A CASTEL SANT'ANGELO COMMEMORAZIONE DI ALDO MORO

Aldo Moro

Domenica 9 maggio, alle ore 11.30, nel giorno del 32° anniversario della Sua scomparsa l’Amministrazione comunale ricorda Aldo Moro alla cui memoria verrà intitolata la nuova Piazza della stazione di Castel Sant’Angelo.
Alla cerimonia, che si terrà a Vasche di Castel Sant’Angelo, prenderà parte Agnese Moro, figlia del grande statista, oltre alle massime autorità della provincia di Rieti.

La piazza che sarà intitolata ad Aldo Moro è stata completamente rinnovata grazie ad un percorso intrapreso due anni fa dall’Amministrazione comunale iniziato con l’indizione di un concorso di idee riservato a giovani progettisti per poi dare esecuzione al progetto risultato vincitore. Oggi la piazza, rinnovata nel look e nella funzionalità e completata con l’inserimento di verde e elementi di arredo urbano, presenta tutte le caratteristiche per l’accessibilità universale dal momento che è stata dotata anche di un percorso per non vedenti, il primo realizzato in questo senso nella provincia reatina, che collega la strada Salaria con la stazione ferroviaria di Castel Sant’Angelo. Nel corso della cerimonia Agnese Moro ricorderà il padre statista deponendo anche una corona sul monumento a lui dedicato e collocato all’interno della piazza stessa.

“Innanzitutto mi riempie d’orgoglio – dichiara il sindaco di Castel Sant’Angelo Paolo Anibaldi – sapere che tra le innumerevoli cerimonie in ricordo di Aldo Moro che si celebreranno in tutto il Paese, tra cui molte in centri più noti del nostro Comune, Agnese Moro abbia scelto proprio Castel Sant’Angelo. Credo che oltre al legame creatosi con il territorio la figlia dello statista abbia apprezzato lo spirito con il quale è stata promossa l’iniziativa. La scelta infatti – conclude il sindaco Anibaldi – di intitolare ad Aldo Moro una piazza, il cui aspetto architettonico fosse il frutto di un concorso di idee, nasce soprattutto quale tributo ad un uomo che nella sua vita pubblica è stato sempre accompagnato dalla convinzione della centralità del confronto e delle idee”.