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mercoledì 8 Ottobre 2025
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Dotta lezione del prof. Andrea Ungari sulla figura di Domenico Petrini

Sabato 4 ottobre, alle ore 11, presso il Museo civico archeologico di Rieti, si è tenuta una lezione sulla figura di Domenico Petrini (1902-1931), tra dimensione locale e rilevanza nazionale, tenuta dal professore Andrea Ungari, docente dell’Università degli studi “Guglielmo Marconi”, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Rieti, nell’ambito del programma Rieti città multiverso. Una magnifica avventura, previsto in accordo con la città di L’Aquila, capitale italiana della cultura 2026. Un evento che si innesta nelle iniziative nazionali dell’Università degli studi Guglielmo Margoni – la prima Università digitale intitolata “Il sapere è di tutti. Una lezione in piazza, il territorio ponte di cultura”. La manifestazione ha avuto l’adesione dell’Associazione culturale reatina “Domenico Petrini”, fondata nel 1983, in occasione del convegno nazionale su Domenico Petrini, tenuto a Rieti, al Teatro Flavio dal 15 al 17 aprile di quell’anno.

L’intervento del professor Ungari, alla presenza di alcuni soci dell’Associazione Petrini, ha rimarcato la rilevanza della figura di Domenico Petrini, in relazione alla sua esperienza provinciale, ai suoi retaggi familiari, legati all’attività risorgimentale del pro zio Ludovico, e soprattutto alla sua attività intellettuale, che lo hanno fatto definire enfant prodige della cultura nazionale degli anni Venti del Novecento.

Il professor Ungari, riferendosi al volume di Roberto Marinelli, su Petrini, edito per i quarant’anni dell’associazione a lui intitolata, ha trattato con puntualità sulla prodigiosa attività di promotore di cultura di Petrini, fondatore, tra l’altro, di “Bibliotheca editrice” di Rieti, che con la prestigiosa collana “Quaderni critici”, ha dialogato col mondo culturale e politico di tutta Europa, da Karl Vossler a Benedetto Croce, a Giustino Fortunato, Adriano Tilgher, Piero Gobetti, Umberto Bosco, Vittorio Santoli, Giuseppe Rensi, Lionello Venturi, Natalino Sapegno, Cesare De Lollis, Giovanni Gentile, ecc.

È intervenuta la presidente dell’Associazione Petrini, Daniela Acuti, ringraziando gli organizzatori e il professor Ungari per l’apprezzamento manifestato all’iniziativa del Cenacolo petriniano, che intende promuovere l’ulteriore approfondimento e valorizzazione dei documenti petriniani conservati all’Archivio di Stato di Rieti. La presenza del dottor Pietro Zabbeni, dottorando dell’Università degli studi di Bergamo, che sta nuovamente studiando quei carteggi, è una sicura prospettiva di continuità in questo senso.

Ha chiuso la manifestazione l’assessore alla cultura del Comune di Rieti, professoressa Letizia Rosati, che ha incoraggiato il professor Ungari a proseguire nell’opera sua di promozione della figura petriniana in Italia, e l’Associazione, nel recupero dei carteggi di valore letterario, storico e politico, del grande studioso reatino, in previsione di ulteriori iniziative di grande valore culturale, da inserire nelle manifestazioni per L’Aquila capitale italiana della cultura (Roberto Marinelli)

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