“Quali sono in breve i vantaggi della ZES, forti agevolazioni fiscali, tra cui, credito d’imposta sugli investimenti ed esenzioni o riduzioni fiscali, oltre allo snellimento delle procedure amministrative, associato ad incentivi per attrarre nuove imprese e investimenti industriali Risultato perseguito per territori interni, fragili o con poca attrattività industriale (come gran parte del Reatino), la ZES era uno strumento potente per portare nuove aziende e creare occupazione.
Cosa prevede la ZLS, snellimento burocratico, ma meno profondo di quello ZES, nessun bonus fiscale significativo, nessun credito d’imposta dedicato, focus soprattutto su aree retroportuali o collegate ai grandi corridoi logistici. In pratica, la ZLS funziona bene dove c’è traffico merci, portualità, interporti, grandi infrastrutture logistiche.” (Il testo virgolettato è il risultato della domanda fatta a Chatgpt sull’argomento, ma in questi giorni come saprete non sta funzionando bene)
Non riusciamo a capire le motivazioni dell’enfasi con cui è stata accolta la notizia, peraltro largamente annunciata nei mesi scorsi, visto che l’esclusione dalla ZES a fronte dell’inserimento nella stessa di Abruzzo, Marche e d Umbria, potrebbe determinare una fuga di investimenti dal nostro territorio, esperienza già vissuto a metà degli anni 90, con la fine dei benefici di quella che fu la “Cassa del Mezzogiorno”. Il nostro giudizio nel merito però non si discosta di molto da quello espresso dall’intelligenza artificiale e quindi il commento che ci sentiamo di dare sulla vicenda ZES v/s ZLS è che, piuttosto che niente, è meglio piuttosto, ma nulla di più. Così nella nota la CGIL Rieti




