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lunedì 15 Settembre 2025
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Una grande stagione di teatro contemporaneo al Potlach

Avrà inizio sabato 1° febbraio e si chiuderà a fine aprile la Stagione di Teatro Contemporaneo 2025 organizzata dal Teatro Potlach a Fara Sabina, in collaborazione con Città di Fara in Sabina e ATCL – Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio finanziato da MiC – Ministero della Cultura e la Regione Lazio. Sette grandi appuntamenti con spettacoli imperdibili per tutti i gusti. L’apertura della Stagione avverrà sabato 1° febbraio alle ore 21 dove sarà possibile ammirare in scena Peppe Servillo, accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano in “Napulitanata”. Un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana fra paradiso e veglia, un piccolo viaggio, senza limiti di tempo e di spazio che vede l’avvicendarsi di brani famosi con brani meno conosciuti e qualche volta dimenticati…

Sarà poi la volta di “Brutta – storia di un corpo come tanti” di Giulia Blasi, interpretato da Cristiana Vaccaro, sabato 22 febbraio alle ore 21: un monologo brillante che tratta del corpo della protagonista.

Sabato 1° marzo sul palco di Fara Sabina troveremo “Amore cointestato” di e con Enoch Marrella, e con Giulia Salvarani. Una storia d’amore ambientata in un ipotetico futuro prossimo, in cui il pubblico diventa interlocutore diretto dei crudi argomenti trattati.

Seguirà il concerto degli Area 765, sabato 15 marzo, a seguito dei successi pubblicati lo scorso anno, che faranno ballare e cantare tutto il pubblico. Sabato 29 marzo sempre alle ore 21.00 andrà in scena la storia di “Moby Dick” reinterpretata da Maurizio Stammati in una coproduzione tra Teatro dell’Acquario e Teatro Bertolt Brecht. La balena bianca si fa allegoria dell’uomo alla ricerca di se stesso ed esplorazione del mistero.

Torneremo a divertirci grazie ad Ambrogio Sparagna e il suo trio di strumentisti, con lo spettacolo “Per grazia ricevuta” sabato 12 aprile. Uno spettacolo ispirato alle note dell’epico film, per omaggiare il suo straordinario autore e interprete Nino Manfredi. La stagione si chiuderà sabato 26 aprile con lo spettacolo “Fuga da Mozart” del Teatro a Canone: siamo in Austria, nel secondo dopoguerra. Un direttore d’orchestra sta per dare inizio ad un concerto. S’interrompe e fa una domanda: “cos’è la musica?”. Da qui parte un sogno che evoca Mozart e mescola l’opera e la vita, con variazioni sceniche sul “tema” del grande compositore.

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