“A gennaio scorso, in piena crisi istituzionale che ha investito il secondo governo Conte e dopo che era stato già pubblicato da parte di Asm il bando per l’alienazione delle farmacie, inviammo un’interrogazione a risposta scritta per chiedere al Sindaco se fosse a conoscenza che una delle farmacie messe in vendita da Asm Spa non fosse di proprietà dell’azienda municipalizzata.
Non avendo ottenuto risposta nei dieci giorni previsti dal regolamento, sollecitammo il primo cittadino a riscontrare i nostri dubbi per sapere se questi fossero o meno fondati.
In maniera evasiva, ed evidentemente non esaustiva, il Sindaco rispose che “qualsiasi ulteriore approfondimento di natura tecnico-giuridica e contabile sarebbe stato affrontato all’esito della procedura di vendita delle farmacie”. Oggi, durante i lavori della commissione controllo e garanzia, scopriamo, leggendo il parere rimesso dal collegio dei revisori dei conti del Comune, che il dubbio sollevato dai sottoscritti era più che fondato e che la titolarità, non di una, ma addirittura di tutte e tre le farmacie non sia di Asm, come sostenuto con forza dal collega consigliere Carlo Ubertini, ma del Comune di Rieti. E che, quindi, i proventi della vendita della titolarità delle farmacie stesse li debba incassare direttamente il Comune, e non l’Azienda Servizi Municipalizzata.
Inficiando sostanzialmente la procedura di vendita già espletata necessitando, prima di procedere all’aggiudicazione definitiva del ramo farmacie in favore dell’unica Ditta offerente, l’autorizzazione del consiglio comunale a vendere un bene facente parte del patrimonio comunale, la titolarità delle farmacie appunto, non prima di aver commissionato una perizia di stima per accertarne il reale valore che dovrà essere congruo, come sottolineato dagli stessi revisori dei conti.
Alla luce dei fatti sopravvenuti chiediamo al Sindaco il ritiro della delibera proposta per consentire l’adozione del corretto iter per cedere la titolarità delle tre farmacie”.
I consiglieri Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese, Roberto Casanica.
