione per aprire un dialogo, da un giovane ai giovani nel pubblico. La musica contemporanea, con il suo linguaggio così diverso e talvolta non facile, verrà spiegata e come ‘smontata’ per spiegarne gli ingranaggi, i significati, le suggestioni. Sul palco, insieme al giovane compositore che eseguirà alcuni brani al pianoforte, alcuni eccellenti musicisti che eseguiranno in trio, da solisti e in duo alcune composizioni: il mezzosoprano Maria Elena Pepi (che già abbiamo apprezzato in diversi ruoli tra cui quello di Proserpina ne L’Empio Punito che ha inaugurato il festival), il flautista Andrea Salvi, il violoncellista Paolo Andriotti, il pianista Mario Germani.

CURRICULUM 
Avvicinatosi alla musica da bambino dapprima attraverso lo studio del violino e poi, parallelamente, del pianoforte, Emanuele Savagnone (nella foto) intraprende i suoi primi studi compositivi nel 2008 con Giovanni Piazza per poi proseguire, fino al diploma nel luglio 2018, presso il Conservatorio di Santa Cecilia con Matteo D’Amico. Tra le esperienze musicali più importanti in questi anni, la sua partecipazione dal 2006 al 2016 come violinista nella Juniorchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, che lo porta presto a incontrare artisti di rilievo internazionale come Emmanuel Pahud, Shlomo Mintz o Antonio Pappano.

Trasferitosi in seguito in Germania prosegue con Sidney Corbett gli studi presso la Hochschule für Musik di Mannheim. La sua attività compositiva comprende partecipazioni a festival in Italia, come I Cantieri dell’Immaginario dell’Aquila e UrtiCanti di Bari, e all’estero, tra cui lo Spieltriebe Festival di Osnabrück. Sua musica è stata eseguita, tra le varie circostanze in Italia e in Europa, presso istituzioni come la Società Dante Alighieri, l’Istituto Italiano di Cultura in Messico, l’Accademia d’Ungheria in Roma, il teatro dell’opera di Osnabrück e Concerto Zeneház di Budapest. Tra le occasioni di maggiore rilievo, l’esecuzione nel 2014 presso la Camera dei Deputati in diretta Rai 5 del suo Visioni dedicato alla Juniorchestra. A marzo 2019 il suo Steel glare per pianoforte è eseguito presso l’Accademia Filarmonica Romana nell’ambito del festival Assoli dedicato alla nuova musica. Ancora a marzo 2019 ottiene una borsa di studio da parte del Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD), tra le massime istituzioni tedesche, per la continuazione dei suoi studi in Germania. Ispirato da studi umanistici e cultura antica, è inoltre studente di Lettere Classiche presso l’Università La Sapienza di Roma.

Il Reate Festival è realizzato con il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lazio, Fondazione Alberto Sordi per i giovani, ENI, Autostrade per l’Italia, SIAE, ACEA, Unindustria, Aeroporti di Roma, Ferrovie Italiane, Errebian; con il sostegno di Lottomatica, MIBAC e SIAE nell’ambito del programma “PER CHI CREA”; soci fondatori: Comune di Rieti, Fondazione Varrone, Camera di Commercio di Rieti; socio sostenitore: Banca Intesa Sanpaolo; le attività sono realizzate in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, Teatro di Roma, Teatro dell’Opera di Roma, Associazione Europa In Canto, MIUR, Museo Nazionale Romano, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi dell’Aquila.

AUDITORIUM VARRONE
Venerdì 22 ottobre
Auditorium Varrone

Venerdì 25 ottobre ore 11 [Progetto Scuole]
Ritratto dell’artista da giovane
Emanuele Savagnone
Concerto monografico

Maria Elena Pepi mezzosoprano
Andrea Salvi flauto
Paolo Andriotti violoncello
Mario Germani, Emanuele Savagnone pianoforte

Canto per flauto, violoncello e pianoforte
Eis heautón per pianoforte
Steel glare per pianoforte
Liriche antiche per voce femminile e pianoforte