“In relazione alle recenti affermazioni apparse su organi di stampa e canali social, che contengono riferimenti non rispondenti al vero e potenzialmente lesivi della reputazione istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale di Rieti, si ritiene doveroso fornire alcune precisazioni di carattere formale e documentale. L’annullamento della Conferenza dei Capigruppo disposta dal Presidente non è stato frutto di una scelta discrezionale, bensì un atto dovuto e conforme al Regolamento del Consiglio Comunale.
Infatti, a seguito della variazione ufficiale del Capogruppo di Forza Italia, formalizzata con documenti protocollati, il Presidente non disponeva più della rappresentanza piena e legittima di tutti i Gruppi Consiliari al momento della convocazione originaria. Pertanto, la decisione di annullare la Conferenza è stata adottata nel pieno rispetto delle norme regolamentari e delle prerogative istituzionali previste per la figura del Presidente del Consiglio. Ogni interpretazione o dichiarazione pubblica volta a far apparire tale atto come irregolare, o peggio come una scelta arbitraria o di parte, è destituita di ogni fondamento e rischia di configurarsi come una diffusione di notizie false e lesive della dignità personale e istituzionale del Presidente.
Ancora più grave è il tentativo di attribuirmi la responsabilità del mancato svolgimento del Consiglio Comunale. È un’operazione strumentale e scorretta. La realtà è che i ritardi e le tensioni derivano da scelte amministrative della Giunta comunale, in particolare in relazione al nuovo piano della sosta e alla gestione delle cosiddette “Oasi blu”.
E lo dico con chiarezza: io sono al fianco dei cittadini, non dei provvedimenti che li penalizzano. Sostengo e continuerò a sostenere le ragioni del Comitato SoStare a Rieti, un gruppo di persone che con senso civico e determinazione si batte per una città più giusta, più vivibile e più rispettosa delle esigenze di residenti e attività economiche. Ho partecipato a uno dei loro incontri, ho ascoltato le loro istanze e condivido la loro battaglia. Come potrei, dunque, ostacolare un confronto su un tema che io stesso ho portato avanti in passato e che considero cruciale per la città? Solo chi non conosce la verità può anche solo pensarlo.
Si precisa, inoltre, che i documenti ufficiali, regolarmente protocollati e disponibili presso gli uffici competenti, attestano in maniera incontrovertibile la correttezza procedurale dell’operato del Presidente. Il Presidente del Consiglio Comunale si riserva di tutelare la propria immagine e il proprio ruolo nelle sedi opportune, qualora non dovessero pervenire scuse ufficiali e formali da parte dei firmatari delle dichiarazioni diffamatorie. Resta tuttavia la piena disponibilità a considerare la vicenda conclusa, qualora vi sia un riconoscimento pubblico dell’errore e una presa di responsabilità da parte dei soggetti coinvolti.
Il Presidente ribadisce infine che l’unico intento delle proprie azioni è sempre stato (e continuerà ad essere) quello di garantire il corretto funzionamento degli organi consiliari, il rispetto delle regole e la tutela del prestigio istituzionale del Consiglio Comunale di Rieti.
Rieti merita serietà, chiarezza e trasparenza.
E su questo terreno, chiunque voglia continuare a mistificare i fatti, mi troverà sempre, fermo, documentato e pronto a difendere la verità dei cittadini e delle istituzioni”. Così nella nota Claudio Valentini, presidente del Consiglio Comunale di Rieti












