Nelle scorse settimane la società multinazionale francese Schneider Electric, che opera nella produzione di interruttori magnetotermici, ha annunciato la volontà di chiudere lo stabilimento di Rieti, licenziando ben 181 lavoratori diretti e mettendo a rischio l’occupazione di tutti coloro che sono impegnati nell’indotto.
Già in passato lo stabilimento in questione era stato oggetto di una ristrutturazione che aveva portato alla riduzione del personale da 300 unità alle attuali
Eppure, lo stabilimento di Rieti, che è in attività da oltre 30 anni, è quello maggiormente automatizzato e ha standard qualitativi di altissimo livello. Per questo rappresenta un polo fondamentale in termini economici, sociali e occupazionali per tutto il territorio.
Nonostante la già dimostrata disponibilità delle organizzazioni sindacali e quella espressa dalle autorità locali a sostenere la produzione e ricercare soluzioni alternative, dal momento che anche per il 2013 sono previsti volumi produttivi sostenuti,
Tutto ciò premesso, può
1. se
particolare l’articolo 2;
2. se sono state rispettate le previsioni della direttiva 94/45/CE, modificata dalla direttiva 2009/38/CE, della direttiva
2002/14/CE relativa alla procedura d’informazione e di consultazione dei lavoratori, della direttiva 2001/23/CE sul
mantenimento dei diritti dei lavoratori e della direttiva 2008/94/CE;
3. se
discriminazioni dirette e indirette tra uomini e donne per quanto riguarda le condizioni di licenziamento;
4. quali azioni possono essere intraprese a tutela e salvaguardia dei posti di lavoro oggi in pericolo;
5. qual è la strategia generale che
fronteggiare tali situazioni?