“Il mio percorso da scrittrice è iniziato con la complicata vicenda di Brian Jones nel libro ‘Una scomparsa inspiegabile’ – racconta – che mi ha permesso di toccare molteplici tematiche di attualità tra cui il bullismo, l’importanza del senso di appartenenza al gruppo dei pari ed i molteplici disagi adolescenziali contemporanei anche, e non solo, correlati alle conseguenze negative dell’isolamento sociale a cui sono stati costretti per lungo tempo i ragazzi a ragione dell’epidemia da Covid 19. Questo stesso percorso è proseguito con la recentissima pubblicazione de “La vita che non ho potuto avere”, ove ho continuato ad approfondire le tematiche predette, oltre ad argomenti ad esse correlati, quali la condizione di “Hikikomori” nella quale si trova a dover vivere la protagonista ventenne Alexandra durante i difficili anni della pandemia, con la sua infinita sofferenza, la sua totale “chiusura” in casa, il suo dolore, il suo turbamento interiore e la sua solitudine.
Ora, con la mia terza opera, continuo lungo questo cammino di profonda riflessione circa le essenziali dinamiche esistenziali di ciascuno di noi nell’ambito del mondo contemporaneo, in particolar modo con riguardo alla fragilità della vita, alle scelte che ogni essere umano è chiamato a compiere quotidianamente circa l'”orizzonte” che intende scrutare, alla potenza e alla forza dell’amore” – conclude.